Il 118 di Bitonto senza protezioni anticovid: la denuncia dei medici

La segnalazione raccolta dagli agenti di Polizia e dai sindacati

martedì 31 marzo 2020 10.20
I dispositivi di protezione individuale a disposizione dei medici del 118 di Bitonto, nel pieno dell'emergenza anticovid, mancano e quando vengono forniti non sono idonei a proteggere medici e pazienti. È questa la denuncia che arriva direttamente dai medici che, attraverso la Federazione italiana medici di medicina generale – di Bari, hanno segnalato la questione alla Polizia, insieme a una situazione molto simile, quella del 118 di Triggiano dove il personale medico è già risultato positivo al tampone effettuato, bloccando, di fatto, una postazione salvavita che non si sa quando sarà riattivata.
La denuncia è stata poi trasmessa anche alla Procura di Bari, al governatore Michele Emiliano e al direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, facendo notare che «parte dei dispositivi di protezione individuale, per stessa ammissione della Asl Bari, non son affatto idonei a proteggere i medici e gli operatori sanitari del 118. Eppure, i medici e gli operatori sanitari che sono mandati in servizio non possono operare con questi dispositivi, inidonei e per di più forniti in numero assolutamente insufficiente – denuncia la Fimmg - la questione è stata segnalata dalla postazione 118 di Bitonto alla Polizia di Stato e gli operatori della postazione di Triggiano sono già risultati positivi al tampone, con la conseguenza che la postazione non è operativa».
«Nessuno dei medici in servizio o degli operatori sanitari – si legge ancora nella denuncia – ha la minima intenzione di divenire veicolo di infezione poiché non protetti o protetti solo apparentemente da Dpi inidonei e da procedure piene di falle».