Estate 2021: la periferia diventa teatro all'aperto
«Sperimentare nuove politiche di animazione territoriale» ha affermato il sindaco Abbaticchio
giovedì 22 aprile 2021
9.13
Il futuro appare oggi più incerto che mai, ma per ripartire occorre progettare. Il settore dello spettacolo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia, secondo le stime della Siae, lo stop di cinema, teatri e concerti, ha causato perdite per oltre quattro miliardi di euro. Non a caso, nell'ultima settimana sono state numerose le proteste del settore, come l'occupazione del Globe Theatre all'interno di Villa Borghese.
Appare necessario ripensare alla modalità di svolgimento di queste attività, impostaci dal Covid, per questo ieri il sindaco Michele Abbaticchio ha annunciato che appena si potrà, tutti i luoghi "periferici" recuperati in questi anni saranno, teatri all'aperto di musica, prosa e poesia» ha dichiarato sulla sua pagina facebook «per quanto complesso, sotto il profilo umano ed emotivo, dobbiamo continuare a lavorare pensando, anche, al futuro. Il Covid ci restituisce la necessità di vivere in spazi più ampi, a contatto con la natura ed evitando eventi contrari ad un minimo distanziamento fisico. Può essere, per certi versi, la riscossa di quel Patto Città-Campagna sul quale abbiamo lavorato da tempi non sospetti, in cui le famose ex periferie diventano centri nevralgici per famiglie e giovani».
Occorre sperimentare nuove politiche di animazione territoriale in questa chiave «per questo» ha continuato «i nostri festival e le manifestazioni estive di maggiore richiamo saranno diffuse su un territorio ampio, fino a diventare esse stesse piccoli fanali che "accendono" tanti angoli della nostra Terra. Vogliamo che la nostra gente esca e scelga in base alla propria sensibilità ed evitando "aggregazioni" inutili, con controlli all'ingresso e in uscita. Progettiamo un circolo virtuoso sempre più grande, un ideale abbraccio alla Bitonto tutta, Mariotto e Palombaio comprese, per far ripartire con l'abusata espressione "in sicurezza" un mondo economico legato al turismo ed agli eventi, completamente a terra e funzionale, da sempre, allo stesso commercio».
Appare necessario ripensare alla modalità di svolgimento di queste attività, impostaci dal Covid, per questo ieri il sindaco Michele Abbaticchio ha annunciato che appena si potrà, tutti i luoghi "periferici" recuperati in questi anni saranno, teatri all'aperto di musica, prosa e poesia» ha dichiarato sulla sua pagina facebook «per quanto complesso, sotto il profilo umano ed emotivo, dobbiamo continuare a lavorare pensando, anche, al futuro. Il Covid ci restituisce la necessità di vivere in spazi più ampi, a contatto con la natura ed evitando eventi contrari ad un minimo distanziamento fisico. Può essere, per certi versi, la riscossa di quel Patto Città-Campagna sul quale abbiamo lavorato da tempi non sospetti, in cui le famose ex periferie diventano centri nevralgici per famiglie e giovani».
Occorre sperimentare nuove politiche di animazione territoriale in questa chiave «per questo» ha continuato «i nostri festival e le manifestazioni estive di maggiore richiamo saranno diffuse su un territorio ampio, fino a diventare esse stesse piccoli fanali che "accendono" tanti angoli della nostra Terra. Vogliamo che la nostra gente esca e scelga in base alla propria sensibilità ed evitando "aggregazioni" inutili, con controlli all'ingresso e in uscita. Progettiamo un circolo virtuoso sempre più grande, un ideale abbraccio alla Bitonto tutta, Mariotto e Palombaio comprese, per far ripartire con l'abusata espressione "in sicurezza" un mondo economico legato al turismo ed agli eventi, completamente a terra e funzionale, da sempre, allo stesso commercio».