Guardia di Finanza di Bitonto, sequestrati oltre 16.000 kg di pellet
I prodotti sono stati donati a due enti no profit di Bitetto e Terlizzi
martedì 24 settembre 2024
12.06
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, a seguito di sequestro e successiva confisca di Kg. 16.675 di pellet, previa autorizzazione e indicazione della locale Camera di Commercio Industria Artigiano e Agricoltura, ha devoluto in beneficenza a due enti assistenziali religiosi caritatevoli no profit, "Convento Beato Giacomo" di Bitetto e "Fraternità Francescana di Betania" di Terlizzi, oltre 16.000 Kg di pellet da riscaldamento, la cui immissione in commercio avrebbe generato profitti illeciti per diverse migliaia di euro.
Tale pellet era stato sottoposto a sequestro dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto nei confronti di una società esercente l'attività di "empori e negozi non specializzati di prodotti non alimentari", la quale poneva in vendita il predetto materiale da riscaldamento non rientrante in nessuna classe prevista dalla normativa ISO 17225-2/2021 in ragione di un potere calorifico inferiore e quindi non commercializzabile.
Attesa la non tossicità e la non commerciabilità del prodotto, in considerazione del solo "potere calorifico" inferiore, la C.C.I.A.A. di Bari, su richiesta del Reparto operante, ha autorizzato la devoluzione del pellet confiscato indicando quali destinatari i citati enti assistenziali religiosi caritatevoli no profit che quotidianamente prestano la loro opera a favore di soggetti che versano in condizioni di indigenza.
L'iniziativa ha rappresentato un autentico esempio di solidarietà e sentita vicinanza da parte del Corpo nei confronti dei cittadini più bisognosi, consentendo di destinare a opere di bene i frutti di attività illecite che danneggiano la libera concorrenza e l'imprenditoria rispettosa delle regole del mercato.
Tale pellet era stato sottoposto a sequestro dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto nei confronti di una società esercente l'attività di "empori e negozi non specializzati di prodotti non alimentari", la quale poneva in vendita il predetto materiale da riscaldamento non rientrante in nessuna classe prevista dalla normativa ISO 17225-2/2021 in ragione di un potere calorifico inferiore e quindi non commercializzabile.
Attesa la non tossicità e la non commerciabilità del prodotto, in considerazione del solo "potere calorifico" inferiore, la C.C.I.A.A. di Bari, su richiesta del Reparto operante, ha autorizzato la devoluzione del pellet confiscato indicando quali destinatari i citati enti assistenziali religiosi caritatevoli no profit che quotidianamente prestano la loro opera a favore di soggetti che versano in condizioni di indigenza.
L'iniziativa ha rappresentato un autentico esempio di solidarietà e sentita vicinanza da parte del Corpo nei confronti dei cittadini più bisognosi, consentendo di destinare a opere di bene i frutti di attività illecite che danneggiano la libera concorrenza e l'imprenditoria rispettosa delle regole del mercato.