Governare il futuro: «Con Italia in Comune per smascherare l'illusione grillina»
Anche il partito del consigliere Rucci federato ufficialmente con la nuova realtà politica
sabato 23 febbraio 2019
12.43
«L'associazione Politica Culturale "Governare il Futuro" dopo un confronto serrato e puntuale tra gli iscritti convocati in una assemblea monotematica, ha deciso a larghissima maggioranza di federarsi con il partito Italia in Comune del presidente nazionale Pizzarotti (sindaco di Parma) e del vice coordinatore nazionale Michele Abbaticchio (sindaco di Bitonto)». Con queste parole il direttivo del gruppo politico rappresentato nel consiglio comunale di Bitonto da Michelangelo Rucci ha comunicato, ufficialmente, l'intenzione di confederarsi al partito del primo cittadino.
Nel corso dell'assemblea si è discusso della necessità di «guardare all'esperienza grillina della prima ora dove uomini come Pizzarotti ed altri hanno creduto ad un progetto rivoluzionario che rimettesse al centro del dibattito politico quella società civile tanto bistrattata e lasciata sola dai partiti tradizionali che apparivano ormai ai più come "casta". I fatti sono noti a tutti: la scacciata di Pizzarotti e la metamorfosi in negativo del Movimento 5 stelle che di fatto, alla luce della esperienza di governo, ha rinnegato quella ideologia e quei buoni primitivi principi».
Riconoscendo «la naturale collocazione a sinistra del nuovo soggetto politico», gli iscritti hanno evidenziato il bisogno di «affrontare le attuali gravi problematiche locali e nazionali quali la xilella, il regionalismo fiscale, ambiente, migrazione e nuove forme di intolleranza razziale».
L'assemblea si è conclusa con l'obiettivo di «coinvolgere tutti i giovani, dato che essi costituiscono l'elemento ideale e dinamico di una società concreta, moralmente integra, scevro da illusioni tale da divenire forza trainante di un partito "nuovo e pluralistico" che ha l'ambizione di governare un paese come l'Italia di eccelse ed invidiate tradizioni».
Nel corso dell'assemblea si è discusso della necessità di «guardare all'esperienza grillina della prima ora dove uomini come Pizzarotti ed altri hanno creduto ad un progetto rivoluzionario che rimettesse al centro del dibattito politico quella società civile tanto bistrattata e lasciata sola dai partiti tradizionali che apparivano ormai ai più come "casta". I fatti sono noti a tutti: la scacciata di Pizzarotti e la metamorfosi in negativo del Movimento 5 stelle che di fatto, alla luce della esperienza di governo, ha rinnegato quella ideologia e quei buoni primitivi principi».
Riconoscendo «la naturale collocazione a sinistra del nuovo soggetto politico», gli iscritti hanno evidenziato il bisogno di «affrontare le attuali gravi problematiche locali e nazionali quali la xilella, il regionalismo fiscale, ambiente, migrazione e nuove forme di intolleranza razziale».
L'assemblea si è conclusa con l'obiettivo di «coinvolgere tutti i giovani, dato che essi costituiscono l'elemento ideale e dinamico di una società concreta, moralmente integra, scevro da illusioni tale da divenire forza trainante di un partito "nuovo e pluralistico" che ha l'ambizione di governare un paese come l'Italia di eccelse ed invidiate tradizioni».