Estorsione per un debito di droga, tre arresti. Uno è di Bitonto
L'uomo, di 35 anni, è considerato il mandante delle presunte richieste estorsive: è finito in carcere
giovedì 4 luglio 2024
11.04
Un 41enne di Brindisi non riesce a pagare la cocaina (oltre 11mila euro presa in conto vendita) e viene costretto a cedere le auto della moglie e della madre sotto la minaccia di una pistola. Due 35enni, uno di Brindisi e uno di Bitonto, oltre ad un 33enne di Acquaviva delle Fonti, ma residente a Bari sono ora finiti in carcere.
Il 35enne brindisino è indagato come il mediatore (insieme ai due baresi quali mandanti) di richieste estorsive ai danni del 41enne che sarebbe stato minacciato ripetutamente, anche tramite terze persone per un debito di droga, pari a circa 250 grammi di cocaina (11.250 euro), che non era stato in grado di saldare perché arrestato. Il terzetto, a quel punto, è riuscito lo stesso a farsi consegnare due autovetture, una Fiat Panda e una Smart Fortwo oltre alla somma pari a 300 euro.
È stata la Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Brindisi, a portare avanti l'attività: oltre alla storia delle auto, i destinatari del provvedimento risultano essere indagati per la cessione e l'acquisto della cocaina avvenuti nel 2022. Gli agenti hanno sequestrato quasi 95 grammi di hashish, il materiale per il confezionamento delle dosi e bilancini di precisione. Alla base, quindi, un debito di 11.250 euro e una cessione di droga che doveva servire per la vendita a terzi.
Una somma da saldare successivamente. Proprio il mancato saldo debitorio del 41enne avrebbe portato all'estorsione in concorso con i due baresi ritenuti dagli investigatori i concorrenti morali in funzione di mandanti, mentre il brindisino sarebbe diventato il mediatore tra le due parti. Tutti sono stati rinchiusi in carcere.
Il 35enne brindisino è indagato come il mediatore (insieme ai due baresi quali mandanti) di richieste estorsive ai danni del 41enne che sarebbe stato minacciato ripetutamente, anche tramite terze persone per un debito di droga, pari a circa 250 grammi di cocaina (11.250 euro), che non era stato in grado di saldare perché arrestato. Il terzetto, a quel punto, è riuscito lo stesso a farsi consegnare due autovetture, una Fiat Panda e una Smart Fortwo oltre alla somma pari a 300 euro.
È stata la Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Brindisi, a portare avanti l'attività: oltre alla storia delle auto, i destinatari del provvedimento risultano essere indagati per la cessione e l'acquisto della cocaina avvenuti nel 2022. Gli agenti hanno sequestrato quasi 95 grammi di hashish, il materiale per il confezionamento delle dosi e bilancini di precisione. Alla base, quindi, un debito di 11.250 euro e una cessione di droga che doveva servire per la vendita a terzi.
Una somma da saldare successivamente. Proprio il mancato saldo debitorio del 41enne avrebbe portato all'estorsione in concorso con i due baresi ritenuti dagli investigatori i concorrenti morali in funzione di mandanti, mentre il brindisino sarebbe diventato il mediatore tra le due parti. Tutti sono stati rinchiusi in carcere.