Il quadro è scoperto. Bitonto in festa per Maria SS Immacolata - FOTO
Ieri sera la grande emozione davanti a Porta Baresana
sabato 25 maggio 2024
La Festa Patronale di Bitonto edizione 2024 è ufficialmente iniziata nella serata di venerdì 24 maggio, con il tradizionale rito dello scoprimento su Porta Baresana del quadro del miracolo di Maria SS Immacolata.
A Lei, alla Madre delle madri, a Colei che tutto può, ancora una volta il cuore dei bitontini si è rivolto. È così da secoli ed in queste giornate quella preghiera si farà più intensa. Accanto al presidente del Comitato Feste Patronali, Nicola Pice, ex sindaco, uomo di cultura a trecentosessanta gradi, l'attuale primo cittadino, Francesco Paolo Ricci, visibilmente emozionato.
«"Non oltraggiare Bitonto, perché è la pupilla dei miei occhi e i cittadini sono figli miei!" - ha ricordato il sindaco, citando la Vergine -. Secondo la tradizione popolare, furono queste parole che l'Immacolata pronunciò al generale Montemar, che con le sue truppe si accingeva a saccheggiare la nostra città. Bitonto - ha rimarcato Ricci - fu risparmiata dall'assedio e poté continuare a fiorire con la sua arte, la sua cultura, la sua storia e con l'infaticabile lavoro delle sue cittadine e dei suoi cittadini. In quel momento di grande pericolo, la nostra patrona manifestò il suo amore più vero nei confronti di Bitonto, salvandola da un destino tragico. È un atto d'amore di una Madre verso i suoi figli che non possiamo dimenticare. È un atto d'amore che continua a ispirare la nostra devozione - è stata la sottolineatura -. La storia della Battaglia di Bitonto e il miracolo attribuito alla nostra patrona non sono solamente eventi del passato, ma rappresentano una fonte inesauribile di speranza e forza per affrontare le sfide del presente e quelle che ci attendono nel futuro. La nostra Santa Patrona continua a ricordarci che, anche nei momenti più difficili, la fede e la devozione possono illuminare il nostro cammino e proteggerci dai pericoli. Anche da quelli che sembrano davvero insormontabili».
In migliaia si sono radunati in piazza Moro e piazza Marconi, pronti ad immortalare il momento più atteso di questo inizio festeggiamenti. Prima del rito e delle parole dal palco, la Fanfara del X Reggimento Campania dei Carabinieri ha allietato i bitontini con il suo suono allegro per le strade della città. In tanti sono giunti anche dai comuni viciniori per ammirare gli Altarini Mariani allestiti dalle famiglie nel borgo antico, finalmente e nuovamente centro vitale di una comunità intera. Il percorso devozionale itinerante è stato curato dal Comitato Feste Patronali e dell'associazione culturale "Le Strade dei Fiori", impreziosito dall'esibizione del gruppo Re Pambanelle, diretto dalla Maestra Tina Masciale e accompagnamento musicale della Bassa Banda diretta da M. Tarantino.
È già festa, è stata festa. L'inizio di una tre giorni intensissima, possibile anche grazie all'impegno degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine, della Polizia Locale e del servizio 118 che hanno vigilato sulla tranquillità di tutti.
Noi vi raccontiamo questa serata attraverso una piccola fotogallery.
A Lei, alla Madre delle madri, a Colei che tutto può, ancora una volta il cuore dei bitontini si è rivolto. È così da secoli ed in queste giornate quella preghiera si farà più intensa. Accanto al presidente del Comitato Feste Patronali, Nicola Pice, ex sindaco, uomo di cultura a trecentosessanta gradi, l'attuale primo cittadino, Francesco Paolo Ricci, visibilmente emozionato.
«"Non oltraggiare Bitonto, perché è la pupilla dei miei occhi e i cittadini sono figli miei!" - ha ricordato il sindaco, citando la Vergine -. Secondo la tradizione popolare, furono queste parole che l'Immacolata pronunciò al generale Montemar, che con le sue truppe si accingeva a saccheggiare la nostra città. Bitonto - ha rimarcato Ricci - fu risparmiata dall'assedio e poté continuare a fiorire con la sua arte, la sua cultura, la sua storia e con l'infaticabile lavoro delle sue cittadine e dei suoi cittadini. In quel momento di grande pericolo, la nostra patrona manifestò il suo amore più vero nei confronti di Bitonto, salvandola da un destino tragico. È un atto d'amore di una Madre verso i suoi figli che non possiamo dimenticare. È un atto d'amore che continua a ispirare la nostra devozione - è stata la sottolineatura -. La storia della Battaglia di Bitonto e il miracolo attribuito alla nostra patrona non sono solamente eventi del passato, ma rappresentano una fonte inesauribile di speranza e forza per affrontare le sfide del presente e quelle che ci attendono nel futuro. La nostra Santa Patrona continua a ricordarci che, anche nei momenti più difficili, la fede e la devozione possono illuminare il nostro cammino e proteggerci dai pericoli. Anche da quelli che sembrano davvero insormontabili».
In migliaia si sono radunati in piazza Moro e piazza Marconi, pronti ad immortalare il momento più atteso di questo inizio festeggiamenti. Prima del rito e delle parole dal palco, la Fanfara del X Reggimento Campania dei Carabinieri ha allietato i bitontini con il suo suono allegro per le strade della città. In tanti sono giunti anche dai comuni viciniori per ammirare gli Altarini Mariani allestiti dalle famiglie nel borgo antico, finalmente e nuovamente centro vitale di una comunità intera. Il percorso devozionale itinerante è stato curato dal Comitato Feste Patronali e dell'associazione culturale "Le Strade dei Fiori", impreziosito dall'esibizione del gruppo Re Pambanelle, diretto dalla Maestra Tina Masciale e accompagnamento musicale della Bassa Banda diretta da M. Tarantino.
È già festa, è stata festa. L'inizio di una tre giorni intensissima, possibile anche grazie all'impegno degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine, della Polizia Locale e del servizio 118 che hanno vigilato sulla tranquillità di tutti.
Noi vi raccontiamo questa serata attraverso una piccola fotogallery.