«Graduatorie regionali a disposizione dei Comuni per impiegare giovani professionisti»
La proposta di Abbaticchio per ‘sbloccare’ la situazione lavorativa di molti ragazzi in attesa di un impiego
martedì 9 aprile 2019
10.33
«Le graduatorie del concorso Pon inclusione siano messe a disposizione anche degli altri Enti, diversi dalla Regione». È questa la proposta che il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha mosso all'assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, in riferimento al concorso per l'assunzione di unità di personale da impiegare presso gli Uffici degli Ambiti Territoriali.
«Sono moltissimi i giovani professionisti che hanno partecipato al concorso regionale per la gestione delle misure SIA/REI e ReD nel profilo professionale amministrativo o informatico. Alcuni dei partecipanti alla selezione sono già stati avviati al lavoro presso i diversi Ambiti prescelti della regione, altri al momento non sono stati ancora assunti - ha spiegato il Sindaco - è vero che l'avvio della misura nazionale relativa al Reddito di Cittadinanza (RdC) richiederà il massimo potenziamento dei Centri per l'Impiego, tuttavia è anche vero che altri Enti Locali, i Comuni in primis, hanno costantemente bisogno di figure specializzate al fine di poter gestire tutte le procedure finalizzata al funzionamento degli uffici. Se le graduatorie fossero messe dalla Regione a disposizione dei Comuni, raggiungeremmo un duplice risultato: permettere ad Enti spesso in sottorganico di assumere personale qualificato senza procedere a un nuovo concorso, e offrire una maggiore possibilità di lavoro a professionisti che sono in attesa di trovare una collocazione lavorativa. Si farebbe, insomma, incontrare domanda e offerta».
Il concorso a cui il Primo Cittadino fa riferimento, indetto dalla Regione Puglia, prevede infatti la sola assunzione - con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per 24 mesi - per il potenziamento dei Centri per l'Impiego in regione Puglia. Con tale 'variazione' si aprirebbero una molteplicità di possibilità per i Comuni di Puglia, visto che, nella proposta del sindaco di Bitonto, i professionisti potrebbero essere chiamati esplicitamente per altre funzioni, diverse, cioè, da quelle ristrette identificate dal bando e anche con la possibilità di utilizzare fondi diversi da quelli del PON, ivi compresi i fondi comunali.
«Per questo, chiederò ufficialmente all'assessore regionale di valutare tale semplice proposta in grado di sbloccare la situazione lavorativa per molti partecipanti che sono in attesa di chiamata», ha concluso Abbaticchio.
«Sono moltissimi i giovani professionisti che hanno partecipato al concorso regionale per la gestione delle misure SIA/REI e ReD nel profilo professionale amministrativo o informatico. Alcuni dei partecipanti alla selezione sono già stati avviati al lavoro presso i diversi Ambiti prescelti della regione, altri al momento non sono stati ancora assunti - ha spiegato il Sindaco - è vero che l'avvio della misura nazionale relativa al Reddito di Cittadinanza (RdC) richiederà il massimo potenziamento dei Centri per l'Impiego, tuttavia è anche vero che altri Enti Locali, i Comuni in primis, hanno costantemente bisogno di figure specializzate al fine di poter gestire tutte le procedure finalizzata al funzionamento degli uffici. Se le graduatorie fossero messe dalla Regione a disposizione dei Comuni, raggiungeremmo un duplice risultato: permettere ad Enti spesso in sottorganico di assumere personale qualificato senza procedere a un nuovo concorso, e offrire una maggiore possibilità di lavoro a professionisti che sono in attesa di trovare una collocazione lavorativa. Si farebbe, insomma, incontrare domanda e offerta».
Il concorso a cui il Primo Cittadino fa riferimento, indetto dalla Regione Puglia, prevede infatti la sola assunzione - con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per 24 mesi - per il potenziamento dei Centri per l'Impiego in regione Puglia. Con tale 'variazione' si aprirebbero una molteplicità di possibilità per i Comuni di Puglia, visto che, nella proposta del sindaco di Bitonto, i professionisti potrebbero essere chiamati esplicitamente per altre funzioni, diverse, cioè, da quelle ristrette identificate dal bando e anche con la possibilità di utilizzare fondi diversi da quelli del PON, ivi compresi i fondi comunali.
«Per questo, chiederò ufficialmente all'assessore regionale di valutare tale semplice proposta in grado di sbloccare la situazione lavorativa per molti partecipanti che sono in attesa di chiamata», ha concluso Abbaticchio.