Giovedì a Bitonto Cristiano Godano dei Marlene Kuntz
Si esibirà sul palco del Corvo Torvo, nel centro storico
martedì 6 febbraio 2018
12.33
Ospite d'eccezione giovedì a Bitonto con Cristiano Godano, voce e "cuore" dei Marlene Kuntz, gruppo rock fra i più apprezzati nel panorama della musica italiana. Il rocker piemontese si esibirà sul palco del Corvo Torvo, in vico Paisiello, nel centro storico di Bitonto, a partire dalle 21,30.
«Un incontro tra parole e musica – spiegano gli organizzatori - con brani in acustico e tante storie da rivivere insieme direttamente dalla viva voce di uno degli assoluti protagonisti del rock italiano».
Con lui sul palco il giornalista musicale, dj e presentatore radiofonico Carlo Chicco. Il costo dell'ingresso è di 8 euro, con consumazione inclusa.
BIOGRAFIA.
Cristiano Godano è nato a Fossano il 21 novembre 1966. Alla fine degli anni '80, insieme a Luca Bergia e Riccardo Tesio fonda i Marlene Kuntz: lo stile della band, vicino alle sonorità noise rock ma con una forte connotazione cantautorale, influenzerà in modo decisivo tutte le produzioni indipendenti italiane degli anni '90.
Tra i maggiori successi del gruppo, gli album Catartica (1994), Il Vile (1997), Ho ucciso Paranoia (1999), Che cosa vedi (2000, che contiene La Canzone che scrivo per te, scritta e interpretata con Skin degli Skunk Anansie).
Godano, però, non si limita alla musica. Nel gennaio 2008 pubblica per Rizzoli il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata I vivi; dal 2008 è uno dei docenti del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; nel 2009 debutta come attore nel film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore, con i Marlene Kuntz, della colonna sonora, candidata al David di Donatello 2010. Nel 2010 riceve la Targa Graffio - Musica da Bere, che ritira nell'ambito dell'omonima manifestazione a Vobarno.
Dal 2012 gestisce un suo blog personale sul portale web de il Fatto Quotidiano. Nel 2017, i Marlene Kuntz hanno terminato il tour per celebrare il ventennale de IL VILE: nessuna motivazione nostalgica all'origine, ma la consapevolezza e lo stimolo gioioso di poter portare in giro per l'Italia un pezzo importante di storia del rock italiano degli anni novanta rispettato dal pubblico più intransigente, amato da molti che a quel periodo guardano ancora con ammirazione e vagheggiato dai più giovani che non lo hanno vissuto in diretta.