Gli alunni del comprensivo Modugno-Rutigliano-Rogadeo in scena contro eccidi ed estremismi

Uno spettacolo di studenti e docenti nell’ambito della rassegna teatrale del comune di Bitonto “Memento”

mercoledì 13 febbraio 2019 9.20
Uno spettacolo teatrale per raccontare, attraverso la voce dei più giovani, il rifiuto dei meccanismi dell'estremismo politico che hanno portato agli eccidi del secolo scorso. Si chiama "Diventare testimoni" il lavoro teatrale e canoro portato in scena dai docenti e studenti dell'Istituto Comprensivo Statale "Modugno -Rutigliano -Rogadeo" di Bitonto.

Lo scorso 7 febbraio 2019, presso il Teatro Traetta di Bitonto, nell'ambito della rassegna promossa dall'Amministrazione Comunale di Bitonto "Memento", gli studenti hanno interpretato un lavoro teatrale basato su una selezione di testimonianze, racconti e vissuti di quanti hanno pagato il prezzo più alto.

Presentando l'iniziativa, il dirigente scolastico, Michele Bonasia, ha sottolineato quanto gli estremismi di qualsiasi colore politico, possano «tingersi di uno stesso colore, quello del sangue versato dagli innocenti, veri martiri».

«La performance – ha spiegato Bonasia - è diventata occasione per raccontare ai più piccoli, quello che è successo e l'entità delle ingiustizie che le vittime hanno dovuto subire: bambini, donne e uomini hanno perso la vita perché ebrei, zingari, omosessuali o portatori di handicap. Le vibranti emozioni scaturite dalle interpretazioni delle vicende rappresentate, hanno avuto il duplice scopo di "ricordare", affinché tutto ciò non accada di nuovo, e di "trasformare" il pubblico presente in testimoni. La testimonianza diretta proposta dagli attori, è diventata per gli uditori, una possibile testimonianza indiretta, da diffondere per saper scegliere di evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo. Non solo Shoah, ma anche Foibe e Porrajmos (l'olocausto degli zingari): termini che sintetizzano quelle follie ideologiche di un passato vergognoso per tutta l'umanità. Un'esperienza che ha visto anche la partecipazione della docente Tina Vulpio nei panni di una "nonna-testimone" che rafforza con la sua storia familiare quel discorso cominciato a scuola e distrattamente percepito dai "nipoti". Poi le testimonianze e i balletti che hanno avuto il compito di condurre gli spettatori fino all'inno alla libertà, recitato in lingua francese».

La manifestazione teatrale - curata dai docenti Cosmo Damiano Lovascio e Maria Vitale (per la parte teatrale), Francesca Modugno ed Elena Perrone (per la parte corale) Pina Murgolo e Lucia Terlizzi (per la parte linguistica) - si è conclusa con l'esibizione del coro di voci bianche (classi quinte della scuola primaria) "Santa Cecilia" che ha interpretato brani della tradizione ebraica.