Il Bitonto Opera Festival raccoglie 2500 euro per le famiglie ucraine ospiti in città
L'edizione numero 19 del Festival ha significato anche l'avvio di collaborazioni con realtà italiane e straniere
lunedì 3 ottobre 2022
09.00
Si chiude ufficialmente il sipario sulla rassegna di musica lirica della città dell'olio. Anche nel 2022, "La Macina – Associazione socio culturale" ha contribuito ad impreziosire l'estate bitontina, con eventi che hanno puntato alla diffusione della cultura del melodramma e a sensibilizzare il pubblico su alcune tematiche sociali.
Missione di quest'anno, sostenere le famiglie ucraine ospiti del territorio di Bitonto e delle frazioni di Palombaio e Mariotto. «Grazie alla generosità delle confraternite, dei nostri spettatori e dei cittadini, abbiamo potuto offrire loro un aiuto concreto» ha commentato la presidente del Bitonto Opera Festival, Graziana Romita.
Durante gli spettacoli, tutti hanno potuto infatti lasciare un contributo libero. Oltre 2.500 gli euro donati e consegnati, con un assegno simbolico, a Svetlana, la donna ucraina, fuggita dal suo Paese insieme a tutta la famiglia, che proprio grazie al BOF ha trovato rifugio a Bitonto.
«Siamo stupiti dalla generosità dei bitontini – ha commentato la costumista a nome di tutta la comunità ucraina ospite della città dell'olio -. Siamo grati per la grande accoglienza che ci hanno riservato e per l'aiuto che continuano ad offrirci per assicurarci una serena permanenza. Questo ci aiuta ad andare avanti, nonostante le difficoltà e la nostalgia. Non ci manca nulla, solo la pace in Ucraina».
Per il Bitonto Opera Festival, l'edizione numero 19 ha significato però anche l'avvio di collaborazioni con altre realtà italiane e straniere. A febbraio e marzo, il festival ha organizzato infatti audizioni a Bitonto e Milano, a cui hanno partecipato oltre quaranta artisti da tutto il mondo. Ad ascoltare i candidati e valutarne l'eventuale ammissione al corso preparatorio per il debutto all'opera, una giuria con grandi professionisti: il direttore artistico della rassegna Carlo Antonio De Lucia, il tenore Giuseppe Maiorano, i maestri Angiolina Sensale, Leonardo Quadrini, Andrea Gargiulo, Antonello Ciccone e il giovane e talentuoso Daniele Piscopo. È stato proprio quest'ultimo a firmare la regia della "Rita" di Gaetano Donizetti, andata in scena il 4 settembre, all'Istituto Sacro Cuore, insieme a "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni. Sul palco, proprio i talenti selezionati.
«Una delle finalità del nostro festival – ha ricordato Romita -, è proprio quella di permettere ai giovani di poter confrontarsi con un'esperienza da solisti». L'associazione si è sempre impegnata inoltre nella lotta alla devianza, portando in scena anche ragazzi strappati dalla strada. Oltre che dell'allestimento dei capolavori di Donizetti e Mascagni, il BOF si è reso promotore di tre eventi collaterali: il "Concerto per la pace", il "Viaggio nella musica italiana" e il concerto del Quartetto d'Archi Gerswhin, che ha fatto risuonare in Cattedrale le melodie di Morricone, Domenico Modugno e quelle dei più bei film Disney, dedicate alla piccola Chiara, scomparsa dieci anni fa.
«Il nostro ringraziamento va agli sponsor, Villa Giovanni XXIII, la pizzeria-osteria Ragno verde, il Bitonto C5 Femminile, Raffaello Comunicazione e Da Bitonto – continua la presidentessa del BOF -, che ci sostengono ormai da anni in quest'avventura». Il Bitonto Opera Festival intanto è già tornato "all'opera": «Abbiamo in cantiere tante novità per celebrare al meglio il ventennale della nostra manifestazione».
Missione di quest'anno, sostenere le famiglie ucraine ospiti del territorio di Bitonto e delle frazioni di Palombaio e Mariotto. «Grazie alla generosità delle confraternite, dei nostri spettatori e dei cittadini, abbiamo potuto offrire loro un aiuto concreto» ha commentato la presidente del Bitonto Opera Festival, Graziana Romita.
Durante gli spettacoli, tutti hanno potuto infatti lasciare un contributo libero. Oltre 2.500 gli euro donati e consegnati, con un assegno simbolico, a Svetlana, la donna ucraina, fuggita dal suo Paese insieme a tutta la famiglia, che proprio grazie al BOF ha trovato rifugio a Bitonto.
«Siamo stupiti dalla generosità dei bitontini – ha commentato la costumista a nome di tutta la comunità ucraina ospite della città dell'olio -. Siamo grati per la grande accoglienza che ci hanno riservato e per l'aiuto che continuano ad offrirci per assicurarci una serena permanenza. Questo ci aiuta ad andare avanti, nonostante le difficoltà e la nostalgia. Non ci manca nulla, solo la pace in Ucraina».
Per il Bitonto Opera Festival, l'edizione numero 19 ha significato però anche l'avvio di collaborazioni con altre realtà italiane e straniere. A febbraio e marzo, il festival ha organizzato infatti audizioni a Bitonto e Milano, a cui hanno partecipato oltre quaranta artisti da tutto il mondo. Ad ascoltare i candidati e valutarne l'eventuale ammissione al corso preparatorio per il debutto all'opera, una giuria con grandi professionisti: il direttore artistico della rassegna Carlo Antonio De Lucia, il tenore Giuseppe Maiorano, i maestri Angiolina Sensale, Leonardo Quadrini, Andrea Gargiulo, Antonello Ciccone e il giovane e talentuoso Daniele Piscopo. È stato proprio quest'ultimo a firmare la regia della "Rita" di Gaetano Donizetti, andata in scena il 4 settembre, all'Istituto Sacro Cuore, insieme a "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni. Sul palco, proprio i talenti selezionati.
«Una delle finalità del nostro festival – ha ricordato Romita -, è proprio quella di permettere ai giovani di poter confrontarsi con un'esperienza da solisti». L'associazione si è sempre impegnata inoltre nella lotta alla devianza, portando in scena anche ragazzi strappati dalla strada. Oltre che dell'allestimento dei capolavori di Donizetti e Mascagni, il BOF si è reso promotore di tre eventi collaterali: il "Concerto per la pace", il "Viaggio nella musica italiana" e il concerto del Quartetto d'Archi Gerswhin, che ha fatto risuonare in Cattedrale le melodie di Morricone, Domenico Modugno e quelle dei più bei film Disney, dedicate alla piccola Chiara, scomparsa dieci anni fa.
«Il nostro ringraziamento va agli sponsor, Villa Giovanni XXIII, la pizzeria-osteria Ragno verde, il Bitonto C5 Femminile, Raffaello Comunicazione e Da Bitonto – continua la presidentessa del BOF -, che ci sostengono ormai da anni in quest'avventura». Il Bitonto Opera Festival intanto è già tornato "all'opera": «Abbiamo in cantiere tante novità per celebrare al meglio il ventennale della nostra manifestazione».