Gli studenti del liceo Sylos di Bitonto a lezione di social network a Santo Spirito
Dopo la proiezione di “The Circle”, al “Piccolo, confronto col caporedattore del VivaNetwork, Gianluca Battista
sabato 22 dicembre 2018
11.41
Gli studenti del Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "Carmine Sylos" di Bitonto, mercoledì 19 dicembre, sono stati ospiti del Cinema Il Piccolo di Santo Spirito per assistere alla proiezione del film "The Circle", girato nel 2017, interpretato da Tom Hanks ed Emma Watson e diretto da James Ponsoldt. Gli alunni dell'istituto bitontino, al termine della proiezione, si sono confrontati sul ruolo dei social network con il caporedattore del network Viva, Gianluca Battista.
La pellicola ruota intorno alle vicende di The Circle, una società informatica per cui Mae, la giovane protagonista, si trova a lavorare. Il film mette in luce, in maniera anche paradossale e volutamente spinta agli estremi dagli sceneggiatori, quanto i social network possano influenzare la vita di ciascuno di noi, fino ad annientarne la personalità, riducendo drasticamente i margini in cui far valere la propria libertà.
La proiezione nell'accogliente sala santospiritese era inserita nella serie di appuntamenti voluti dal Circolo Il Piccolo Principe, da diversi anni punto di riferimento per la cultura nel V Municipio barese. Gianluca Battista, introdotto da Paola Sblendorio, ha dialogato con gli studenti bitontini rimarcando quanto «la parola "privacy" debba necessariamente far rima con "libertà". Non vi sarebbe dunque l'una, se non vi fosse l'altra, elemento essenziale per l'autodeterminazione degli individui. È fondamentale rendere parte della nostra vita i social media, ma sempre conoscendone le insidie, soprattutto se si è minori».
È stato proprio questo il punto cruciale del dibattito: l'iper-utilizzo di queste risorse tecnologiche da parte dei più piccoli, che rischia di condizionarne in maniera definitiva le scelte individuali, omologandole a comportamenti imposti dalle stesse società che gestiscono i social, compromettendo la loro capacità di relazione.
Sì alla tecnologia, quindi, ma no, secondo Battista, «all'appiattimento dei gusti, al voyeurismo informatico (come accade nel film e purtroppo sempre più spesso nella realtà), alla voglia di notorietà diffusissima tra i millenials che talvolta, come le cronache insegnano, può spingersi fino alle estreme conseguenze».
«Siate ambiziosi nella vostra vita - ha aggiunto il caporedattore Viva Network rivolgendosi al giovanissimo ed attento uditorio - ma non lasciate mai che questa vostra ambizione faccia rima con ossessione e sia solo un tentativo di rendersi visibili ad ogni costo. Non è con un selfie o con un video che cambierete le vostre sorti se non sarete in grado di sviluppare coscienza civica e capacità critica su ciò che vi circonda, vedete o leggete».
La pellicola ruota intorno alle vicende di The Circle, una società informatica per cui Mae, la giovane protagonista, si trova a lavorare. Il film mette in luce, in maniera anche paradossale e volutamente spinta agli estremi dagli sceneggiatori, quanto i social network possano influenzare la vita di ciascuno di noi, fino ad annientarne la personalità, riducendo drasticamente i margini in cui far valere la propria libertà.
La proiezione nell'accogliente sala santospiritese era inserita nella serie di appuntamenti voluti dal Circolo Il Piccolo Principe, da diversi anni punto di riferimento per la cultura nel V Municipio barese. Gianluca Battista, introdotto da Paola Sblendorio, ha dialogato con gli studenti bitontini rimarcando quanto «la parola "privacy" debba necessariamente far rima con "libertà". Non vi sarebbe dunque l'una, se non vi fosse l'altra, elemento essenziale per l'autodeterminazione degli individui. È fondamentale rendere parte della nostra vita i social media, ma sempre conoscendone le insidie, soprattutto se si è minori».
È stato proprio questo il punto cruciale del dibattito: l'iper-utilizzo di queste risorse tecnologiche da parte dei più piccoli, che rischia di condizionarne in maniera definitiva le scelte individuali, omologandole a comportamenti imposti dalle stesse società che gestiscono i social, compromettendo la loro capacità di relazione.
Sì alla tecnologia, quindi, ma no, secondo Battista, «all'appiattimento dei gusti, al voyeurismo informatico (come accade nel film e purtroppo sempre più spesso nella realtà), alla voglia di notorietà diffusissima tra i millenials che talvolta, come le cronache insegnano, può spingersi fino alle estreme conseguenze».
«Siate ambiziosi nella vostra vita - ha aggiunto il caporedattore Viva Network rivolgendosi al giovanissimo ed attento uditorio - ma non lasciate mai che questa vostra ambizione faccia rima con ossessione e sia solo un tentativo di rendersi visibili ad ogni costo. Non è con un selfie o con un video che cambierete le vostre sorti se non sarete in grado di sviluppare coscienza civica e capacità critica su ciò che vi circonda, vedete o leggete».