«L’accordo che approva le miscele di olio EVO è una calamità come xylella e gelate»

Il CNO contro Coldiretti e Federolio: «Firmate la petizione che ferma la distruzione del settore»

lunedì 2 luglio 2018 16.45
Olio extravergine pugliese venduto a 4 euro al chilo sdoganamento delle miscele grazie all'accordo che permetterà di classificare come "italico" l'olio anche solo con il 50% di prodotto effettivamente proveniente dal Belpaese. Sono solo due delle principali conseguenze denunciate dal Consorzio Nazionale Olivicoltori a fronte dell'accordo tra Coldiretti e Federolio «che hanno deciso di svendere l'olio della nostra Regione e, con esso, la dignità dei produttori pugliesi», come riferito dal presidente del CNO, il bitontino Gennaro Sicolo. Insieme alla O.P. Oliveti Terra di Bari, Sicolo definisce quello tra Federolio e Coldiretti «un accordo di filiera farlocco», perché «garantirebbe alle industrie olio extravergine d'oliva italiano a 4 €/Kg, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Puglia si aggirano intorno ai 4,80 €/Kg. Il nostro prodotto, simbolo del Made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto "Italico", miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti».

Il tutto condito da «iperboli e numeri utilizzati per pompare mediaticamente l'iniziativa con comunicati stampa falsi che si scontrano con l'amara realtà». Che secondo il CNO è invece racchiusa nelle « gravi parole del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, secondo cui "il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all'interno dei suoi blend c'è almeno il 50% di olio extravergine d'oliva italiano"».
«Questa filiera è un fake – denuncia con forza Sicolo - che ha un unico obiettivo: uccidere la produzione olivicola nazionale. Per i produttori pugliesi sarebbe una catastrofe che si aggiungerebbe alla xylella, alle gelate e a tutti i problemi con i quali sono costretti a convivere quotidianamente. Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell'olio extravergine d'oliva, centinaia di migliaia di olivicoltori».


Proprio per contrastare questo piano di "imbarbarimento" del prodotto, il CNO ha invitato i produttori, consumatori e cittadini «a sottoscrivere la petizione lanciata dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori a tutela dell'olio extravergine d'oliva italiano, dei produttori e della salute dei consumatori per lanciare un messaggio forte al Governo Nazionale affinchè prenda le distanze da questo attentato al Made in Italy».


PETIZIONE: https://www.change.org/p/governo-italiano-salviamo-l-olio-italiano-difendiamo-i-produttori-e-tuteliamo-i-consumatori