Il progetto su Dante della Fondazione DePalo-Ungaro promosso a livello nazionale
Ha ricevuto il patrocinio del Comitato per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta
martedì 5 gennaio 2021
7.35
Un progetto per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte del padre della lingua italiana promosso a livello nazionale. È accaduto a Bitonto, grazie alla Fondazione De Palo-Ungaro che gestisce l'omonimo museo e che ha ricevuto il patrocinio della Segreteria Tecnica del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
«Il progetto, intitolato "In leggerissime cose d'amore. Canti danteschi in armonia di arti e spazi" - spiega il presidente della Fondazione, Nicola Pice - teso a valorizzare e promuovere il patrimonio storico e artistico della città, prevede tra l'altro una mostra di libri rari dedicati al sommo poeta che fanno parte del "Fondo Filippo e Lucia Sara Palmieri". Tra questi un volume rarissimo stampato nel 1908 "La Divina Commedia di Dante Alighieri nell'arte del Cinquecento" che riproduce per intera la illustrazione dantesca di Federico Zuccari, l'opera grafica di maggior mole che il Cinquecento produsse intorno alla Divina Commedia, 88 tavole illustrative che, realizzate tra il 1586 e il 1588 ed entrate a far parte della collezione degli Uffizi nel 1738, sono oggi pubblicate integralmente sul sito della Galleria degli Uffizi».
«Il percorso illustrato dallo Zuccari – aggiunge Pice - si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la "diritta via" fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. Diversa la tecnica seguita nella narrazione delle tre cantiche: si passa dai disegni grevi a matite rosse e nere dell'Inferno, ai disegni a penna rilevati di bistro più leggeri e a quelli più vivaci a sola matita rossa del Purgatorio, ai disegni con i piccoli tondi in cui emergono figure diafane che rendono il concetto della luce e della felicità del Paradiso».
Questi i soggetti di alcune illustrazioni protagoniste del progetto: la selva oscura con i tronchi obliqui e l'apparizione delle tre fiere (Inf.c.I); il castello del Limbo (Inf.c.IV); l'arrivo alla città di Dite con la grottesca architettura della porta d'ingresso rigonfia di bugne e ornata di scheletri e mascheroni (Inf. c. IX). L'arrivo della nave che approda all'isolotto guidata dall'angelo con le anime tranquille e fiduciose (Purg.c.II); L'albero mistico (Purg.c.XXII); Beatrice (Purg.c.XXXI); Il cielo del Sole (Par.c.X); il cielo stellato (Par.c.XXII); il trionfo della chiesa con la scena del carro tirato dal grifo con le Virtù danzanti intorno a Beatrice seduta tra angeli (Par.c.XXIV).
«Il progetto, intitolato "In leggerissime cose d'amore. Canti danteschi in armonia di arti e spazi" - spiega il presidente della Fondazione, Nicola Pice - teso a valorizzare e promuovere il patrimonio storico e artistico della città, prevede tra l'altro una mostra di libri rari dedicati al sommo poeta che fanno parte del "Fondo Filippo e Lucia Sara Palmieri". Tra questi un volume rarissimo stampato nel 1908 "La Divina Commedia di Dante Alighieri nell'arte del Cinquecento" che riproduce per intera la illustrazione dantesca di Federico Zuccari, l'opera grafica di maggior mole che il Cinquecento produsse intorno alla Divina Commedia, 88 tavole illustrative che, realizzate tra il 1586 e il 1588 ed entrate a far parte della collezione degli Uffizi nel 1738, sono oggi pubblicate integralmente sul sito della Galleria degli Uffizi».
«Il percorso illustrato dallo Zuccari – aggiunge Pice - si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la "diritta via" fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. Diversa la tecnica seguita nella narrazione delle tre cantiche: si passa dai disegni grevi a matite rosse e nere dell'Inferno, ai disegni a penna rilevati di bistro più leggeri e a quelli più vivaci a sola matita rossa del Purgatorio, ai disegni con i piccoli tondi in cui emergono figure diafane che rendono il concetto della luce e della felicità del Paradiso».
Questi i soggetti di alcune illustrazioni protagoniste del progetto: la selva oscura con i tronchi obliqui e l'apparizione delle tre fiere (Inf.c.I); il castello del Limbo (Inf.c.IV); l'arrivo alla città di Dite con la grottesca architettura della porta d'ingresso rigonfia di bugne e ornata di scheletri e mascheroni (Inf. c. IX). L'arrivo della nave che approda all'isolotto guidata dall'angelo con le anime tranquille e fiduciose (Purg.c.II); L'albero mistico (Purg.c.XXII); Beatrice (Purg.c.XXXI); Il cielo del Sole (Par.c.X); il cielo stellato (Par.c.XXII); il trionfo della chiesa con la scena del carro tirato dal grifo con le Virtù danzanti intorno a Beatrice seduta tra angeli (Par.c.XXIV).