'L'altra via' di Saverio Cappiello in lizza per rappresentare l'Italia agli Oscar
Il primo lungometraggio del regista bitontino potrebbe prendere parte della notte più importante del cinema
lunedì 16 settembre 2024
L'opera prima 'L'altra via' di Saverio Cappiello, regista bitontino, è in lista per rappresentare l'Italia alla cerimonia degli Oscar a Los Angeles, che si terrà il 2 marzo 2025. Il lungometraggio definito da Luigi Coluccio su mymovies storia "semplice ma appassionata, su un sud pieno di malinconia universale", potrebbe far parte della notte più importante del cinema internazionale.
L'altra via dovrà contendersi la candidatura con altri 17 film: Accattaroma, di Daniele Costantini; Campo di battaglia, di Gianni Amelio; Cento domeniche, di Antonio Albanese; Confidenza, di Daniele Luchetti; Food for Profit, di Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi; Gloria!, di Margherita Vicario; I bambini di Gaza - Sulle onde della libertà, di Loris Lai; Il mio posto è qui, di Daniela Porto e Cristiano Bortone; Il tempo che ci vuole, di Francesca Comencini; La casa di Ninetta, di Lina Sastri; La vita accanto, di Marco Tullio Giordana; Lubo, di Giorgio Diritti; Palazzina Laf, di Michele Riondino; Parthenope, di Paolo Sorrentino; Taxi Monamour, di Ciro De Caro; Vermiglio, di Maura Delpero; Volare, di Margherita Buy; e Zamora, di Neri Marcorè.
«Pensare al fatto che un sogno possa essere la cosa che dia senso alla vita e al tempo stesso il motivo che ne possa determinare il suo fallimento è stato il punto che mi ha spinto a lavorare a L'altra via, il mio primo lungometraggio. Il punto di arrivo (momentaneamente) è la candidatura tra questi altri 17 film per rappresentare l'Italia agli Oscar che è una grande occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che ne ha preso parte» ha scritto sui suoi social Saverio Cappiello.
Nei prossimi giorni sarà svelato il nome del film selezionato per rappresentare l'Italia, l'anno scorso toccò a Io Capitano di Garrone.
L'altra via dovrà contendersi la candidatura con altri 17 film: Accattaroma, di Daniele Costantini; Campo di battaglia, di Gianni Amelio; Cento domeniche, di Antonio Albanese; Confidenza, di Daniele Luchetti; Food for Profit, di Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi; Gloria!, di Margherita Vicario; I bambini di Gaza - Sulle onde della libertà, di Loris Lai; Il mio posto è qui, di Daniela Porto e Cristiano Bortone; Il tempo che ci vuole, di Francesca Comencini; La casa di Ninetta, di Lina Sastri; La vita accanto, di Marco Tullio Giordana; Lubo, di Giorgio Diritti; Palazzina Laf, di Michele Riondino; Parthenope, di Paolo Sorrentino; Taxi Monamour, di Ciro De Caro; Vermiglio, di Maura Delpero; Volare, di Margherita Buy; e Zamora, di Neri Marcorè.
«Pensare al fatto che un sogno possa essere la cosa che dia senso alla vita e al tempo stesso il motivo che ne possa determinare il suo fallimento è stato il punto che mi ha spinto a lavorare a L'altra via, il mio primo lungometraggio. Il punto di arrivo (momentaneamente) è la candidatura tra questi altri 17 film per rappresentare l'Italia agli Oscar che è una grande occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che ne ha preso parte» ha scritto sui suoi social Saverio Cappiello.
Nei prossimi giorni sarà svelato il nome del film selezionato per rappresentare l'Italia, l'anno scorso toccò a Io Capitano di Garrone.