Extravergine, Sicolo: «Cooperazione Italia-Grecia contro frodi e contraffazioni»
Il presidente del CNO unico italiano al 4^ Panhellenic Congress on the Devolpment of Greek Agriculture
mercoledì 15 novembre 2017
9.17
Promuovere l'olio extravergine d'oliva vero sui mercati, rafforzando la cooperazione tra Italia e Grecia per qualità e tracciabilità del prodotto, nel segno della vocazione culturale unica delle due culle della storia del Mediterraneo.
È questa la proposta che il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, il bitontino Gennaro Sicolo, ha lanciato nei giorni scorsi durante il 4^ Panhellenic Congress on the Devolpment of Greek Agriculture svoltosi a Salonicco.
Il Presidente del CNO è stato l'unico rappresentante dell'olivicoltura italiana invitato a partecipare e ad intervenire durante la manifestazione.
Un grande riconoscimento, quindi, per il mondo della produzione olivicola italiana.
"La cooperazione tra la produzione italiana e la produzione greca, già in corso in questi anni grazie alla sinergia tra CNO e le cooperative olivicole greche, è un fatto innovativo nel settore perché ci consente di scambiare buone prassi per garantire qualità e tracciabilità del prodotto - ha sottolineato Sicolo -. La grande sfida che abbiamo davanti è quella di commercializzare il nostro prodotto direttamente, facendo emergere il connubio con la cultura dei nostri territori perché non c'è nessuno che può farlo meglio di chi ama ogni giorno la terra".
"In Italia abbiamo iniziato un percorso unitario di filiera escludendo chi, in nome del commercio più becero, sacrifica la qualità per portare sul mercato oli vuoti, miscelati e deodorati, venduti al costo di 3 o 4 caffè sugli scaffali", ha continuato Sicolo.
"Dobbiamo proseguire questa cooperazione e fare sistema per sconfiggere insieme chi, attraverso frodi e contraffazioni, o politiche comunitarie troppo permissive, non rispetta nè il lavoro degli agricoltori nei campi nè i consumatori", ha concluso Sicolo, lungamente applaudito durante il suo intervento da centinaia di olivicoltori greci.
È questa la proposta che il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, il bitontino Gennaro Sicolo, ha lanciato nei giorni scorsi durante il 4^ Panhellenic Congress on the Devolpment of Greek Agriculture svoltosi a Salonicco.
Il Presidente del CNO è stato l'unico rappresentante dell'olivicoltura italiana invitato a partecipare e ad intervenire durante la manifestazione.
Un grande riconoscimento, quindi, per il mondo della produzione olivicola italiana.
"La cooperazione tra la produzione italiana e la produzione greca, già in corso in questi anni grazie alla sinergia tra CNO e le cooperative olivicole greche, è un fatto innovativo nel settore perché ci consente di scambiare buone prassi per garantire qualità e tracciabilità del prodotto - ha sottolineato Sicolo -. La grande sfida che abbiamo davanti è quella di commercializzare il nostro prodotto direttamente, facendo emergere il connubio con la cultura dei nostri territori perché non c'è nessuno che può farlo meglio di chi ama ogni giorno la terra".
"In Italia abbiamo iniziato un percorso unitario di filiera escludendo chi, in nome del commercio più becero, sacrifica la qualità per portare sul mercato oli vuoti, miscelati e deodorati, venduti al costo di 3 o 4 caffè sugli scaffali", ha continuato Sicolo.
"Dobbiamo proseguire questa cooperazione e fare sistema per sconfiggere insieme chi, attraverso frodi e contraffazioni, o politiche comunitarie troppo permissive, non rispetta nè il lavoro degli agricoltori nei campi nè i consumatori", ha concluso Sicolo, lungamente applaudito durante il suo intervento da centinaia di olivicoltori greci.