ITE Vitale Giordano, il futuro è Erasmus
Il racconto del recente scambio europeo in Islanda e l'incontro con lo studioso influencer Roberto Luigi Pagani
mercoledì 22 novembre 2023
Nei prossimi anni conosceremo quale sarà il destino della scuola, un futuro fatto sempre più di laboratori didattici e attività digitali, la cosiddetta scuola 4.0, come è stata rinominata dal Ministero dell'Istruzione. Ma il futuro, non è fatto di solo digitale, infatti, a Bitonto, l'ITES Vitale Giordano ha inaugurato, ormai da dieci anni, un altro percorso di innovazione, quello degli scambi europei.
Uno degli ultimi progetti Erasmus+ al quale l'Istituto ha partecipato è stato Be Green, insieme a scuole provenienti da Francia, Bulgaria, Turchia, Grecia e Islanda. Alcuni studenti, accompagnati dalle professoresse Maddalena Bellocchio e Carmen Stragapede, hanno potuto visitare i paesi partecipanti e a loro volta accogliere gruppi provenienti dagli stessi.
La sostenibilità è il topic del progetto, che ha portato una rappresentanza di studenti (Gaetano Ferrareis, Marco Loragno e Davide Lisi) in Islanda, paese nel quale hanno potuto visitare e conoscere la centrale geotermica più grande dello stato. «Quello che dovremmo imparare da questa nazione, è il totale rispetto per l'ambiente. Per esempio, il freddo lì, non è qualcosa di cui avere paura, loro vivono la natura in maniera profonda. La centrale geotermica che abbiamo visitato si trova a cavallo tra due zolle tettoniche e l'elevata quantità di vapore prodotto viene trasformata in energia pulita» ha affermato la prof.ssa Bellocchio.
Durante il viaggio in Islanda, il team Erasmus ha poi avuto l'opportunità di incontrare Roberto Luigi Pagani, ideatore e curatore delle pagine social Un italiano in Islanda e soprattutto divulgatore esperto in storia e cultura islandese. «Lo abbiamo contattato attraverso la sua pagina Instagram e inaspettatamente ci ha risposto in maniera tempestiva, volevamo conoscerlo in qualità di studioso e cultore dell'Islanda. Si è rivelato una persona di grande spessore culturale - ha dichiarato la docente Stragapede – abbiamo chiacchierato sulle differenze che caratterizzano le mentalità italiane e islandese, di istruzione e di nuovi metodi educativi».
Roberto Pagani – che tra l'altro ha parenti in Puglia, poiché la madre è nativa della provincia di Bari (ndr) – si è mostrato estremamente entusiasta: «mi hanno fatto dono di un pumo, oggetto di artigianato pugliese simbolo di prosperità, e di due interessantissime pubblicazioni: "Frammenti di Murgia" e "A pongiàlbə, il tempo dell'olio del grano e del vino a Bitonto". Abbiamo passato un'ora bellissima, a scambiarci esperienze e riflessioni, al termine della quale le ho ringraziate per il lavoro che svolgono, perché sono insegnanti come loro, lungimiranti, aperte all'esperienza e disposte a uscire dai solchi già tracciati, che fanno la differenza nelle vite dei ragazzi e che renderanno l'Italia un posto migliore, un domani. Meno ore ingobbiti sui libri a imbottirsi di nozionismi e più ore spese a confrontarsi con l'altro, anche per capire meglio sé stessi, perché queste sono le più importanti lezioni che una scuola possa impartire» ha dichiarato sulla propria pagina Facebook.
«Ogni giorno cerco di attirare l'attenzione degli alunni, di catturare il loro tempo. A scuola, abbiamo da poco inaugurato un laboratorio di robotica e logicista, il terzo in Italia e primo al Sud, e credo che tanto ancora dobbiamo imparare e trasmettere loro, grazie a questi scambi con l'Europa» ha espresso la prof.ssa Stragapede. Il sistema scolastico islandese è molto simile a quello degli altri Paesi del nord Europa, gli studenti effettuano il tempo continuato a scuola «il docente ha la sua aula, a spostarsi sono gli alunni, che tra l'altro partecipano a numerose attività opzionali pratiche anche di tipo hobbistico in spazi polifunzionali che, oltre alle tradizionali materie scolastiche, spaziano dall'artigianato, all'arte e alla musica. Con questi progetti, i nostri alunni, hanno davvero l'opportunità di imparare qualcosa di concreto per il loro futuro» ha concluso la prof.ssa Bellocchio.
