Il vigile lo multa e va in escandescenza: polizia e 118 in via D'Angiò
Un altro episodio la scorsa settimana in via Larovere. L'assessore Bonasia: «Tuteleremo corpo di Polizia Locale»
venerdì 6 marzo 2020
9.52
Lo spirito di contestazione degli automobilisti di Bitonto si erge a legge in città e anche davanti all'evidenza delle infrazioni più irritanti per la circolazione urbana, accettare di aver commesso un errore ed essere stati sanzionati per quello non è più una pratica accolta fra chi si mette alla guida di un automezzo. È successo ieri in via Ludovico D'Angiò dove un uomo è stato multato per il modo in cui aveva parcheggiato l'auto e ha deciso di rappresentare tutta la sua contrarietà inveendo contro l'agente della Polizia Municipale che l'aveva sanzionato. Urla, offese e pure qualche spintone che avrebbero potuto in breve degenerare se prima non fosse intervenuta una pattuglia della Polizia di Stato e un rinforzo dei Vigili Urbani. Sul posto anche un'ambulanza del 118, chiamata perchè durante il parapiglia che aveva scatenato, l'uomo si è anche ferito in maniera fortuita.
«Esprimo la mia personale solidarietà e quella dell'Amministrazione Comunale al nostro vigile offeso ed aggredito nell'esercizio delle sue funzioni e all'intero Corpo dei vigili urbani – ha commentato l'assessore alla PM, Cosimo Bonasia - in un periodo storico in cui ci si riempe la bocca nel chiedere più decoro cittadino forse è il caso di educarci tutti quanti ad un più decoroso senso di civiltà e di rispetto di tutto quello che ci circonda e ci appartiene».
«Saranno valutate tutte le azioni necessarie – ha acggiunto l'assessore - per tutelare il nostro vigile e l'intero Corpo di Polizia. È tempo di dare segnali precisi a chi fa dell'arroganza e della violenza il proprio status di impunità con atteggiamenti gratuiti ed incivili».
Anche perchè l'abitudine di inveire contro gli agenti della Polizia Municipale dopo una multa è praticamente una prassi consolidata in città. Lo sanno bene i vigili intervenuti la scorsa settimana in via Larovere dove uno dei campioni del parcheggio selvaggio cittadino aveva deciso di lasciare il suo autoveicolo lì dove gli risultava più congeniale: praticamente dentro il supermercato in cui aveva scelto di fare la spesa, anche se questo significava parcheggiare controsenso, in prossimità di un incrocio e sulle strisce pedonali. Ovvia, a questo punto, la sorpresa quando sul cristallo della sua auto ha trovato il foglio giallo della multa elevata da una pattuglia di passaggio. E ovvie anche le urla e le imprecazioni agli agenti rei, a suo dire, di non aver sanzionato anche un altro automobilista anch'egli sulle strisce. Dopo 10 minuti di urla ininterrotte verso i vigili che tentavano di farlo rientrare nell'abitacolo, la vera lezione all'incivile ultra 70enne è arrivata proprio dall'altro automobilista, che per tutta risposta aveva continuato a caricare l'auto con la spesa e gestire la sua famiglia. «Questa è la multa che mi hanno appena fatto – ha detto l'uomo in un ordinatissimo vernacolo sventolando il suo foglietto giallo – e io ho spostato la macchina e non ho detto una parola perchè ho parcheggiato male e la multa era giusta. Adesso rimettiti in macchina e finiscila di disturbare un intero quartiere».
Un eroe.
«Esprimo la mia personale solidarietà e quella dell'Amministrazione Comunale al nostro vigile offeso ed aggredito nell'esercizio delle sue funzioni e all'intero Corpo dei vigili urbani – ha commentato l'assessore alla PM, Cosimo Bonasia - in un periodo storico in cui ci si riempe la bocca nel chiedere più decoro cittadino forse è il caso di educarci tutti quanti ad un più decoroso senso di civiltà e di rispetto di tutto quello che ci circonda e ci appartiene».
«Saranno valutate tutte le azioni necessarie – ha acggiunto l'assessore - per tutelare il nostro vigile e l'intero Corpo di Polizia. È tempo di dare segnali precisi a chi fa dell'arroganza e della violenza il proprio status di impunità con atteggiamenti gratuiti ed incivili».
Anche perchè l'abitudine di inveire contro gli agenti della Polizia Municipale dopo una multa è praticamente una prassi consolidata in città. Lo sanno bene i vigili intervenuti la scorsa settimana in via Larovere dove uno dei campioni del parcheggio selvaggio cittadino aveva deciso di lasciare il suo autoveicolo lì dove gli risultava più congeniale: praticamente dentro il supermercato in cui aveva scelto di fare la spesa, anche se questo significava parcheggiare controsenso, in prossimità di un incrocio e sulle strisce pedonali. Ovvia, a questo punto, la sorpresa quando sul cristallo della sua auto ha trovato il foglio giallo della multa elevata da una pattuglia di passaggio. E ovvie anche le urla e le imprecazioni agli agenti rei, a suo dire, di non aver sanzionato anche un altro automobilista anch'egli sulle strisce. Dopo 10 minuti di urla ininterrotte verso i vigili che tentavano di farlo rientrare nell'abitacolo, la vera lezione all'incivile ultra 70enne è arrivata proprio dall'altro automobilista, che per tutta risposta aveva continuato a caricare l'auto con la spesa e gestire la sua famiglia. «Questa è la multa che mi hanno appena fatto – ha detto l'uomo in un ordinatissimo vernacolo sventolando il suo foglietto giallo – e io ho spostato la macchina e non ho detto una parola perchè ho parcheggiato male e la multa era giusta. Adesso rimettiti in macchina e finiscila di disturbare un intero quartiere».
Un eroe.