Incendiano un locale per incassare i soldi dell'assicurazione. Quattro arresti
I proprietari, un 31enne e una 32enne, sarebbero stati aiutati da un 45enne dipendente e da un 33enne
venerdì 18 febbraio 2022
11.32
Avrebbero dato fuoco a un esercizio commerciale di Bitonto per truffare la compagnia assicuratrice e ottenere così indebitamente l'indennizzo. Con le accuse di incendio, fraudolenta distruzione del bene e danneggiamento la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare per quattro persone di Bitonto.
Nella giornata di ieri, infatti, i poliziotti del Commissariato di P.S. hanno eseguito l'ordinanza ai domiciliari, emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale) a carico di quattro persone, di Bitonto, indagate a vario titolo e in concorso per il reato di incendio e di danneggiamento.
L'inchiesta è nata dalla segnalazione dell'incendio, avvenuto la sera del 17 agosto 2021 ai danni di una latteria in via d'Angiò, e domato solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta. Le indagini, coordinate dal dirigente Vittorio Di Lalla, hanno accertato il coinvolgimento dei gestori dell'attività, un 31enne e una 32enne, che avrebbero deciso di simulare il danneggiamento, tramite l'incendio dell'esercizio per incassare il premio assicurativo.
Gli esecutori materiali del rogo, invece, sarebbero stati un 45enne dipendente dell'attività e un 33enne, i quali avrebbero cosparso di liquido infiammabile l'interno del locale dandogli fuoco, per poi dileguarsi. Alla identificazione dei presunti responsabili dell'incendio gli investigatori sono arrivati grazie all'analisi comparata del traffico telefonico degli indagati, alle immagini di sistemi di videosorveglianza della zona ed al contenuto delle dichiarazioni contraddittorie dagli indagati.
Secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Tribunale di Bari, (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), i quattro indagati avrebbero consumato i reati di incendio e di fraudolenta distruzione del bene finalizzata a truffare la compagnia assicuratrice e così a conseguire indebitamente l'indennizzo da copertura del rischio, ma le indagini hanno consentito di ritenere esistente un solido quadro indiziario verso i quattro indagati rispetto ai reati.
I quattro indagati, nella giornata di ieri, sono stati sottoposti dal personale della Polizia di Stato alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni su disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente. Nei prossimi giorni, intanto, saranno sottoposti all'interrogatorio di garanzia davanti al Tribunale di Bari.
Nella giornata di ieri, infatti, i poliziotti del Commissariato di P.S. hanno eseguito l'ordinanza ai domiciliari, emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale) a carico di quattro persone, di Bitonto, indagate a vario titolo e in concorso per il reato di incendio e di danneggiamento.
L'inchiesta è nata dalla segnalazione dell'incendio, avvenuto la sera del 17 agosto 2021 ai danni di una latteria in via d'Angiò, e domato solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta. Le indagini, coordinate dal dirigente Vittorio Di Lalla, hanno accertato il coinvolgimento dei gestori dell'attività, un 31enne e una 32enne, che avrebbero deciso di simulare il danneggiamento, tramite l'incendio dell'esercizio per incassare il premio assicurativo.
Gli esecutori materiali del rogo, invece, sarebbero stati un 45enne dipendente dell'attività e un 33enne, i quali avrebbero cosparso di liquido infiammabile l'interno del locale dandogli fuoco, per poi dileguarsi. Alla identificazione dei presunti responsabili dell'incendio gli investigatori sono arrivati grazie all'analisi comparata del traffico telefonico degli indagati, alle immagini di sistemi di videosorveglianza della zona ed al contenuto delle dichiarazioni contraddittorie dagli indagati.
Secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Tribunale di Bari, (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), i quattro indagati avrebbero consumato i reati di incendio e di fraudolenta distruzione del bene finalizzata a truffare la compagnia assicuratrice e così a conseguire indebitamente l'indennizzo da copertura del rischio, ma le indagini hanno consentito di ritenere esistente un solido quadro indiziario verso i quattro indagati rispetto ai reati.
I quattro indagati, nella giornata di ieri, sono stati sottoposti dal personale della Polizia di Stato alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni su disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente. Nei prossimi giorni, intanto, saranno sottoposti all'interrogatorio di garanzia davanti al Tribunale di Bari.