Il ponte sulla Sp231 bloccato da un contenzioso: previsti tempi lunghi
Tecnici e politici di Regione e Comune di Bitonto in V Commissione per studiare una soluzione
giovedì 18 luglio 2019
10.21
Il ponte sulla Strada Provinciale 231, che collegherà due tratti della Poligonale di Bitonto, resterà un cantiere ancora a lungo. È quanto emerge dalla riunione della V commissione consiliare della Regione Puglia, convocata dal consigliere Domenico Damascelli (FI) e presieduta da Mauro Vizzino, che ha tenuto un'audizione per verificare lo stato dell'arte sulla struttura pubblica ormai incompiuta da oltre 5 anni. All'incontro c'erano il responsabile dei lavori Michele Fazio su delega del dirigente preposto della Città metropolitana di Bari, il vice Sindaco di Bitonto Rosa Calò e un rappresentante del Comitato Zona artigianale di Bitonto.
«L'opera in questione ha una rilevanza strategica – ha detto Damascelli - in quanto, oltre a decongestionare il traffico a Bitonto e a liberare dall'isolamento le imprese della zona artigianale, è funzionale al miglioramento della viabilità verso l'aeroporto di Bari e verso l'autostrada».
I lavori per la realizzazione dell'opera sono stati consegnati nel 2013 e avrebbero dovuto terminare entro 18 mesi. Ma una serie di ostacoli si sono frapposti negli anni successivi, determinando una situazione di impasse.
«Dopo l'inizio dei lavori – spiegano dalla Regione - è stato necessario procedere alla sostituzione della ditta capogruppo (a seguito di cessione di ramo d'azienda) dell'ATI (Associazione temporanea di imprese) che si era aggiudicata l'appalto. Successivamente è entrata in vigore la nuova normativa antisismica a seguito della quale la 231 è stata classificata come strada di interesse strategico e questo ha reso necessario l'adeguamento della progettualità. Il progetto di variante è stato approvato nel dicembre 2016. Nelle pieghe della realizzazione dei lavori è emerso poi il mancato rispetto del Durc da parte dell'azienda mandante che successivamente è stata posta in liquidazione. La legislazione vigente consente la surroga dell'azienda solo in caso di fallimento. Di qui la situazione di impasse che ha indotto la Città metropolitana di Bari a chiedere un parere precontenzioso all'ANAC che dovrebbe essere reso entro la prima settimana del prossimo agosto».
L'appuntamento adesso è per l'8 agosto, quando arriverà il parere dell'ANAC sulla base del quale la V Commissione potrà tornare a riunirsi per tentare di sbloccare la situazione e procedere celermente alla prosecuzione e conclusione dei lavori.
«L'opera in questione ha una rilevanza strategica – ha detto Damascelli - in quanto, oltre a decongestionare il traffico a Bitonto e a liberare dall'isolamento le imprese della zona artigianale, è funzionale al miglioramento della viabilità verso l'aeroporto di Bari e verso l'autostrada».
I lavori per la realizzazione dell'opera sono stati consegnati nel 2013 e avrebbero dovuto terminare entro 18 mesi. Ma una serie di ostacoli si sono frapposti negli anni successivi, determinando una situazione di impasse.
«Dopo l'inizio dei lavori – spiegano dalla Regione - è stato necessario procedere alla sostituzione della ditta capogruppo (a seguito di cessione di ramo d'azienda) dell'ATI (Associazione temporanea di imprese) che si era aggiudicata l'appalto. Successivamente è entrata in vigore la nuova normativa antisismica a seguito della quale la 231 è stata classificata come strada di interesse strategico e questo ha reso necessario l'adeguamento della progettualità. Il progetto di variante è stato approvato nel dicembre 2016. Nelle pieghe della realizzazione dei lavori è emerso poi il mancato rispetto del Durc da parte dell'azienda mandante che successivamente è stata posta in liquidazione. La legislazione vigente consente la surroga dell'azienda solo in caso di fallimento. Di qui la situazione di impasse che ha indotto la Città metropolitana di Bari a chiedere un parere precontenzioso all'ANAC che dovrebbe essere reso entro la prima settimana del prossimo agosto».
L'appuntamento adesso è per l'8 agosto, quando arriverà il parere dell'ANAC sulla base del quale la V Commissione potrà tornare a riunirsi per tentare di sbloccare la situazione e procedere celermente alla prosecuzione e conclusione dei lavori.