Il consigliere Santoruvo difende il Cda dell'Asv Bitonto: «Gogna mediatica»

L'attacco al segretario Pd Brandi: «Commenta senza informarsi per meri scopi politici»

martedì 26 novembre 2019 10.19
Non accenna a placarsi la guerra all'interno della maggioranza di governo del comune di Bitonto sulla questione dell'Azienda Servizi Vari, la partecipata che gestisce il ciclo dei rifiuti in città.
Dopo l'intervento del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, per scongiurare l'emergenza rifiuti, in tanti hanno commentato la notizia, in particolare i politici locali, molti dei quali puntando il dito contro l'attuale Consiglio d'Amministrazione. Un CdA eletto proprio dalla maggioranza l'anno scorso, prima dell'estate, quando la composizione della compagine di governo era però ben diversa: non c'erano ancora le frizioni con i consiglieri poi confluiti in Sud al Centro, Italia in Comune non era ancora approdata in consiglio e la maggioranza non comprendeva il Partito Democratico. E proprio dal Pd sono arrivate in queste settimane le bordate più violente, culminate con le dichiarazioni del segretario del partito, Francesco Brandi, proprio all'articolo di BitontoViva sull'emergenza rifiuti: «Se non hanno capito da soli che devono andarsene vuol dire che glielo spiegheremo meglio prossimamente».

«Non si affronta l'emergenza rifiuti criticando l'attuale consiglio di amministrazione - ha risposto il consigliere comunale di Sud al Centro, Giuseppe Santoruvo - ma collaborando alla redazione di un piano industriale quale soluzione all'attuale situazione. L'organo amministrativo insediatosi nel luglio 2018 ha ereditato una difficilissima situazione di crisi economico/finanziaria. Dispiace constatare che un consigliere della maggioranza di governo della città, forse per meri scopi politici, attacchi il Consiglio di Amministrazione della partecipata senza alcuna conoscenza dei documenti aziendali, pur potendone attingere regolarmente secondo la normativa vigente. Non se ne può più».

Per Santoruvo, quella contro l'attuale CdA è «vergognosa gogna mediatica», condita anche da «commenti velati di minacce». Il riferimento è proprio al "collega" Brandi, a cui Santoruvo ha consigliato di «informarsi meglio prima di attaccare in modo del tutto populistico», riportando alcuni stralci della relazione depositata dal Consiglio di Amministrazione appena insediato a luglio del 2018, in cui è spiegata «la burrascosa situazione che i nominati membri hanno ereditato quale conseguenza di quattro anni di mal governo aziendale – dice l'esponente di Sud al Centro - "Va sottolineato", si dice nella stessa relazione, "che quando il CDA si è insediato (26/07/2018), l'ASV spa aveva chiuso il bilancio al 31/12/2017 con una perdita di 319.624,00 euro, che andava ad aggiungersi a quelle registrate nei precedenti anni 2015 (-80.522,00 euro) e 2016 (-155.674,00), con conseguente riduzione del patrimonio netto". […] l'ASV spa ha cominciato a svolgere servizi di igiene urbana al di fuori della città di Bitonto nell'anno 2016/17, allorquando vinse la gara nel comune di Cerveteri. In tale occasione, avvenne la costituzione di un ATI con Camassambiente spa. Successivamente ha proseguito con l'appalto presso la città di Mesagne, con l'aggiudicazione di una gara ponte di un anno, ed infine, con gli appalti di Santeramo in Colle, Grumo Appula e Cassano Murge, facenti parte dell'ARO BA4)"».
«Dalla relazione si evidenzia quanto poco accorta sia stata la partecipazione alle dette gare – dice Santoruvo - che altro non hanno fatto che portare ad una situazione debitoria senza precedenti, oltreché arrecare una situazione di disagio in relazione allo svolgimento del servizio di igiene urbana nella città di Bitonto, già di per sé gravato da innumerevoli criticità quali il fenomeno del littering, ovvero l'abbandono indesiderato di rifiuti da parte dei cittadini dei paesi limitrofi che hanno adottato il porta a porta spinto già da diversi anni».
«L'appalto di Santeramo in Colle, Grumo Appula e Cassano delle Murge, gestito in ATI con Teknoservice srl – riferisce il consigliere di Sud al Centro - sottoscritto nel 2017 dall'allora Amministratore unico, Ing. Castellano, conteneva clausole impossibili per la nostra azienda. Su tutte, il CDA nella sua relazione, ha spiegato che "il capitolato di gara prevedeva che l'applicazione del servizio sarebbe dovuta avvenire con mezzi industriali immatricolati nell'anno 2018. Su accordo delle parti, alla ASV spa veniva concessa una moratoria di 90 giorni a partire dalla data di inizio del servizio per dotarsi di detti mezzi. Scaduta la moratoria alla data del 16/04/2018, L'ASV spa ha continuato a gestire il servizio con mezzi non conformi al contratto e con un livello si spesa sui noleggi esorbitanti rispetto alle entrate"».
Ma l'acquisto di mezzi nuovi immatricolati nel 2018 «avrebbe comportato per la nostra azienda un esborso di circa due milioni e mezzo di euro; quale unico rimedio a tale salasso, l'azienda non avrebbe potuto che ricorrere al credito bancario. Ciò avrebbe indebitato ulteriormente l'azienda e si sarebbe aggiunto al precedente finanziamento del Banco di Napoli del 2017 di un milione e mezzo di euro. Il consigliere Brandi può stare tranquillo, perché è stato l'attuale Consiglio di Amministrazione ad annullare la gara dei mezzi già precedentemente indetta dal vecchio amministratore e a decidere la cessione dell'intero ramo d'azienda dell'ARO BA4», spiega ancora Santoruvo. Secondo cui i predecessori dell'attuale CdA avrebbero operato con «sciatteria amministrativa», cui si sarebbe contrapposta l'attuale «politica del rigore dei conti e di tagli alle spese inutili; ciò ha attirato non poche polemiche con i dipendenti e con i sindacati, esplose in modo chiaro con lo sciopero di qualche giorno fa».

«Se l'attuale Consiglio d'Amministrazione non può far fronte come vorrebbe alla situazione di emergenza rifiuti – denuncia il consigliere - di sostituzione dei cassonetti rotti, di recupero quotidiano di ingombranti in ogni angolo della città, di acquisto di mezzi nuovi per svolgere il servizio piuttosto che andare avanti con veicoli vecchi di vent'anni che passano più tempo nelle officine per le riparazioni che per strada, la soluzione non va ricercata nell'attacco continuo ai membri dell'attuale amministrazione, che a più riprese vengono ripetutamente presi di mira quale bersaglio ideale del malcontento generale».
Una situazione che difficilmente troverà sbocchi a breve, anche per l'impossibilità di redigere un piano industriale che, per legge, non potrà che essere redatto solo dopo la costituzione della SANB tra i comuni di Bitonto, Terlizzi, Corato, Molfetta e Ruvo e che assorbirà l'ASV.
«È ora di smetterla di attaccare i professionisti che si sono assunti questo onere – conclude Santoruvo - e che in un mare di difficoltà, riescono a garantire la gestione del servizio di igiene urbana nella nostra città. Dobbiamo supportare il loro lavoro e garantirgli appoggio nelle situazioni di emergenza».