I sindaci del Barese chiedono chiarezza sulla campagna vaccinale

Molte le criticità emerse durante la riunione dei 41 primi cittadini dell'Area Metropolitana

martedì 2 marzo 2021 8.33
Strutture inadeguate, personale insufficiente, tempi incerti. Sono solo alcune delle criticità lamentate dai 41 sindaci dell'area metropolitana di Bari, in cui ricade anche Bitonto, che si sono incontrati ieri in preparazione della Conferenza dei sindaci ASL Bari che si svolgerà domani, per discutere del supporto dei comuni alla campagna vaccinale sul territorio.

«Tutti i sindaci hanno dato la disponibilità a sostenere la campagna di vaccinazione», hanno tenuto ad assicurare i primi cittadini, che però hanno evidenziato diverse lacune nel sistema. Innanzitutto, «le strutture sanitarie in senso stretto (strutture ospedaliere e presidi di continuità assistenziale), non sembrano del tutto idonee ad affrontare una campagna di vaccinazione estesa» e, anche laddove vi sono strutture sanitarie in numero sufficiente, «potrebbe emergere una difficoltà nella disponibilità di operatori sanitari quando la dotazione dei vaccini aumenterà».
I cittadini poi chiedono di essere informati «circa la pianificazione delle attività di vaccinazione, sulle modalità di prenotazione e sull'effettuazione delle prestazioni su alcune categorie di cittadini (over 80 a domicilio, soggetti fragili, operatori scolastici, polizie locali, operatori dell' assistenza domiciliare)».
Dal loro canto, i sindaci hanno rinnovato la loro disponibilità a supportare la rete dei punti vaccinali con strutture comunali (palestre, impianti sportivi e altro), ma chiedono «che tali attività vengano coordinate dalla ASL sia sotto il profilo della individuazione della dotazione tecnica dei punti sia nella gestione diretta come presidi sanitari temporanei».

I rappresentanti dei territori hanno anche dato disponibilità ad anticipare i costi degli allestimenti, ma pretendono di definire in anticipo modi e tempi dei rimborsi.
Rimarcando la necessità di un'adeguata comunicazione della campagna vaccinale, «in modo che ciascuna Amministrazione comunale possa aiutare i cittadini a comprendere l'iter di un percorso che si presenta di grande complessità, proporzionale alla enorme platea dei cittadini interessati», i sindaci hanno chiesto di sapere «quale sarà nella campagna vaccinale il ruolo dei medici di medicina generale, il cui apporto potrebbe essere strategico per assicurare, in sinergia al dipartimento di prevenzione, una efficace servizio territoriale».
La conclusione è dedicata alla raccomandazione di inserire «nel più breve tempo possibile nelle fasce da sottoporre a vaccinazione gli addetti ai servizi pubblici essenziali, che in questa fase di recrudescenza del contagio appaiono sempre più esposti ai rischi».