In barca a vela con una tonnellata di droga: arrestato insospettabile bitontino
Lo stupefacente, al dettaglio, avrebbe fruttato circa 10 milioni di euro
lunedì 2 ottobre 2017
12.11
Si proponeva anche di offrire "Vacanze in libertà" sulla sua barca a vela sulle rotte Italia-Croazia-Montenegro-Grecia. Peccato che, con ogni probabilità, fosse solo un espediente per coprire un'attività ben più lucrosa: il traffico internazionale di stupefacenti.
È finito in manette per questo motivo G.P., insospettabile ultrasessantenne bitontino, sorpreso la scorsa settimana a bordo della barca a vela "Nano Nini" battente bandiera italiana, dalla polizia albanese nel corso di un'operazione antidroga, che ha portato al sequestro record di circa una tonnellata di marijuana.
L'imbarcazione è stata identificata nella notte dai radar della polizia di frontiera nei pressi del tratto di costa tra Fier e Valona, nel sud dell'Albania, più precisamente tra la spiaggia di Levan e Derezeza, in una zona chiamata "Canale di Sera".
Una volta dato l'allarme, le unità della Guardia costiera albanese e del nucleo della Guardia di Finanza italiana di stanza in Albania si sono posti subito sulle tracce del natante.
Durante l'inseguimento il carico di droga è stato buttato in mare: invano, perchè i militari sono riusciti a raccogliere almeno 90 grossi pacchi di marijuana, per un peso complessivo di 1,2 tonnellate che, se venduta al dettaglio, avrebbero potuto far guadagnare fino a 10 milioni di euro sul territorio italiano.
A bordo della barca, insieme al cittadino italiano è stato fermato anche un albanese.
È finito in manette per questo motivo G.P., insospettabile ultrasessantenne bitontino, sorpreso la scorsa settimana a bordo della barca a vela "Nano Nini" battente bandiera italiana, dalla polizia albanese nel corso di un'operazione antidroga, che ha portato al sequestro record di circa una tonnellata di marijuana.
L'imbarcazione è stata identificata nella notte dai radar della polizia di frontiera nei pressi del tratto di costa tra Fier e Valona, nel sud dell'Albania, più precisamente tra la spiaggia di Levan e Derezeza, in una zona chiamata "Canale di Sera".
Una volta dato l'allarme, le unità della Guardia costiera albanese e del nucleo della Guardia di Finanza italiana di stanza in Albania si sono posti subito sulle tracce del natante.
Durante l'inseguimento il carico di droga è stato buttato in mare: invano, perchè i militari sono riusciti a raccogliere almeno 90 grossi pacchi di marijuana, per un peso complessivo di 1,2 tonnellate che, se venduta al dettaglio, avrebbero potuto far guadagnare fino a 10 milioni di euro sul territorio italiano.
A bordo della barca, insieme al cittadino italiano è stato fermato anche un albanese.