Frode nel settore delle carni: sequestrato anche il Bitonto Calcio

5 persone in carcere (tra cui Francesco Giordano) e 12 ai domiciliari. Oltre al club, sigilli anche al ristorante "Le Gourmet"

giovedì 5 luglio 2018 22.23
C'è anche il Bitonto, squadra pugliese che gioca a livello dilettantistico, tra i beni sequestrati nell'ambito dell'indagine della Procura della Repubblica di Milano e della Guardia di Finanza di Rho, che ha portato a 17 arresti e a perquisizioni in tutta Italia per una frode fiscale nel settore della macellazione da 300 milioni di euro.

Francesco Giordano (
definito dal gip, alla pari di Angelo Basile «i dominus del sodalizio criminoso», ndr) e Francesco Paolo Noviello, rispettivamente nelle vesti di amministratore di fatto e di diritto della società, tra il 2010 e il 2015 avrebbero emesso fatture false per operazioni inesistenti al fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto per un importo complessivo di poco superiore al milione di euro.

Proprio Giordano è finito in carcere insieme ad altre 4 persone, altre 12 sono agli arresti domiciliari mentre per 4 liberi professionisti è scattato l'obbligo di firma e l'interdizione per un anno dall'esercizio dell'attività. Al centro dell'operazione "The Buthcer", coordinata dai pm milanesi Maurizio Ascione e Gianfranco Gallo, una frode fiscale da 300 milioni di euro messa in atto da un consorzio di società, la Servizi Globali Società, leader nel settore della macellazione delle carni.

Nel provvedimento con cui il gip Guido Salvini ha in via principale ordinato gli arresti di 17 persone, 5 in carcere e 12 ai domiciliari, e per 4 professionisti l'obbligo di dimora, si elenca l'ingente patrimonio riconducibile ai componenti del sodalizio criminale che, per l'accusa, aveva architettato un sistema per non pagare tasse e arricchirsi indebitamente e al quale ora sono stati messi i sigilli.

Tra questi un locale sul lungomare Cristoforo Colombo di Bari, e i ristoranti "Le Gourmet" sempre a Bitonto e il "Crilè" a Roma. E poi, gioielli, contanti, ville di lusso nel milanese e nel bergamasco, auto di lusso tra cui una Maserati modello Levante e due yacht, tra cui il Morosa, oltre 14 metri di lunghezza, e le quote societarie del Bitonto Calcio e di altre società.

Nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Guido Salvini, viene spiegato che «nessuna delle quattro società consorziate sponsorizzanti è stata in grado di produrre in atti alcuna documentazione e altro materiale comprovante l'effettuazione dell'attività di pubblicità e sponsorizzazione radiofonica, come riportata nell'oggetto delle singole fatture».

Il sistema architettato ha trovato parecchi riscontri investigativi, tra cui anche parecchie intercettazioni. Intercettazioni da cui emerge che gli indagati, sapendo di essere controllati, hanno pure cercato di distruggere le prove.