Furto nella Basilica di Bari, l'oro di San Nicola venduto per mille euro
Ritrovate le banconote nel casolare dove si nascondeva il presunto ladro: l'uomo, di 48 anni, è in carcere
venerdì 25 marzo 2022
10.02
L'oro e gli oggetti sacri rubati a San Nicola, a Bari, potrebbero essere stati rivenduti per poco più di mille euro. È quanto ritengono gli inquirenti della Procura della Repubblica e gli investigatori della Questura che stanno svolgendo le indagini sul furto avvenuto all'alba di martedì nella Basilica nel cuore della città vecchia.
Per il furto con scasso è in carcere, in stato di fermo, Farid Hanzouti, residente a Bitonto, ma di fatto senza fissa dimora. Intanto ci potrebbe essere un pizzico di speranza di recuperare la refurtiva dell'oro rubato dalla statua di San Nicola a Bari. Procura e Squadra Mobile del capoluogo stanno cercando di comprendere, infatti, se il 48enne tunisino, fermato per il furto con scasso avvenuto nella Basilica di San Nicola nella notte tra lunedì e martedì, abbia venduto il bottino o no.
Si tratta dell'anello sacro, delle tre sfere con l'evangeliario e del medaglione con una fiala della cosiddetta "manna", oltre al contenuto della cassetta delle offerte: il valore della refurtiva è di oltre 7mila euro. L'uomo, noto per piccoli precedenti penali, individuato dai poliziotti grazie alle immagini di videosorveglianza ed alle impronte trovate in chiesa, è stato trovato dai poliziotti delle Volanti di Bari non a Bitonto, ma nascosto all'interno di un casolare nel quartiere Japigia di Bari.
Durante la perquisizione è stata trovata nascosta una somma pari a 1.750 euro - una ottantina di banconote da 20 e 50 euro - che si ipotizza, al momento, possa essere provento del bottino venduto. Il 48enne non ha fornito agli inquirenti indicazioni utili per il ritrovamento della refurtiva. La caccia, in ogni modo, è aperta.
Per il furto con scasso è in carcere, in stato di fermo, Farid Hanzouti, residente a Bitonto, ma di fatto senza fissa dimora. Intanto ci potrebbe essere un pizzico di speranza di recuperare la refurtiva dell'oro rubato dalla statua di San Nicola a Bari. Procura e Squadra Mobile del capoluogo stanno cercando di comprendere, infatti, se il 48enne tunisino, fermato per il furto con scasso avvenuto nella Basilica di San Nicola nella notte tra lunedì e martedì, abbia venduto il bottino o no.
Si tratta dell'anello sacro, delle tre sfere con l'evangeliario e del medaglione con una fiala della cosiddetta "manna", oltre al contenuto della cassetta delle offerte: il valore della refurtiva è di oltre 7mila euro. L'uomo, noto per piccoli precedenti penali, individuato dai poliziotti grazie alle immagini di videosorveglianza ed alle impronte trovate in chiesa, è stato trovato dai poliziotti delle Volanti di Bari non a Bitonto, ma nascosto all'interno di un casolare nel quartiere Japigia di Bari.
Durante la perquisizione è stata trovata nascosta una somma pari a 1.750 euro - una ottantina di banconote da 20 e 50 euro - che si ipotizza, al momento, possa essere provento del bottino venduto. Il 48enne non ha fornito agli inquirenti indicazioni utili per il ritrovamento della refurtiva. La caccia, in ogni modo, è aperta.