Ingiurie e bestemmie a un anziano che cade rompendosi il braccio
La solidarietà del Partito Democratico al “padre guardiano” della “Pescara”
lunedì 15 aprile 2019
14.53
Lo hanno ingiuriato e offeso senza un motivo, così "per gioco", mentre lui, forse nel tentativo di sottrarsi al dileggio, è caduto rompendosi un braccio. È successo a Bitonto qualche sera fa, in corso Vittorio Emanuele. A raccontare l'episodio sono gli attivisti del Partito Democratico di Bitonto, che hanno voluto così esprimere solidarietà per l'accaduto.
«Qualche sera fa – raccontano i militanti attraverso la pagina facebook del partito - dopo aver come ogni volta spento l'ultima luce della Pescara, il nostro "padre guardiano" Franco (alla sua 45ma tessera!) si avviava nella solitudine della sua sera verso casa. Ad attenderlo a pochi passi dalle scale una banda di piccoli teppisti vigliacchi che gli indirizzavano ingiurie e bestemmie. Nel tentativo di dissuaderli Franco è caduto sull'asfalto rompendosi il braccio. Come da copione, quando si tratta di uomini d'altri tempi, Franco ha tenuto per sé l'incidente finché il dolore non s'è fatto nei giorni insopportabile. Tutto o quasi risolto grazie alle cure amorevoli dell'amico fraterno Pinuccio».
«Se salirete le scale della Pescara – si legge ancora nella nota - se solo la nominerete, prima di qualsiasi giudizio, visto che oggi siamo diventati tutti giudici impietosi delle storie altrui, ricordate la storia collettiva che innerva le pietre di certi luoghi, ricordiamo le vite, i piccoli eroismi e, visto che oggi è la Domenica delle Palme, abbiamo rispetto dell'umile somarello fiaccato dal peso del viaggio che Gesù di Nazareth scelse come destriero per la sua ascesa verso l'onnidebolezza della croce. Auguri a Franco che oggi ha riguadagnato le scale del suo partito per dire a tutti la sua pace».
«Qualche sera fa – raccontano i militanti attraverso la pagina facebook del partito - dopo aver come ogni volta spento l'ultima luce della Pescara, il nostro "padre guardiano" Franco (alla sua 45ma tessera!) si avviava nella solitudine della sua sera verso casa. Ad attenderlo a pochi passi dalle scale una banda di piccoli teppisti vigliacchi che gli indirizzavano ingiurie e bestemmie. Nel tentativo di dissuaderli Franco è caduto sull'asfalto rompendosi il braccio. Come da copione, quando si tratta di uomini d'altri tempi, Franco ha tenuto per sé l'incidente finché il dolore non s'è fatto nei giorni insopportabile. Tutto o quasi risolto grazie alle cure amorevoli dell'amico fraterno Pinuccio».
«Se salirete le scale della Pescara – si legge ancora nella nota - se solo la nominerete, prima di qualsiasi giudizio, visto che oggi siamo diventati tutti giudici impietosi delle storie altrui, ricordate la storia collettiva che innerva le pietre di certi luoghi, ricordiamo le vite, i piccoli eroismi e, visto che oggi è la Domenica delle Palme, abbiamo rispetto dell'umile somarello fiaccato dal peso del viaggio che Gesù di Nazareth scelse come destriero per la sua ascesa verso l'onnidebolezza della croce. Auguri a Franco che oggi ha riguadagnato le scale del suo partito per dire a tutti la sua pace».