Iniziato ieri a Bitonto il processo per il crac alla Popolare di Bari
In centinaia davanti all'aula bunker per protestare: «I risparmi di una vita spariti nel nulla»
venerdì 25 settembre 2020
10.44
È partita ieri a Bitonto, con ingressi scaglionati e ordinati nel rispetto delle norme anti-Covid, l'udienza del processo sul crac della Banca popolare di Bari, nell'aula bunker dell'ex Tribunale dove decine di avvocati sono arrivati per il deposito delle richieste di costituzione di parte civile.
All'esterno dell'aula alcuni dei 230 azionisti, rappresentati dall'Unione nazionale consumatori, hanno manifestato al grido «Le nostre azioni azzerate, i nostri risparmi svaniti. Vogliamo essere risarciti». Le migliaia di azionisti, potenzialmente 69mila quante sono le azioni molte delle quali anche di azionisti bitontini, chiederanno i danni a Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio rispettivamente ex presidente ed ex co-direttore dell'istituto di credito, accusati di falso in bilancio, falso in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza.
Il processo si celebra davanti al Tribunale di Bari, presidente Marco Guida, che ha organizzato l'udienza suddividendola in tre giornate e convocando gli avvocati in ordine alfabetico, da oggi pomeriggio fino alla mattinata di sabato.
Gli avvocati, arrivati a Bitonto anche dalle altre regioni italiane, dotati di mascherina, sono stati sottoposti a controllo della temperatura con termoscanner all'ingresso. Molti di loto sono arrivati con trolley contenenti le migliaia di atti da depositare.
All'esterno dell'aula alcuni dei 230 azionisti, rappresentati dall'Unione nazionale consumatori, hanno manifestato al grido «Le nostre azioni azzerate, i nostri risparmi svaniti. Vogliamo essere risarciti». Le migliaia di azionisti, potenzialmente 69mila quante sono le azioni molte delle quali anche di azionisti bitontini, chiederanno i danni a Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio rispettivamente ex presidente ed ex co-direttore dell'istituto di credito, accusati di falso in bilancio, falso in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza.
Il processo si celebra davanti al Tribunale di Bari, presidente Marco Guida, che ha organizzato l'udienza suddividendola in tre giornate e convocando gli avvocati in ordine alfabetico, da oggi pomeriggio fino alla mattinata di sabato.
Gli avvocati, arrivati a Bitonto anche dalle altre regioni italiane, dotati di mascherina, sono stati sottoposti a controllo della temperatura con termoscanner all'ingresso. Molti di loto sono arrivati con trolley contenenti le migliaia di atti da depositare.