Furto in un capannone nella zona industriale di Bitonto: arrestato un 43enne
È stato tradito dalle telecamere di videosorveglianza che aveva provato a sabotare
mercoledì 7 novembre 2018
12.49
È stato identificato e arrestato il presunto responsabile di un furto avvenuto lo scorso 22 ottobre in un capannone della zona industriale di Bitonto. Si tratta di un 43enne pregiudicato bitontino, con alle spalle altri reati specifici, accusato adesso di furto aggravato.
Le indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Bitonto, si sono subito concentrate sull'acquisizione dei sistemi di video sorveglianza presenti all'interno del capannone industriale, da pochissimi giorni affittato da una ditta di servizi alle aziende che aveva iniziato ad allestire gli ambienti.
Durante la notte un uomo, col volto parzialmente nascosto dagli indumenti, dopo aver forzato diverse porte esterne ed interne, era entrato nell'immobile facendo razzia di tutto quello che trovava, sul suo cammino: due quadri elettrici, un impianto idraulico con cavi in rame, diversi termosifoni ed alcuni tombini in ghisa. Temendo di essere riconosciuto, ha pensato bene di provare a manomettere le telecamere di video sorveglianza, ma questa scelta l'ha però tradito: pochi secondi di riprese, che il circuito elettronico aveva già immagazzinato nel suo hard disk, sono stati sufficienti ai militari per identificare il 43enne, peraltro sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora nel Comune di Bitonto.
Il riconoscimento e gli ulteriori riscontri acquisiti nel corso delle successive indagini condotte sotto la direzione della Procura di Bari hanno consentito di individuare con certezza l'uomo e fargli spalancare le porte della Casa Circondariale di Bari.
Le indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Bitonto, si sono subito concentrate sull'acquisizione dei sistemi di video sorveglianza presenti all'interno del capannone industriale, da pochissimi giorni affittato da una ditta di servizi alle aziende che aveva iniziato ad allestire gli ambienti.
Durante la notte un uomo, col volto parzialmente nascosto dagli indumenti, dopo aver forzato diverse porte esterne ed interne, era entrato nell'immobile facendo razzia di tutto quello che trovava, sul suo cammino: due quadri elettrici, un impianto idraulico con cavi in rame, diversi termosifoni ed alcuni tombini in ghisa. Temendo di essere riconosciuto, ha pensato bene di provare a manomettere le telecamere di video sorveglianza, ma questa scelta l'ha però tradito: pochi secondi di riprese, che il circuito elettronico aveva già immagazzinato nel suo hard disk, sono stati sufficienti ai militari per identificare il 43enne, peraltro sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora nel Comune di Bitonto.
Il riconoscimento e gli ulteriori riscontri acquisiti nel corso delle successive indagini condotte sotto la direzione della Procura di Bari hanno consentito di individuare con certezza l'uomo e fargli spalancare le porte della Casa Circondariale di Bari.