Gli ultras contestano il sindaco per la curva ancora ferma, ma manca la relazione geologica
Il documento avrebbe dovuto essere consegnato dall'azienda che ha fornito la struttura, ma tarda ad arrivare
lunedì 9 settembre 2019
17.04
C'è solo un documento a separare gli Ultras dalla nuova curva che diventerà a breve la loro nuova "casa", ma il ritardo dell'azienda che ha fornito la struttura nel consegnarlo ha fatto scattare i tifosi che se la sono presa con l'amministrazione comunale e il primo cittadino.
C'era qualche "nube" ieri nello stadio Città degli Ulivi di Bitonto a fare da contraltare al "sereno" della prestazione sportiva dei beniamini di casa, vittoriosi ancora una volta nella seconda gara del campionato di serie D. Ad alimentarle uno striscione apparso negli scorsi giorni proprio all'interno dello stadio, con cui gli ultras hanno duramente contestato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, reo, a loro dire, del ritardo con cui la curva sta vedendo la luce.
«Comune assente, sindaco incompetente», è la frase fatta campeggiare su una rete interna del Città Degli Ulivi. In realtà ad essere in ritardo è la relazione geologica che, per legge, è necessario allegare al progetto esecutivo dell'opera, senza il quale la struttura non può essere montata. La nuova curva è composta infatti da una serie di tubolari e piattaforme d'acciaio che, dovendo garantire la sicurezza di 650 persone, non può essere fissata al suolo come una qualsiasi struttura rimovibile, ma va installata su un basamento di cemento armato che deve assicurarne la solidità. E come tutte le opere di questo tipo ha necessità di una serie di autorizzazioni e adempimenti in mancanza dei quali non sarebbe possibile ricevere l'agibilità.
«Il progetto esecutivo – ha spiegato l'assessore Domenico Nacci – doveva essere fornito dall'azienda individuata dal presidente Rossiello, che vogliamo ancora una volta ringraziare per questo regalo fatto a tutta la città e per la grande disponibilità mostrata. Purtroppo il documento inviato via mail dalla ditta al presidente e poi girato al Comune non era completo, perchè mancava proprio la relazione geologica. Quando l'abbiamo comunicato al presidente e da lui prontamente anche all'azienda i responsabili della ditta si sono messi all'opera, ma non sono ancora riusciti a inviare quanto richiesto».
«Purtroppo conosciamo bene i tempi necessari per la realizzazione di queste opere – ha aggiunto Nacci – e per questo avevamo chiesto ai supporters neroverdi un po' di pazienza: un mesetto per completare l'iter burocratico e non vedersi magari tra qualche settimana bloccare l'accesso alla curva per la mancanza di qualche documento. Sulla base di questo accordo non comprendiamo il perchè di questa contestazione».
L'impressione è che qualcuno abbia avuto voglia di aizzare i tifosi per alimentare inutili tensioni per motivi che esulano dal campo sportivo, visto che tutti sono perfettamente a conoscenza che si attende solo l'arrivo da parte dell'azienda del progetto esecutivo e dell'allegata relazione geologica.
«Ma la collaborazione tra società e amministrazione è totale – assicura l'assessore – prova ne sono gli ultimi lavori eseguiti nella struttura, anche sotto il profilo autorizzativo. La curva sarà presto realizzata e dopo decenni di lecite richieste gli ultras avranno finalmente la loro "casa"».
C'era qualche "nube" ieri nello stadio Città degli Ulivi di Bitonto a fare da contraltare al "sereno" della prestazione sportiva dei beniamini di casa, vittoriosi ancora una volta nella seconda gara del campionato di serie D. Ad alimentarle uno striscione apparso negli scorsi giorni proprio all'interno dello stadio, con cui gli ultras hanno duramente contestato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, reo, a loro dire, del ritardo con cui la curva sta vedendo la luce.
«Comune assente, sindaco incompetente», è la frase fatta campeggiare su una rete interna del Città Degli Ulivi. In realtà ad essere in ritardo è la relazione geologica che, per legge, è necessario allegare al progetto esecutivo dell'opera, senza il quale la struttura non può essere montata. La nuova curva è composta infatti da una serie di tubolari e piattaforme d'acciaio che, dovendo garantire la sicurezza di 650 persone, non può essere fissata al suolo come una qualsiasi struttura rimovibile, ma va installata su un basamento di cemento armato che deve assicurarne la solidità. E come tutte le opere di questo tipo ha necessità di una serie di autorizzazioni e adempimenti in mancanza dei quali non sarebbe possibile ricevere l'agibilità.
«Il progetto esecutivo – ha spiegato l'assessore Domenico Nacci – doveva essere fornito dall'azienda individuata dal presidente Rossiello, che vogliamo ancora una volta ringraziare per questo regalo fatto a tutta la città e per la grande disponibilità mostrata. Purtroppo il documento inviato via mail dalla ditta al presidente e poi girato al Comune non era completo, perchè mancava proprio la relazione geologica. Quando l'abbiamo comunicato al presidente e da lui prontamente anche all'azienda i responsabili della ditta si sono messi all'opera, ma non sono ancora riusciti a inviare quanto richiesto».
«Purtroppo conosciamo bene i tempi necessari per la realizzazione di queste opere – ha aggiunto Nacci – e per questo avevamo chiesto ai supporters neroverdi un po' di pazienza: un mesetto per completare l'iter burocratico e non vedersi magari tra qualche settimana bloccare l'accesso alla curva per la mancanza di qualche documento. Sulla base di questo accordo non comprendiamo il perchè di questa contestazione».
L'impressione è che qualcuno abbia avuto voglia di aizzare i tifosi per alimentare inutili tensioni per motivi che esulano dal campo sportivo, visto che tutti sono perfettamente a conoscenza che si attende solo l'arrivo da parte dell'azienda del progetto esecutivo e dell'allegata relazione geologica.
«Ma la collaborazione tra società e amministrazione è totale – assicura l'assessore – prova ne sono gli ultimi lavori eseguiti nella struttura, anche sotto il profilo autorizzativo. La curva sarà presto realizzata e dopo decenni di lecite richieste gli ultras avranno finalmente la loro "casa"».