Festa Patronale: devoluti alla Caritas e alla Fratres i fondi per i fuochi pirotecnici
Quasi 4mila euro in opere di carità. Pice: «Un atto festoso in meno, ma una luce d’amore in più verso il prossimo»
lunedì 25 giugno 2018
13.58
Ammonta a quasi 4mila euro la somma devoluta dal Comitato Feste Patronali in opere di carità eliminando i fuochi pirotecnici dal programma della Festa in onore della Santa Patrona.
A poche settimane dalla chiusura dei festeggiamenti, dunque, il Comitato mantiene la promessa, come spiegato dal presidente, Nicola Pice: «L'impegno preso per atti caritatevoli in sostituzione dei fuochi pirotecnici è stato mantenuto: sono state versate cospicue somme di denaro alla Caritas diocesana di Bari-Bitonto, alla Caritas della Parrocchia-Cattedrale, alla Associazione Donatori Volontari di Sangue della Fratres. Ci gratifica, tra l'altro, la nota di ringraziamento avuta dalla Caritas diocesana: "… Ci piace considerare il vostro contributo come un incoraggiamento a fare sempre di più e sempre meglio sulla strada che quotidianamente percorriamo insieme a tanti amici che in diverso modo ci sono vicini. È la strada che ci permette di restituire un po' di speranza a tutti quegli uomini e quelle donne che, per circostanze, le più diverse, oggi sono emarginate dalla società ed in situazione di estrema povertà. Grazie perché avete voluto rispondere in modo concreto all'appello del nostro Arcivescovo che ha chiesto di destinare una percentuale della spesa complessiva della festa ad un'opera concreta di carità legata al territorio stesso nel quale si svolge la festa. Grazie! Non tanto per il gesto in sé, ma per la testimonianza di generosità che ci offrite a continuare su questa strada "lunga, faticosa e difficile", ma, allo stesso tempo affascinante ed entusiasmante e che, tra l'altro, si dà la possibilità di incontrare ogni giorno, gli uomini davvero "importanti" di questa società: i poveri. Grazie anche a nome loro. Da oggi sanno di avere degli amici in più!"».
L'iniziativa si è rivelata quindi un gesto importante, accolto favorevolmente da gran parte della comunità, anche perché, come ha spiegato lo stesso presidente Pice, forse «abbiamo avuto un tempo festoso in meno, ma in più di certo una "luce" d'amore verso il prossimo».
A poche settimane dalla chiusura dei festeggiamenti, dunque, il Comitato mantiene la promessa, come spiegato dal presidente, Nicola Pice: «L'impegno preso per atti caritatevoli in sostituzione dei fuochi pirotecnici è stato mantenuto: sono state versate cospicue somme di denaro alla Caritas diocesana di Bari-Bitonto, alla Caritas della Parrocchia-Cattedrale, alla Associazione Donatori Volontari di Sangue della Fratres. Ci gratifica, tra l'altro, la nota di ringraziamento avuta dalla Caritas diocesana: "… Ci piace considerare il vostro contributo come un incoraggiamento a fare sempre di più e sempre meglio sulla strada che quotidianamente percorriamo insieme a tanti amici che in diverso modo ci sono vicini. È la strada che ci permette di restituire un po' di speranza a tutti quegli uomini e quelle donne che, per circostanze, le più diverse, oggi sono emarginate dalla società ed in situazione di estrema povertà. Grazie perché avete voluto rispondere in modo concreto all'appello del nostro Arcivescovo che ha chiesto di destinare una percentuale della spesa complessiva della festa ad un'opera concreta di carità legata al territorio stesso nel quale si svolge la festa. Grazie! Non tanto per il gesto in sé, ma per la testimonianza di generosità che ci offrite a continuare su questa strada "lunga, faticosa e difficile", ma, allo stesso tempo affascinante ed entusiasmante e che, tra l'altro, si dà la possibilità di incontrare ogni giorno, gli uomini davvero "importanti" di questa società: i poveri. Grazie anche a nome loro. Da oggi sanno di avere degli amici in più!"».
L'iniziativa si è rivelata quindi un gesto importante, accolto favorevolmente da gran parte della comunità, anche perché, come ha spiegato lo stesso presidente Pice, forse «abbiamo avuto un tempo festoso in meno, ma in più di certo una "luce" d'amore verso il prossimo».