I “prodigi” dell'artista bitontino Nicola Ancona in mostra a Primo piano
Visitabile dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00
giovedì 5 dicembre 2024
S'intitola Prodigi la personale dell'artista bitontino Nicola Ancona che sarà inaugurata venerdì 13 dicembre alle 19,00, presso la redazione di Primo piano, in via XXIV Maggio 14 a Bitonto. La mostra presenta una serie di opere inedite insieme ad altre del recente passato che testimoniano l'evoluzione della pittura del maestro da una dimensione più propriamente figurativa all'attuale, in cui forme, architetture e paesaggi vengono rivisitati in chiave decisamente astratta e concettuale.
Cieli striati, voli concentrici sottratti a grovigli di rovi, nembi minacciosi e rassicuranti albeggi, venature di porpora e cobalto nella chioma fluente di tronchi animati, intrecci policromi che rinviano ad inedite letture aeree e marine, trame di pensieri annodate su improbabili orditi interiori, improvvisi bagliori tra fitte coltri di grigio, impeti di rinascita svelati nel prodigio di luci sotto la volta della cattedrale di Bitonto (tanto cara all'artista) sono la cifra di un'arte che si dispiega in forme assolutamente libere; linfa sincera, fluida e vitale che zampilla dal gorgo delle emozioni. Una pittura che trae origine dal fecondo e fascinoso annodarsi di sogni e ricordi, ruvidi disincanti e provvide speranze, sofferte rinunce e ulteriori, incoercibili, autentici trionfi.
La mostra, aperta dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00, s'inserisce nel quadro delle attività culturali promosse da Primo piano, il giornale online di approfondimento dei temi dell'attualità e della cultura dell'area metropolitana barese. Ad impreziosire la rassegna, alcune serate su aspetti dell'arte, della letteratura, della musica e del cinema, suggeriti dalle suggestioni evocate dalle opere in mostra.
Nicola Ancona (Bitonto 1950) avvia la propria carriera artistica nel 1968, partecipando a mostre collettive e concorsi di pittura e ricevendo riconoscimenti e premi. Consegue il diploma di laurea all'Accademia di Belle Arti, specializzandosi in restauro di opere d'arte presso il laboratorio-scuola della Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari, diretto dal prof. Michele D'Elia. Dal 1975 esegue numerosi restauri di tele (da Corrado Giaquinto a Battistello Caracciolo, da Pomarancio a Mattia Preti e Francesco Solimena), tavole (di Gianserio Strafella, Federico Zuccari, Marco Pino e Bernardino Luini), affreschi a Tropea e Corigliano Calabro, sculture lignee policrome (da Vespasiano Genuino a Nicola Fumo) insieme a molti altri come direttore dei lavori e progettista, per conto delle Soprintendenze di Puglia, Basilicata e Calabria. Nel 1983 vince il concorso come restauratore capo del Laboratorio di restauro del Museo Provinciale di Lecce "S. Castromediano". Dal 2001 al 2007 è docente esterno in Metodologia e tecnica del restauro presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
In parallelo all'attività professionale, Nicola Ancona porta avanti la propria passione per l'arte pittorica, producendo opere di grande spessore, in cui la formazione accademica e la lunga l'esperienza in materia di restauro gli consentono di dar corpo a creazioni davvero singolari. Opere in cui alla maestria nella riproduzione della realtà si associa un gusto artistico e un talento inventivo davvero sorprendenti.
Cieli striati, voli concentrici sottratti a grovigli di rovi, nembi minacciosi e rassicuranti albeggi, venature di porpora e cobalto nella chioma fluente di tronchi animati, intrecci policromi che rinviano ad inedite letture aeree e marine, trame di pensieri annodate su improbabili orditi interiori, improvvisi bagliori tra fitte coltri di grigio, impeti di rinascita svelati nel prodigio di luci sotto la volta della cattedrale di Bitonto (tanto cara all'artista) sono la cifra di un'arte che si dispiega in forme assolutamente libere; linfa sincera, fluida e vitale che zampilla dal gorgo delle emozioni. Una pittura che trae origine dal fecondo e fascinoso annodarsi di sogni e ricordi, ruvidi disincanti e provvide speranze, sofferte rinunce e ulteriori, incoercibili, autentici trionfi.
La mostra, aperta dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00, s'inserisce nel quadro delle attività culturali promosse da Primo piano, il giornale online di approfondimento dei temi dell'attualità e della cultura dell'area metropolitana barese. Ad impreziosire la rassegna, alcune serate su aspetti dell'arte, della letteratura, della musica e del cinema, suggeriti dalle suggestioni evocate dalle opere in mostra.
Nicola Ancona (Bitonto 1950) avvia la propria carriera artistica nel 1968, partecipando a mostre collettive e concorsi di pittura e ricevendo riconoscimenti e premi. Consegue il diploma di laurea all'Accademia di Belle Arti, specializzandosi in restauro di opere d'arte presso il laboratorio-scuola della Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari, diretto dal prof. Michele D'Elia. Dal 1975 esegue numerosi restauri di tele (da Corrado Giaquinto a Battistello Caracciolo, da Pomarancio a Mattia Preti e Francesco Solimena), tavole (di Gianserio Strafella, Federico Zuccari, Marco Pino e Bernardino Luini), affreschi a Tropea e Corigliano Calabro, sculture lignee policrome (da Vespasiano Genuino a Nicola Fumo) insieme a molti altri come direttore dei lavori e progettista, per conto delle Soprintendenze di Puglia, Basilicata e Calabria. Nel 1983 vince il concorso come restauratore capo del Laboratorio di restauro del Museo Provinciale di Lecce "S. Castromediano". Dal 2001 al 2007 è docente esterno in Metodologia e tecnica del restauro presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
In parallelo all'attività professionale, Nicola Ancona porta avanti la propria passione per l'arte pittorica, producendo opere di grande spessore, in cui la formazione accademica e la lunga l'esperienza in materia di restauro gli consentono di dar corpo a creazioni davvero singolari. Opere in cui alla maestria nella riproduzione della realtà si associa un gusto artistico e un talento inventivo davvero sorprendenti.