Incendio Palo del Colle: stop a Bitonto alla raccolta di carta, plastica e vetro
Lo stabilimento era quello di conferimento comunale. Abbaticchio: «In corso analisi per determinare danno ambientale»
lunedì 8 giugno 2020
9.57
Un grave danno ambientale e un enorme danno economico. Si configura essenzialmente in questi due preoccupanti aspetti il violento incendio che ieri ha distrutto la EcoGreen Planet, stabilimento situato formalmente in territorio di Palo del Colle ma diviso dal territorio di Bitonto solo dalla Statale 96 che in quel punto rappresenta il confine comunale tra le due città. Oltre alla grande quantità di particelle tossiche disperse nell'aria e depositate sui campi coltivati nel raggio di diversi chilometri, lo stabilimento andato a fuoco era anche quello definito nel piano dei rifiuti regionali per accogliere i conferimenti di carta, plastica e vetro del comune di Bitonto.
La notizia, annunciata in anteprima ieri da BitontoViva, è stata confermata oggi anche dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha ammesso di come, quelle in corso, siano «ore frenetiche. L'impianto coinvolto nell'incendio ci impedisce di raccogliere e conferire per le prossime ore carta, vetro e plastica. La Regione Puglia sta cercando altre soluzioni da ieri, noi abbiamo fornito tutti i dati necessari immediatamente».
Ma è ovviamente il danno ambientale quello che, al momento, tiene maggiormente in apprensione gli amministratori delle comunità coinvolte. «Da ieri – ha confermato il primo cittadino di Bitonto - ci stiamo sentendo con Arpa (l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la protezione Ambientale, n.d.r) per controllare se e quanti effetti inquinanti le comunità di Bitonto, Palo e altri territori limitrofi possano aver subito a seguito di un incendio (di dimensioni mai viste prima da queste parti) dell'impianto di trattamento rifiuti. Sono state installate diverse centraline per il controllo dell'aria su alcuni edifici pubblici e tra qualche giorno avremo il responso finale. Nonostante alcune prime rassicurazioni, vista la lontananza dello stabilimento incendiato, abbiamo comunque espresso necessità di acquisire certificazione probante».
La notizia, annunciata in anteprima ieri da BitontoViva, è stata confermata oggi anche dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha ammesso di come, quelle in corso, siano «ore frenetiche. L'impianto coinvolto nell'incendio ci impedisce di raccogliere e conferire per le prossime ore carta, vetro e plastica. La Regione Puglia sta cercando altre soluzioni da ieri, noi abbiamo fornito tutti i dati necessari immediatamente».
Ma è ovviamente il danno ambientale quello che, al momento, tiene maggiormente in apprensione gli amministratori delle comunità coinvolte. «Da ieri – ha confermato il primo cittadino di Bitonto - ci stiamo sentendo con Arpa (l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la protezione Ambientale, n.d.r) per controllare se e quanti effetti inquinanti le comunità di Bitonto, Palo e altri territori limitrofi possano aver subito a seguito di un incendio (di dimensioni mai viste prima da queste parti) dell'impianto di trattamento rifiuti. Sono state installate diverse centraline per il controllo dell'aria su alcuni edifici pubblici e tra qualche giorno avremo il responso finale. Nonostante alcune prime rassicurazioni, vista la lontananza dello stabilimento incendiato, abbiamo comunque espresso necessità di acquisire certificazione probante».