Il gruppo civico di Abbaticchio pronto a partire per le prossime elezioni
Svelate alcune indiscrezioni. Il suo successore? Un fedelissimo inattaccabile
giovedì 17 febbraio 2022
7.48
Arrivano le prime indiscrezioni sulle prossime elezioni amministrative. Il gruppo civico del sindaco uscente, Michele Abbaticchio, sarebbe pronto a partire.
Ci sarebbero infatti tre liste, al cui interno figurerebbero anche assessori e consiglieri uscenti, nonché collaboratori, dal sicuro dato elettorale personale (nell'ultima campagna elettorale, conti alla mano, avrebbero portato più di 4000 voti). Con loro tanti "piccoli" protagonisti della società civile desiderosi di completare le opere finanziate in questi dieci anni di mandato, recuperando la valorizzazione del centro antico bruscamente interrotta dall'azzeramento delle manifestazioni tanto care all'attuale primo cittadino, come Cortili Aperti e i Festival del centro antico. Il tutto per arrivare a un dato elettorale di 6000 preferenze, ovviamente.
Sembra che il sindaco tenga contatti diretti con più gruppi separati, in modo da farli incontrare in un unico evento solo al momento opportuno, per nascondere le sue carte agli avversari che si starebbero organizzando anche loro: una strategia attenta che, se confermata, evidenzierebbe però anche la scarsa fiducia verso la compagine politica attuale.
Il programma? Poche idee ma chiare: continuare le opere e ripristinare quello che ha decretato il rinascimento bitontino di nove anni fa, con la consapevolezza che il secondo mandato è stato minato da una pandemia che ha sconvolto la comunità internazionale e non di certo solo quella bitontina e dai ripetuti assalti della criminalità organizzata ad un assetto sociale che Abbaticchio ha più volte tentato di portare con forza e determinazione dalla parte della legalità.
Il suo successore? Ad alcuni fedelissimi (ma sono sempre indiscrezioni) Abbaticchio avrebbe confessato di avere un'alternativa inattaccabile, ma è pronto a mediare con alleati ragionevoli. Può partire il toto-nomi.
Ci sarebbero infatti tre liste, al cui interno figurerebbero anche assessori e consiglieri uscenti, nonché collaboratori, dal sicuro dato elettorale personale (nell'ultima campagna elettorale, conti alla mano, avrebbero portato più di 4000 voti). Con loro tanti "piccoli" protagonisti della società civile desiderosi di completare le opere finanziate in questi dieci anni di mandato, recuperando la valorizzazione del centro antico bruscamente interrotta dall'azzeramento delle manifestazioni tanto care all'attuale primo cittadino, come Cortili Aperti e i Festival del centro antico. Il tutto per arrivare a un dato elettorale di 6000 preferenze, ovviamente.
Sembra che il sindaco tenga contatti diretti con più gruppi separati, in modo da farli incontrare in un unico evento solo al momento opportuno, per nascondere le sue carte agli avversari che si starebbero organizzando anche loro: una strategia attenta che, se confermata, evidenzierebbe però anche la scarsa fiducia verso la compagine politica attuale.
Il programma? Poche idee ma chiare: continuare le opere e ripristinare quello che ha decretato il rinascimento bitontino di nove anni fa, con la consapevolezza che il secondo mandato è stato minato da una pandemia che ha sconvolto la comunità internazionale e non di certo solo quella bitontina e dai ripetuti assalti della criminalità organizzata ad un assetto sociale che Abbaticchio ha più volte tentato di portare con forza e determinazione dalla parte della legalità.
Il suo successore? Ad alcuni fedelissimi (ma sono sempre indiscrezioni) Abbaticchio avrebbe confessato di avere un'alternativa inattaccabile, ma è pronto a mediare con alleati ragionevoli. Può partire il toto-nomi.