Giornate di Primavera FAI: il gruppo di Bitonto apre Torre delle Pietre Rosse nell'agro giovinazzese
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venerdì 14 maggio 2021
13.01
Riprendere a vivere pienamente il nostro meraviglioso Paese, valorizzandone a pieno il patrimonio storico, artistico e culturale.
Questo uno degli obiettivi principali delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano, reputato a buon diritto il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura dopo l'ultimo periodo di distanziamento fisico imposto per contenere il contagio da Covid-19. Un evento che coinvolgerà 600 luoghi in 300 differenti località italiane, appartenenti a 19 regioni.
L'apertura della struttura, privata e normalmente chiusa al pubblico, è prevista per entrambe le Giornate con orario continuato: sabato 15 maggio dalle ore 10.00 alle ore 18,00 (ultima visita); domenica 16 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (ultima visita). Le visite si svolgeranno ogni ora con un gruppo da 15 persone.
Ci si può prenotare fino ad esaurimento posti sul sito www.giornatefai.it (entro la mezzanotte di oggi per il turno di sabato ed entro la mezzanotte di sabato, se si vuole visitare il sito domenica). Gli accessi riservati saranno garantiti agli iscritti e a chi si iscriverà online e in occasione della manifestazione (i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera del valore minimo di 3 €). Va infine specificato che si potrà accedere al percorso solo muniti di mascherina e seguendo la suddivisione rigorosa per gruppi.
Databile per epoca di costruzione intorno al 1200, edificata dalla famiglia nobiliare dei Paglia che diede i natali al religioso beato Nicola Paglia, la Torre delle Pietre Rosse nel corso dei secoli ha assolto la funzione principale di torre di avvistamento e segnalazione all'interno di un più esteso sistema territoriale di difesa. In epoca più recente ha assunto la funzione complementare di torre colombaia, rappresentando una ricca fonte economica e segno tangibile del potere personale ed economico del ricco proprietario terriero che la deteneva. A conclusione dell'intervento di restauro in parte cofinanziato dal GAL Fior d'Olivi, essa intende realizzare un piccolo centro documentale del sistema delle torri difensive e dell'economia agraria delle torri colombarie.
In occasione dell'apertura, nell'agrumeto della Torre ci saranno allestimenti della pittrice Ilaria Lafronza, con le vedute su Giovinazzo in miniatura, interventi d'arte a cura di Ra contemporay Art, dell'Associazione Stupor Mundi e degli studenti del Liceo Artistico "Federico II" (ci saranno quelli dell'usbergaio e del nobile, tenuti rispettivamente da Pietro D'onghia e Marco Scattarelli, l'amanuense interpretata da Antonietta Depalma ed all'interno di questo momento di didattica verrà offerta ai partecipanti una ricostruzione della società del tempo, coevo ai Paglia). Gli intermezzi musicali saranno curati dagli allievi della Scuola Comunale di Musica "Filippo Cortese" di Giovinazzo.
Questo uno degli obiettivi principali delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano, reputato a buon diritto il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura dopo l'ultimo periodo di distanziamento fisico imposto per contenere il contagio da Covid-19. Un evento che coinvolgerà 600 luoghi in 300 differenti località italiane, appartenenti a 19 regioni.
APERTA TORRE DELLE PIETRE ROSSE TRA GIOVINAZZO, SANTO SPIRITO E BITONTO
Domani e domenica, 15 e 16 maggio, il gruppo del FAI, che copre territorialmente Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi e Bitonto, guidato dall'architetto Michele Camporeale, aprirà al pubblico la Torre medievale appartenuta alla famiglia Paglia, popolarmente detta "Delle Pietre Rosse", che si trova in agro di Giovinazzo non distante dalla provinciale che unisce la cittadina adriatica a Bitonto ed è visibile dalla statale 16 bis.L'apertura della struttura, privata e normalmente chiusa al pubblico, è prevista per entrambe le Giornate con orario continuato: sabato 15 maggio dalle ore 10.00 alle ore 18,00 (ultima visita); domenica 16 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (ultima visita). Le visite si svolgeranno ogni ora con un gruppo da 15 persone.
Ci si può prenotare fino ad esaurimento posti sul sito www.giornatefai.it (entro la mezzanotte di oggi per il turno di sabato ed entro la mezzanotte di sabato, se si vuole visitare il sito domenica). Gli accessi riservati saranno garantiti agli iscritti e a chi si iscriverà online e in occasione della manifestazione (i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera del valore minimo di 3 €). Va infine specificato che si potrà accedere al percorso solo muniti di mascherina e seguendo la suddivisione rigorosa per gruppi.
CENNI SUL SITO ED IL PROGRAMMA DURANTE LA VISITA
Databile per epoca di costruzione intorno al 1200, edificata dalla famiglia nobiliare dei Paglia che diede i natali al religioso beato Nicola Paglia, la Torre delle Pietre Rosse nel corso dei secoli ha assolto la funzione principale di torre di avvistamento e segnalazione all'interno di un più esteso sistema territoriale di difesa. In epoca più recente ha assunto la funzione complementare di torre colombaia, rappresentando una ricca fonte economica e segno tangibile del potere personale ed economico del ricco proprietario terriero che la deteneva. A conclusione dell'intervento di restauro in parte cofinanziato dal GAL Fior d'Olivi, essa intende realizzare un piccolo centro documentale del sistema delle torri difensive e dell'economia agraria delle torri colombarie.In occasione dell'apertura, nell'agrumeto della Torre ci saranno allestimenti della pittrice Ilaria Lafronza, con le vedute su Giovinazzo in miniatura, interventi d'arte a cura di Ra contemporay Art, dell'Associazione Stupor Mundi e degli studenti del Liceo Artistico "Federico II" (ci saranno quelli dell'usbergaio e del nobile, tenuti rispettivamente da Pietro D'onghia e Marco Scattarelli, l'amanuense interpretata da Antonietta Depalma ed all'interno di questo momento di didattica verrà offerta ai partecipanti una ricostruzione della società del tempo, coevo ai Paglia). Gli intermezzi musicali saranno curati dagli allievi della Scuola Comunale di Musica "Filippo Cortese" di Giovinazzo.