Grande partecipazione per la processione solenne del Venerdì Santo - LE FOTO
Ieri, 18 aprile, il secondo grande appuntamento del Venerdì Santo a Bitonto
sabato 19 aprile 2025
07.00
Dopo le emozioni della processione dei Misteri, ieri Bitonto ha rinnovato il secondo grande appuntamento del Venerdì Santo. Attorno alle ore 18, infatti, dalla chiesa del Purgatorio è partita la solenne processione, nota anche come "processione di Gala", organizzata dall'Arciconfraternita Santa Maria del Suffragio. Fondata ufficialmente con bolla papale del 4 gennaio 1629 da Papa Urbano VIII, la Confraternita affonda le sue radici nella profonda devozione della comunità locale verso la Passione di Cristo.
Nei suggestivi vicoli del centro antico, e in alcune strade tangenti le vecchie mura hanno sfilato le immagini della Culla del Cristo morto, della Vergine Addolorata, della Croce con i segni della passione, la copia autentica della Sacra Sindone realizzata nel 1646 a Torino e - soprattutto - il Legno Santo, immagine floreale che si rinnova ogni anno ad opera degli artigiani bitontini, al cui interno sono custoditi due frammenti della una croce di Cristo. La culla (in dialetto la "naca") è stata realizzata a Napoli nel 1880 da Raffaele Vitolo in legno intarsiato rosso adornato di putti e fiori dorati che sorreggono la statua del Cristo morto.
La regalità di questa processione è riconducibile alla presenza di tutti i rappresentati delle confraternite bitontine, con i propri stendardi, oltre ai confratelli dell'arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio e ai rappresentanti istituzionali del Comune di Bitonto. Fin quando Bitonto è stata sede vescovile, cioè 1982, partecipava anche il vescovo. Per questo la processione solenne del venerdì sera conserva il suo prestigio. Momento clou della processione, come di consueto, l'arrivo - attorno all'1 di notte - in piazza Aldo Moro, quando la città spegne le sue luci per illuminarsi con la fiamma dei fuochi posizionati lungo il perimetro della piazza.
Due le grandi novità dell'edizione 2025: la partecipazione, per la prima volta in processione, delle consorelle dell'Arciconfraternita Santa Maria del Suffragio, che hanno sfilato dietro l'immagine della Vergine Addolorata, e il trofeo del Legno santo. Quest'ultimo, infatti, non è stato realizzato con i fiori come da antica tradizione e non ha rappresentato un tempietto, bensì una croce. Il trofeo del Legno Santo è stato ricavato, infatti, dalle assi di un barcone affondato al largo di Lampedusa che una delegazione della Arciconfraternita ha recuperato dalla stessa isola e ha trasportato a Bitonto.
Nei suggestivi vicoli del centro antico, e in alcune strade tangenti le vecchie mura hanno sfilato le immagini della Culla del Cristo morto, della Vergine Addolorata, della Croce con i segni della passione, la copia autentica della Sacra Sindone realizzata nel 1646 a Torino e - soprattutto - il Legno Santo, immagine floreale che si rinnova ogni anno ad opera degli artigiani bitontini, al cui interno sono custoditi due frammenti della una croce di Cristo. La culla (in dialetto la "naca") è stata realizzata a Napoli nel 1880 da Raffaele Vitolo in legno intarsiato rosso adornato di putti e fiori dorati che sorreggono la statua del Cristo morto.
La regalità di questa processione è riconducibile alla presenza di tutti i rappresentati delle confraternite bitontine, con i propri stendardi, oltre ai confratelli dell'arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio e ai rappresentanti istituzionali del Comune di Bitonto. Fin quando Bitonto è stata sede vescovile, cioè 1982, partecipava anche il vescovo. Per questo la processione solenne del venerdì sera conserva il suo prestigio. Momento clou della processione, come di consueto, l'arrivo - attorno all'1 di notte - in piazza Aldo Moro, quando la città spegne le sue luci per illuminarsi con la fiamma dei fuochi posizionati lungo il perimetro della piazza.
Due le grandi novità dell'edizione 2025: la partecipazione, per la prima volta in processione, delle consorelle dell'Arciconfraternita Santa Maria del Suffragio, che hanno sfilato dietro l'immagine della Vergine Addolorata, e il trofeo del Legno santo. Quest'ultimo, infatti, non è stato realizzato con i fiori come da antica tradizione e non ha rappresentato un tempietto, bensì una croce. Il trofeo del Legno Santo è stato ricavato, infatti, dalle assi di un barcone affondato al largo di Lampedusa che una delegazione della Arciconfraternita ha recuperato dalla stessa isola e ha trasportato a Bitonto.