Fuggono dalla Palestina e trovano accoglienza a Bitonto. Un padre riabbraccia i suoi cinque figli
Decisivo l'intervento del Comune di Bitonto e della Cooperativa Auxilium
venerdì 22 marzo 2024
Una famiglia palestinese, con cinque minori a seguito, scappa dalle atrocità della guerra e trova rifugio a Bitonto, dove da qualche tempo soggiorna G., ospite di un progetto Sai. A ricostruire l'intera vicenda è il sindaco Francesco Paolo Ricci, che - nella serata di ieri - sui social ha raccontato di essere stato contattato da G., un giovane e disperato padre, il quale ha chiesto aiuto al primo cittadino per poter riabbracciare la sua famiglia bloccata a Gaza, nucleo centrale del conflitto israelo-palestinese.
«G. ci ha chiesto aiuto per facilitare la fuoriuscita dei suoi familiari dal fronte di guerra. Abbiamo preso molto a cuore la sua storia, perché il disperato grido d'aiuto di un padre non può essere ignorato», ha commentato Ricci. Da quel momento in poi, è partita una silenziosa macchina organizzativa coordinata dal Comune di Bitonto e dalla Cooperativa Auxilium.
«Dopo le nostre costanti interlocuzioni con l'Ambasciata italiana in Egitto e il Consolato italiano a Gerusalemme, i familiari di G. sono riusciti ad ottenere il visto per lasciare la loro terra natale - aggiunge il Sindaco -. In questo momento sono tutti al sicuro: li ospiteremo a Bitonto e daremo loro la possibilità di poter iniziare una vita migliore. Una vita senza guerre, armi e soldati. Una vita in cui i figli di G. potranno giocare liberamente, senza il timore di dover vivere nascosti per colpa delle bombe».
Solo poche ore fa, infatti, la moglie di G. e i suoi figli hanno ottenuto il visto per lasciare Gaza e raggiungere una meta sicura. Un viaggio difficile e pieno di speranza che si è concluso nel migliore dei modi. «Bitonto, anche in questo caso, dimostra di essere una comunità accogliente: una comunità solidale, vocata alla pace e sempre pronta ad aiutare chi ne ha più bisogno. E oggi concedetemi di essere ancora più orgoglioso di rappresentare questa meravigliosa comunità», conclude Ricci.
«G. ci ha chiesto aiuto per facilitare la fuoriuscita dei suoi familiari dal fronte di guerra. Abbiamo preso molto a cuore la sua storia, perché il disperato grido d'aiuto di un padre non può essere ignorato», ha commentato Ricci. Da quel momento in poi, è partita una silenziosa macchina organizzativa coordinata dal Comune di Bitonto e dalla Cooperativa Auxilium.
«Dopo le nostre costanti interlocuzioni con l'Ambasciata italiana in Egitto e il Consolato italiano a Gerusalemme, i familiari di G. sono riusciti ad ottenere il visto per lasciare la loro terra natale - aggiunge il Sindaco -. In questo momento sono tutti al sicuro: li ospiteremo a Bitonto e daremo loro la possibilità di poter iniziare una vita migliore. Una vita senza guerre, armi e soldati. Una vita in cui i figli di G. potranno giocare liberamente, senza il timore di dover vivere nascosti per colpa delle bombe».
Solo poche ore fa, infatti, la moglie di G. e i suoi figli hanno ottenuto il visto per lasciare Gaza e raggiungere una meta sicura. Un viaggio difficile e pieno di speranza che si è concluso nel migliore dei modi. «Bitonto, anche in questo caso, dimostra di essere una comunità accogliente: una comunità solidale, vocata alla pace e sempre pronta ad aiutare chi ne ha più bisogno. E oggi concedetemi di essere ancora più orgoglioso di rappresentare questa meravigliosa comunità», conclude Ricci.