Furto a Silvia Boutique, danni ingenti: «Indumenti sporchi di escrementi»
La razzia è stata interrotta dalla Polizia di Stato. Il titolare: «Dovremmo togliere cartellino, lavare i capi e rivenderli come usati»
mercoledì 4 maggio 2022
12.57
Forse pensavano di cogliere tutti di sorpresa. In realtà, la sorpresa è stata tutta per loro, i ladri - due, con la complicità di una terza persona - che a Bitonto hanno rischiato di essere fermati dopo aver tentato l'assalto al negozio Silvia Boutique. La razzia è stata sventata e la refurtiva, pari a 200mila euro, è stata recuperata.
Era stata già caricata su un Fiat Doblò, ovviamente rubato. Il colpo, materialmente, sarebbe stato messo a segno, se non ci fosse stato l'incomodo di una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza. I capi e gli accessori d'abbigliamento recuperati dai poliziotti sono però «completamente insudiciati - spiega il titolare, Gabriele Pice - perché i malviventi hanno pestato escrementi di cane. Dovremmo quindi togliere il cartellino, portarli in lavanderia e venderli come merce usata».
Decine di migliaia di euro persi, dunque, che nemmeno la polizza assicurativa potrà risarcire perché «copre soltanto il furto, non il danneggiamento dei capi nel tentativo di furto» in una città, Bitonto, «considerata una zona ad altissimo rischio furto», anche se si è in via Repubblica. Ma i commercianti sembrano di essere in periferia: «Nonostante ciò, non smetterò mai di ringraziare gli agenti del Commissariato di Bitonto. Sono contento che i malviventi non l'abbiano avuta vinta».
Le indagini, intanto, proseguono serrate. Il furgone, risultato rubato a Giovinazzo il giorno precedente, sarà adesso oggetto di accurati accertamenti. È infatti solo questo, insieme alla videocamere di sorveglianza della zona, l'unico elemento per ora in mano agli agenti diretti dal dirigente Vittorio Di Lalla nelle loro indagini.
Era stata già caricata su un Fiat Doblò, ovviamente rubato. Il colpo, materialmente, sarebbe stato messo a segno, se non ci fosse stato l'incomodo di una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza. I capi e gli accessori d'abbigliamento recuperati dai poliziotti sono però «completamente insudiciati - spiega il titolare, Gabriele Pice - perché i malviventi hanno pestato escrementi di cane. Dovremmo quindi togliere il cartellino, portarli in lavanderia e venderli come merce usata».
Decine di migliaia di euro persi, dunque, che nemmeno la polizza assicurativa potrà risarcire perché «copre soltanto il furto, non il danneggiamento dei capi nel tentativo di furto» in una città, Bitonto, «considerata una zona ad altissimo rischio furto», anche se si è in via Repubblica. Ma i commercianti sembrano di essere in periferia: «Nonostante ciò, non smetterò mai di ringraziare gli agenti del Commissariato di Bitonto. Sono contento che i malviventi non l'abbiano avuta vinta».
Le indagini, intanto, proseguono serrate. Il furgone, risultato rubato a Giovinazzo il giorno precedente, sarà adesso oggetto di accurati accertamenti. È infatti solo questo, insieme alla videocamere di sorveglianza della zona, l'unico elemento per ora in mano agli agenti diretti dal dirigente Vittorio Di Lalla nelle loro indagini.