Esteban Cambiasso a Bitonto: «L'affetto del pubblico mi emoziona ancora»
L'ex centrocampista è stato ospite dell'Inter club "Peppino Prisco"
venerdì 11 novembre 2022
L'Auditorium De Gennaro di Bitonto ha accolto, ieri, Esteban Cambiasso, ex calciatore di Real Madrid e Inter. L'argentino è stato ospite dell'Inter club cittadino "Peppino Prisco", diretto dal presidente Gaetano Verriello. 'El Cuchu' ha ripercorso, in compagnia dei tanti presenti, i momenti salienti della sua lunga carriera sportiva. Dagli esordi in Argentina con l'Indipendiente e il River Plate sino all'approdo in Europa, dove ha giocato con i blancos e condiviso il campo con calciatori del calibro di Zidane, Raul, Beckham e Ronaldo.
A seguire, i dieci anni di esperienza all'Inter, a cavallo tra il 2004 e il 2014, con cui ha vinto ben quindici trofei: cinque scudetti consecutivi, quattro Coppa Italia, quattro Supercoppa italiana, una Champions League e una Coppa del mondo per club.
«Continuare a ricevere attestati di stima dalla gente, in tutta Italia e all'estero, è una grandissima soddisfazione. Questo vuol dire che ho rappresentato al meglio i miei tifosi – ha confidato Cambiasso agli organi di stampa –. Credo che per un calciatore tutto ciò valga tanto: se un tifoso compra una maglia con il tuo nome significa che a te ci tiene davvero. Quando vado a San Siro vedo spesso supporter che, a distanza di tanti anni, indossano ancora la mia maglia numero 19: questa è una gratificazione incredibile».
Durante la serata, condivisa con i soci dell'Inter club bitontino, l'ex centrocampista si è reso protagonista di un divertente e originale quiz in cui gli spettatori presenti hanno potuto interagire direttamente con il calciatore. Tanti i premi messi in palio dall'organizzazione: una tessera "Inter club" gratis per la prossima stagione, un pallone autografato, una maglia autografata, palleggi sul palco con il 'Cuchu' e un ambito posto a cena al fianco di Cambiasso.
«In mente, conservo tantissimi ricordi indimenticabili delle gare che ho disputato e, ad essere sincero, mai avrei immaginato di indossare la maglia dell'Inter per così tanto tempo e di alzare tutti quei trofei. Ci sono stati anche momenti tristi - questo è vero -, ma le sofferenze spianano la strada a momenti più sereni e gioiosi», ha spiegato l'ex neroazzurro.
Tra abbracci, strette di mano e selfie, 'El Cuchu' ha rammentato il forte legame che lo lega al popolo interista: «Dopo tanti anni sentire l'affetto del pubblico neroazzurro mi emoziona ancora», e citato alcuni calciatori con cui ha stretto un rapporto di amicizia particolare: «A Madrid ero molto legato a Raul. Era quello che arrivava per primo all'allenamento e, sebbene non eccellesse in alcune qualità fondamentali per un attaccante del suo livello, in campo ha sempre dimostrato di essere un vero fenomeno. Giacinto Facchetti, invece, è parte fondamentale e imprescindibile della storia dell'Inter. È stato importante per me sia con le parole sia con i silenzi. E anche oggi continua ad essere uno di noi».
A seguire, i dieci anni di esperienza all'Inter, a cavallo tra il 2004 e il 2014, con cui ha vinto ben quindici trofei: cinque scudetti consecutivi, quattro Coppa Italia, quattro Supercoppa italiana, una Champions League e una Coppa del mondo per club.
«Continuare a ricevere attestati di stima dalla gente, in tutta Italia e all'estero, è una grandissima soddisfazione. Questo vuol dire che ho rappresentato al meglio i miei tifosi – ha confidato Cambiasso agli organi di stampa –. Credo che per un calciatore tutto ciò valga tanto: se un tifoso compra una maglia con il tuo nome significa che a te ci tiene davvero. Quando vado a San Siro vedo spesso supporter che, a distanza di tanti anni, indossano ancora la mia maglia numero 19: questa è una gratificazione incredibile».
Durante la serata, condivisa con i soci dell'Inter club bitontino, l'ex centrocampista si è reso protagonista di un divertente e originale quiz in cui gli spettatori presenti hanno potuto interagire direttamente con il calciatore. Tanti i premi messi in palio dall'organizzazione: una tessera "Inter club" gratis per la prossima stagione, un pallone autografato, una maglia autografata, palleggi sul palco con il 'Cuchu' e un ambito posto a cena al fianco di Cambiasso.
«In mente, conservo tantissimi ricordi indimenticabili delle gare che ho disputato e, ad essere sincero, mai avrei immaginato di indossare la maglia dell'Inter per così tanto tempo e di alzare tutti quei trofei. Ci sono stati anche momenti tristi - questo è vero -, ma le sofferenze spianano la strada a momenti più sereni e gioiosi», ha spiegato l'ex neroazzurro.
Tra abbracci, strette di mano e selfie, 'El Cuchu' ha rammentato il forte legame che lo lega al popolo interista: «Dopo tanti anni sentire l'affetto del pubblico neroazzurro mi emoziona ancora», e citato alcuni calciatori con cui ha stretto un rapporto di amicizia particolare: «A Madrid ero molto legato a Raul. Era quello che arrivava per primo all'allenamento e, sebbene non eccellesse in alcune qualità fondamentali per un attaccante del suo livello, in campo ha sempre dimostrato di essere un vero fenomeno. Giacinto Facchetti, invece, è parte fondamentale e imprescindibile della storia dell'Inter. È stato importante per me sia con le parole sia con i silenzi. E anche oggi continua ad essere uno di noi».