Uno degli ultimi progetti Erasmus+ al quale l'Istituto ha partecipato è stato Be Green, insieme a scuole provenienti da Francia, Bulgaria, Turchia, Grecia e Islanda. Alcuni studenti, accompagnati dalle professoresse Maddalena Bellocchio e Carmen Stragapede, hanno potuto visitare i paesi partecipanti e a loro volta accogliere gruppi provenienti dagli stessi.
La sostenibilità è il topic del progetto, che ha portato una rappresentanza di studenti (Gaetano Ferrareis, Marco Loragno e Davide Lisi) in Islanda, paese nel quale hanno potuto visitare e conoscere la centrale geotermica più grande dello stato. «Quello che dovremmo imparare da questa nazione, è il totale rispetto per l'ambiente. Per esempio, il freddo lì, non è qualcosa di cui avere paura, loro vivono la natura in maniera profonda. La centrale geotermica che abbiamo visitato si trova a cavallo tra due zolle tettoniche e l'elevata quantità di vapore prodotto viene trasformata in energia pulita» ha affermato la prof.ssa Bellocchio.
Durante il viaggio in Islanda, il team Erasmus ha poi avuto l'opportunità di incontrare Roberto Luigi Pagani, ideatore e curatore delle pagine social Un italiano in Islanda e soprattutto divulgatore esperto in storia e cultura islandese. «Lo abbiamo contattato attraverso la sua pagina Instagram e inaspettatamente ci ha risposto in maniera tempestiva, volevamo conoscerlo in qualità di studioso e cultore dell'Islanda. Si è rivelato una persona di grande spessore culturale - ha dichiarato la docente Stragapede – abbiamo chiacchierato sulle differenze che caratterizzano le mentalità italiane e islandese, di istruzione e di nuovi metodi educativi».
Roberto Pagani – che tra l'altro ha parenti in Puglia, poiché la madre è nativa della provincia di Bari (ndr) – si è mostrato estremamente entusiasta: «mi hanno fatto dono di un pumo, oggetto di artigianato pugliese simbolo di prosperità, e di due interessantissime pubblicazioni: "Frammenti di Murgia" e "A pongiàlbə, il tempo dell'olio del grano e del vino a Bitonto". Abbiamo passato un'ora bellissima, a scambiarci esperienze e riflessioni, al termine della quale le ho ringraziate per il lavoro che svolgono, perché sono insegnanti come loro, lungimiranti, aperte all'esperienza e disposte a uscire dai solchi già tracciati, che fanno la differenza nelle vite dei ragazzi e che renderanno l'Italia un posto migliore, un domani. Meno ore ingobbiti sui libri a imbottirsi di nozionismi e più ore spese a confrontarsi con l'altro, anche per capire meglio sé stessi, perché queste sono le più importanti lezioni che una scuola possa impartire» ha dichiarato sulla propria pagina Facebook.
«Ogni giorno cerco di attirare l'attenzione degli alunni, di catturare il loro tempo. A scuola, abbiamo da poco inaugurato un laboratorio di robotica e logicista, il terzo in Italia e primo al Sud, e credo che tanto ancora dobbiamo imparare e trasmettere loro, grazie a questi scambi con l'Europa» ha espresso la prof.ssa Stragapede. Il sistema scolastico islandese è molto simile a quello degli altri Paesi del nord Europa, gli studenti effettuano il tempo continuato a scuola «il docente ha la sua aula, a spostarsi sono gli alunni, che tra l'altro partecipano a numerose attività opzionali pratiche anche di tipo hobbistico in spazi polifunzionali che, oltre alle tradizionali materie scolastiche, spaziano dall'artigianato, all'arte e alla musica. Con questi progetti, i nostri alunni, hanno davvero l'opportunità di imparare qualcosa di concreto per il loro futuro» ha concluso la prof.ssa Bellocchio.