Gelate di febbraio: olivicoltori ancora a mani vuote

Damascelli: «Olivicoltura pugliese mai così danneggiata». Sicolo (Italia Olivicola) alle istituzioni: «Non dimenticateci»

giovedì 8 novembre 2018 11.39
Un bollettino di guerra costato milioni di euro agli agricoltori con un settore praticamene in ginocchio. È il ritratto delle condizioni in cui versa il settore dell'olivicoltura pugliese, pesantemente danneggiato dalle gelate di inizio anno e praticamente rimasto a secco di aiuti da parte delle istituzioni.

«Gli olivicoltori non sono cittadini di serie B e meritano la massima attenzione delle istituzioni, a tutti i livelli, sia nazionale che regionale: a nove mesi dalla gelata che ha distrutto i campi e dimezzato la produzione, e i cui effetti dureranno per diversi anni, non c'è ancora un euro di ristoro». A denunciarlo è il presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, che ha lanciato ancora l'allarme sulla situazione di numerose aziende olivicole che da mesi vivono in condizioni disperate.
«La gelata – ha spiegato Sicolo - ha provocato ingenti danni agli ulivi in tutta Italia, in particolare in Puglia, il polmone olivicolo nazionale, dove il gelo di Burian, purtroppo, è stato accompagnato nel corso dei mesi da bombe d'acqua, grandinate, venti e altri eventi atmosferici straordinari che hanno peggiorato la situazione creando danni da oltre 1 miliardo di euro».

Sulla stessa linea anche il consigliere regionale di Forza Itala, Domenico Damascelli, secondo cui «l'olivicoltura pugliese non ha mai vissuto un periodo così difficile».
«La nostra Puglia – ha sottolineato - soffre: soffrono gli agricoltori, soffre l'economia, e a patirne le conseguenze sono tutti i pugliesi. Il Governo di una regione agricola tanto importante, o comprende che deve mettere a sistema una programmazione economico-finanziaria per sostenere il mondo agricolo in caso di calamità, oppure non ha capito quale regione sta governando. Più volte abbiamo sollecitato lo stanziamento di fondi regionali per le calamità, ma la Giunta Emiliano ha fatto orecchio da mercante».
«La legge nazionale in materia – scrive ancora Damascelli - è del tutto superata, perché non rifonde i danni agli agricoltori e non porta alcun beneficio. Questa legge va cambiata, ed è un'istanza di cui deve farsi portavoce il nostro assessore, in qualità di coordinatore di tutti gli assessori regionali all'Agricoltura, in sede di Conferenza Stato-Regioni».

«Per uscire dall'emergenza e recuperare una situazione tanto grave - continua il forzista - il Governo regionale si attivi subito, chiedendo lo stato di calamità naturale e predisponendo immediate verifiche sul campo».
«Occorre un tavolo verde regionale permanente – è la proposta del consigliere regionale - per mettere a punto strategie concrete contro calamità e Xylella, tavoli di filiera in tutti i comparti del settore primario per valorizzare i nostri prodotti e assicurare ai consumatori un Made in Puglia di qualità».