Incendi a raffica in via Amm.Vacca: Bitonto invasa dai fumi tossici
A fuoco cumuli di immondizia e rifiuti pericolosi. I residenti: «Siamo senza tutele»
mercoledì 24 febbraio 2021
8.56
Esasperati, preoccupati e scoraggiati. È lo stato d'animo dei residenti della zona di via Ammiraglio Vacca, a Bitonto, il lato della città che protende verso Terlizzi, diventata il bersaglio preferito degli inquinatori seriali che da tempo avvelenano indisturbati la città.
Negli ultimi giorni, i roghi appiccati per incendiare i cumuli di rifiuti lasciati nelle tante discariche abusive a cielo aperto per fare posto a nuovi sversamenti, ormai, non si contano più. Gli ultimi due, i più grandi, i residenti li hanno subiti soltanto ieri e avant'ieri. Ad andare a fuoco un grande cumulo di immondizia, rottami, rifiuti tossici e pericolosi, compreso il temutissimo amianto, dati alle fiamme in due "rate": il primo rogo lunedì, il secondo appena ieri sera per completare l'opera. Sul posto, oltre ad alcuni solerti cittadini, anche i volontari di Protezione Civile del Sass Puglia, che hanno immediatamente allertato la Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco.
Un danno incalcolabile per le tante persone che vivono in quel quartiere - stretto via Ammiraglio Vacca, il prolungamento di via Traiana e la zona artigianale - che, quasi quotidianamente, sono costrette a far respirare ai propri figli e ai propri cari quei fumi nauseabondi e altamente tossici.
«Non abbiamo più nemmeno la forza di chiamare i Vigili del Fuoco – dice una delle tante vittime della situazione – ci sentiamo indifesi e abbandonati, senza alcun tipo di tutela. Questa è la zona della città che maggiormente subisce l'attacco di questi criminali ambientali, ma mai nessun provvedimento è stato preso nei confronti di questi personaggi, che spesso sono volti noti alle Forze dell'Ordine».
«Abbiamo riscontrato l'ennesimo ed incessante scempio ambientale - è il commento dei volontari intervenuti - Rifiuti di ogni genere, scarti edili, amianto, frigoriferi, mobili, parti interne di elettrodomestici (lavatrici, televisori ecc.), documenti fiscali, di identità e chi più ne più ne metta. Zone adibite a bruciare i rifiuti che sembrano crateri. Oramai i furbetti che non vogliono smaltire i vari rifiuti tossici, come prevede la legge, si stanno - pian piano - impossessando delle nostre campagne e della nostra salute. È inutile ribadire la profonda frustrazione che proviamo per questi soggetti».
«Simili atti d'inciviltà - aggiungono dal SASS - che ci stanno frequentemente interessando, devono assolutamente essere contrastati, interpellando e/o interagendo, in qualsiasi modo, con associazioni di categoria e/o ambientaliste, di volontariato sociale e non ma, soprattutto, con tutte le strutture e/o istituzioni pubbliche».
Negli ultimi giorni, i roghi appiccati per incendiare i cumuli di rifiuti lasciati nelle tante discariche abusive a cielo aperto per fare posto a nuovi sversamenti, ormai, non si contano più. Gli ultimi due, i più grandi, i residenti li hanno subiti soltanto ieri e avant'ieri. Ad andare a fuoco un grande cumulo di immondizia, rottami, rifiuti tossici e pericolosi, compreso il temutissimo amianto, dati alle fiamme in due "rate": il primo rogo lunedì, il secondo appena ieri sera per completare l'opera. Sul posto, oltre ad alcuni solerti cittadini, anche i volontari di Protezione Civile del Sass Puglia, che hanno immediatamente allertato la Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco.
Un danno incalcolabile per le tante persone che vivono in quel quartiere - stretto via Ammiraglio Vacca, il prolungamento di via Traiana e la zona artigianale - che, quasi quotidianamente, sono costrette a far respirare ai propri figli e ai propri cari quei fumi nauseabondi e altamente tossici.
«Non abbiamo più nemmeno la forza di chiamare i Vigili del Fuoco – dice una delle tante vittime della situazione – ci sentiamo indifesi e abbandonati, senza alcun tipo di tutela. Questa è la zona della città che maggiormente subisce l'attacco di questi criminali ambientali, ma mai nessun provvedimento è stato preso nei confronti di questi personaggi, che spesso sono volti noti alle Forze dell'Ordine».
«Abbiamo riscontrato l'ennesimo ed incessante scempio ambientale - è il commento dei volontari intervenuti - Rifiuti di ogni genere, scarti edili, amianto, frigoriferi, mobili, parti interne di elettrodomestici (lavatrici, televisori ecc.), documenti fiscali, di identità e chi più ne più ne metta. Zone adibite a bruciare i rifiuti che sembrano crateri. Oramai i furbetti che non vogliono smaltire i vari rifiuti tossici, come prevede la legge, si stanno - pian piano - impossessando delle nostre campagne e della nostra salute. È inutile ribadire la profonda frustrazione che proviamo per questi soggetti».
«Simili atti d'inciviltà - aggiungono dal SASS - che ci stanno frequentemente interessando, devono assolutamente essere contrastati, interpellando e/o interagendo, in qualsiasi modo, con associazioni di categoria e/o ambientaliste, di volontariato sociale e non ma, soprattutto, con tutte le strutture e/o istituzioni pubbliche».