Fare Verde Bitonto: «L'incendio di Palo più grande disastro ambientale della nostra città»
Il sindaco Abbaticchio si commuove sul luogo del disastro: «Mortificante: pompieri e forze dell'ordine eroi encomiabili»
lunedì 8 giugno 2020
11.45
«L'incendio sviluppatosi ieri a Paolo del Colle, ma effettivamente a qualche decina di metri dal nostro territorio comunale, potrebbe aver causato il più grande disastro ambientale che la Nostra Città possa aver conosciuto negli ultimi anni». Aspetti inquietanti nella denuncia che arriva dall'associazione ambientalista Fare Verde Bitonto dopo il rogo che ha devastato un'azienda di stoccaggio di rifiuti plastici.
«Beffardamente – aggiunge Beppe Cazzolla, portavoce regionale dell'associazione e responsabile della sezione locale - il sito di Arpa Puglia sostiene che la qualità dell'aria il giorno 7 giugno era ottima o buona nella zona circostante l'incendio e questo perché le rilevazioni non riguardano le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici che solitamente si sviluppano a seguito di questa tipologia di incendi».
«Sappiamo pure – spiega ancora Cazzolla - che la diossina si dilava nel terreno, si lega al materiale organico presente e si degrada molto lentamente, nell'arco di anni. Tra le diossine, la TCDD è la molecola di più spiccata tossicità: causa un'ampia gamma di effetti, tumori, tossicità a carico del sistema immunitario, del fegato, della pelle, azione mutagena ed embriotossica. Le conoscenze più recenti sul meccanismo d'azione della diossina hanno chiarito il suo ruolo di perturbatore ormonale. Le diossine hanno, inoltre, la spiacevole caratteristica di bioaccumularsi. Considerato che questi fenomeni sono purtroppo frequenti in Italia, e vista la portata dell'evento, ci chiediamo perché da subito, la popolazione, in via precauzionale, non è stata invitata a non uscire di casa o a tenere chiuse le finestre? Che senso ha aspettare l'esito delle analisi che arriveranno dopo numerose ore dall'incidente? Perché, ad oggi, nessuno parla di analisi del suolo, specie in quelle zone attraversate dalla nube (tossica?) oggetto di coltivazione di frutta e verdura che oggi e nei prossimi giorni possiamo e potremo acquistare dalle bancarelle?».
«Ovviamente – conclude Cazzolla - non vogliamo creare inutili allarmismi e ci auguriamo che l'incendio abbia provocato meno danni ambientali possibili, ma riteniamo che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, debba venire prima di ogni altra considerazione anche di natura economica. Come associazione vaglieremo l'evolversi della situazione anche nelle opportune sedi giudiziarie».
Intanto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha voluto prendere visione direttamente dei danni causati dall'incendio, raggiungendo il luogo del rogo. «Ho voluto portare i vostri ringraziamenti ai Vigili del Fuoco e a tutte le Forze dell'Ordine che stanno lavorando senza sosta da ieri pomeriggio alle 16 - ha detto commosso il primo cittadino durante una diretta con cui ha voluto testimoniare l'impegno degli operatori al lavoro sul luogo dell'incidente - sono veramente eroi, perchè stanno lavorando per tutti noi con uno sforzo encomiabile. Veramente è mortificante tutto quello che ci sta accadendo. Pensare che il nostro destino è quasi completamente nelle mani di impianti privati nella gestione dei rifiuti è davvero mortificante. Volevo solo ringraziare e assicurarmi che stessero lavorando nel migliore dei modi per darci una mano. Vedremo l'Arpa cosa ci dirà: io spero che, come mi stanno rassicurando gli esperti, non ci siano effetti per il nostro territorio e per tutti i territori coinvolti
«Beffardamente – aggiunge Beppe Cazzolla, portavoce regionale dell'associazione e responsabile della sezione locale - il sito di Arpa Puglia sostiene che la qualità dell'aria il giorno 7 giugno era ottima o buona nella zona circostante l'incendio e questo perché le rilevazioni non riguardano le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici che solitamente si sviluppano a seguito di questa tipologia di incendi».
«Sappiamo pure – spiega ancora Cazzolla - che la diossina si dilava nel terreno, si lega al materiale organico presente e si degrada molto lentamente, nell'arco di anni. Tra le diossine, la TCDD è la molecola di più spiccata tossicità: causa un'ampia gamma di effetti, tumori, tossicità a carico del sistema immunitario, del fegato, della pelle, azione mutagena ed embriotossica. Le conoscenze più recenti sul meccanismo d'azione della diossina hanno chiarito il suo ruolo di perturbatore ormonale. Le diossine hanno, inoltre, la spiacevole caratteristica di bioaccumularsi. Considerato che questi fenomeni sono purtroppo frequenti in Italia, e vista la portata dell'evento, ci chiediamo perché da subito, la popolazione, in via precauzionale, non è stata invitata a non uscire di casa o a tenere chiuse le finestre? Che senso ha aspettare l'esito delle analisi che arriveranno dopo numerose ore dall'incidente? Perché, ad oggi, nessuno parla di analisi del suolo, specie in quelle zone attraversate dalla nube (tossica?) oggetto di coltivazione di frutta e verdura che oggi e nei prossimi giorni possiamo e potremo acquistare dalle bancarelle?».
«Ovviamente – conclude Cazzolla - non vogliamo creare inutili allarmismi e ci auguriamo che l'incendio abbia provocato meno danni ambientali possibili, ma riteniamo che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, debba venire prima di ogni altra considerazione anche di natura economica. Come associazione vaglieremo l'evolversi della situazione anche nelle opportune sedi giudiziarie».
Intanto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha voluto prendere visione direttamente dei danni causati dall'incendio, raggiungendo il luogo del rogo. «Ho voluto portare i vostri ringraziamenti ai Vigili del Fuoco e a tutte le Forze dell'Ordine che stanno lavorando senza sosta da ieri pomeriggio alle 16 - ha detto commosso il primo cittadino durante una diretta con cui ha voluto testimoniare l'impegno degli operatori al lavoro sul luogo dell'incidente - sono veramente eroi, perchè stanno lavorando per tutti noi con uno sforzo encomiabile. Veramente è mortificante tutto quello che ci sta accadendo. Pensare che il nostro destino è quasi completamente nelle mani di impianti privati nella gestione dei rifiuti è davvero mortificante. Volevo solo ringraziare e assicurarmi che stessero lavorando nel migliore dei modi per darci una mano. Vedremo l'Arpa cosa ci dirà: io spero che, come mi stanno rassicurando gli esperti, non ci siano effetti per il nostro territorio e per tutti i territori coinvolti