Giunta regionale, Emiliano pronto alle nomine
Un posto per l'ex ministro della cultura Bray, l'incognita sulla partecipazione del Movimento 5 Stelle
giovedì 19 novembre 2020
Michele Emiliano potrebbe annunciare in queste ore le nomine dei componenti della Giunta regionale pugliese. Il lento processo di composizione dell'esecutivo - sono trascorsi quasi due mesi dalle elezioni del 20 e 21 settembre - dovrebbe perciò concludersi. Due le caselle già occupate: le nomine di Pier Luigi Lopalco (sanità) e Donato Pentassuglia (agricoltura) risalgono alle scorse settimane.
La vicepresidenza spetterebbe al foggiano Raffaele Piemontese, cui andrebbero le deleghe a bilancio, programmazione, ragioneria, finanze, affari generali, infrastrutture, demanio e patrimonio, difesa del suolo e rischio sismico. Conferma in vista per Sebastiano Leo (formazione e lavoro, politiche per il lavoro, diritto allo studio, scuola, università, formazione professionale) che però perderebbe le prerogative sullo sport, in procinto di finire a Lopalco. Resterà anche Gianni Stea (personale e organizzazione, contenzioso amministrativo).
Diverse le novità, una sola - ma grande - l'incognita: il Movimento 5 Stelle sarà presente in Giunta? L'assessorato al welfare è pronto per i pentastellati, che in caso di via libera dai pugliesi iscritti alla piattaforma Rousseau indicherebbero Rosa Barone. Il Pd conterebbe su Anita Mauridonia (trasporti e mobilità sostenibile) mentre Loredana Capone dovrebbe essere eletta alla presidenza del consiglio regionale.
Salento ben rappresentato: è leccese Alessandro Delli Noci, che si occuperà di sviluppo economico, competitività, attività economiche e consumatori, politiche internazionali e commercio estero, energia, reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, ricerca industriale e innovazione, politiche giovanili; suo conterraneo anche Massimo Bray, ex ministro dei beni culturali nel Governo Letta, che avrà la delega al turismo; proviene dallo stesso territorio anche l'esterna Anna Grazia Maraschio, consigliera di parità in quota Sinistra italiana, che dovrebbe assumere la guida di alcuni settori strategici (ambiente, ciclo rifiuti e bonifiche, vigilanza ambientale, rischio industriale, risorse idriche e tutela delle acque, pianificazione territoriale, assetto del territorio, paesaggio, urbanistica, politiche abitative).
La suddivisione territoriale degli assessorati sarà comunque argomento di discussione: con questo assetto, la provincia di Lecce avrebbe ben cinque posti (compreso Lopalco) e la presidenza del consiglio, Bari due, Foggia due (calcolando Barone), Taranto uno. La Bat e il brindisino resterebbero esclusi.
La vicepresidenza spetterebbe al foggiano Raffaele Piemontese, cui andrebbero le deleghe a bilancio, programmazione, ragioneria, finanze, affari generali, infrastrutture, demanio e patrimonio, difesa del suolo e rischio sismico. Conferma in vista per Sebastiano Leo (formazione e lavoro, politiche per il lavoro, diritto allo studio, scuola, università, formazione professionale) che però perderebbe le prerogative sullo sport, in procinto di finire a Lopalco. Resterà anche Gianni Stea (personale e organizzazione, contenzioso amministrativo).
Diverse le novità, una sola - ma grande - l'incognita: il Movimento 5 Stelle sarà presente in Giunta? L'assessorato al welfare è pronto per i pentastellati, che in caso di via libera dai pugliesi iscritti alla piattaforma Rousseau indicherebbero Rosa Barone. Il Pd conterebbe su Anita Mauridonia (trasporti e mobilità sostenibile) mentre Loredana Capone dovrebbe essere eletta alla presidenza del consiglio regionale.
Salento ben rappresentato: è leccese Alessandro Delli Noci, che si occuperà di sviluppo economico, competitività, attività economiche e consumatori, politiche internazionali e commercio estero, energia, reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, ricerca industriale e innovazione, politiche giovanili; suo conterraneo anche Massimo Bray, ex ministro dei beni culturali nel Governo Letta, che avrà la delega al turismo; proviene dallo stesso territorio anche l'esterna Anna Grazia Maraschio, consigliera di parità in quota Sinistra italiana, che dovrebbe assumere la guida di alcuni settori strategici (ambiente, ciclo rifiuti e bonifiche, vigilanza ambientale, rischio industriale, risorse idriche e tutela delle acque, pianificazione territoriale, assetto del territorio, paesaggio, urbanistica, politiche abitative).
La suddivisione territoriale degli assessorati sarà comunque argomento di discussione: con questo assetto, la provincia di Lecce avrebbe ben cinque posti (compreso Lopalco) e la presidenza del consiglio, Bari due, Foggia due (calcolando Barone), Taranto uno. La Bat e il brindisino resterebbero esclusi.