Ferrotramviaria denuncia furti di cavi tra Bitonto e Terlizzi
Complessivamente sull'intera tratta 16 azioni criminali in 50 giorni
lunedì 24 giugno 2024
Sedici furti di cavi di rame negli ultimi 50 giorni, in qualche caso anche per due volte nella stessa giornata con pesantissime ripercussioni sulla circolazione ferroviaria: è la denuncia che Ferrotramviaria ha sottoposto all'attenzione della Prefettura di Bari, della Questura del capoluogo, della Polizia ferroviaria e naturalmente anche della Regione Puglia.
Tre di questi furti si sono verificati la scorsa settimana, uno dei quali il 21 giugno scorso. Inevitabile la circolazione dei treni compromessa. In tre giorni (21 maggio, 22 maggio e 15 giugno) si sono registrati due furti a distanza di diverse ore ma nella stessa giornata. Di notte come durante le ore diurne.
Anche il furto del 21 giugno ha riguardato gli impianti di segnalamento nella zona di Fesca, esattamente come in tutti gli eventi del mese di giugno, da giovedì 13 in poi, dopo una fase di "pausa" rispetto agli episodi registratisi a maggio.
In tutti i casi, i lavori di ripristino del collegamento sono immediatamente scattati pur risultando di fatto impossibile ripristinare il servizio a pieno regime in un arco di tempo contenuto.
«Le ripercussioni sul servizio ferroviario risultano essere gravose ed onerose – afferma il direttore generale Massimo Nitti – ; gli episodi si sono registrati in un primo momento sulla tratta Bitonto-Terlizzi mentre in questa fase tutti nell'ambito del piazzale di Fesca San Girolamo, talvolta in galleria. Inutile aggiungere che le conseguenze pesano enormemente sulla qualità del servizio fornito, ma anche sulla vita dei viaggiatori, che si trovano ad affrontare forti ritardi ed inevitabili soppressioni delle corse. Peraltro, con ripercussioni sul collegamento ferroviario per l'aeroporto internazionale 'Karol Wojtyla', in un periodo dell'anno in cui si registra già un forte incremento di viaggiatori».
Ferrotramviaria conta sull'aiuto delle Istituzioni: «Abbiamo bisogno dell'aiuto delle autorità competenti – conclude l'ing. Nitti – anche per non compromettere l'immagine della Puglia proprio all'alba della stagione estiva e quindi dell'arrivo di centinaia di miglia di turisti. Oltre, naturalmente, ai nostri viaggiatori abituali, che non vanno dimenticati e che non meritano di restare vittime di questi eventi criminosi».
Il danno economico per l'Azienda è ancora da quantificare, tutti gli episodi sono stati denunciati alle autorità competenti.
Tre di questi furti si sono verificati la scorsa settimana, uno dei quali il 21 giugno scorso. Inevitabile la circolazione dei treni compromessa. In tre giorni (21 maggio, 22 maggio e 15 giugno) si sono registrati due furti a distanza di diverse ore ma nella stessa giornata. Di notte come durante le ore diurne.
Anche il furto del 21 giugno ha riguardato gli impianti di segnalamento nella zona di Fesca, esattamente come in tutti gli eventi del mese di giugno, da giovedì 13 in poi, dopo una fase di "pausa" rispetto agli episodi registratisi a maggio.
In tutti i casi, i lavori di ripristino del collegamento sono immediatamente scattati pur risultando di fatto impossibile ripristinare il servizio a pieno regime in un arco di tempo contenuto.
«Le ripercussioni sul servizio ferroviario risultano essere gravose ed onerose – afferma il direttore generale Massimo Nitti – ; gli episodi si sono registrati in un primo momento sulla tratta Bitonto-Terlizzi mentre in questa fase tutti nell'ambito del piazzale di Fesca San Girolamo, talvolta in galleria. Inutile aggiungere che le conseguenze pesano enormemente sulla qualità del servizio fornito, ma anche sulla vita dei viaggiatori, che si trovano ad affrontare forti ritardi ed inevitabili soppressioni delle corse. Peraltro, con ripercussioni sul collegamento ferroviario per l'aeroporto internazionale 'Karol Wojtyla', in un periodo dell'anno in cui si registra già un forte incremento di viaggiatori».
Ferrotramviaria conta sull'aiuto delle Istituzioni: «Abbiamo bisogno dell'aiuto delle autorità competenti – conclude l'ing. Nitti – anche per non compromettere l'immagine della Puglia proprio all'alba della stagione estiva e quindi dell'arrivo di centinaia di miglia di turisti. Oltre, naturalmente, ai nostri viaggiatori abituali, che non vanno dimenticati e che non meritano di restare vittime di questi eventi criminosi».
Il danno economico per l'Azienda è ancora da quantificare, tutti gli episodi sono stati denunciati alle autorità competenti.