L'extravergine italiano sbarca in Cina e conquista i consumatori
Soddisfatto il presidente del CNO, il bitontino Gennaro Sicolo: «Qualità e salute per conquistare il mercato»
martedì 5 settembre 2017
19.03
Grande successo per l'olio extravergine d'oliva ad Anufood China 2017, kermesse enogastronomica internazionale tenutasi nei giorni scorsi a Pechino.
Le tre unioni italiane di produttori olivicoli, CNO, UNAPOL e UNASCO, che insieme rappresentano oltre 300mila produttori e il 60% della produzione nazionale, unite e compatte, attraverso il progetto TAICHI, hanno presentato al mercato cinese l'eccellenza simbolo della dieta mediterranea.
Opinion leader, giornalisti, buyer e cittadini hanno potuto testare l'olio extravergine d'oliva, quello autentico, in diverse pietanze locali e internazionali e hanno potuto partecipare a corsi di degustazione organizzati per l'occasione.
Finora l'attività di promozione e sviluppo commerciale era stata sempre esclusiva dei grandi gruppi industriali che si erano mossi autonomamente su questi promettenti mercati.
Сon il Progetto "TAICHI", uno dei più importanti programmi di promozione finanziati dall'Unione Europea, i tre consorzi hanno finalmente la possibilità di far sentire la voce dei produttori e diffondere la cultura dell'olio extra vergine d'oliva in Paesi dove il consumo è ancora ridotto, ma può crescere significativamente se accompagnato da una efficace comunicazione in grado di trasmettere i valori e le valenze di cui questo eccezionale alimento è portatore.
Ottima, inoltre, la ricaduta mediatica dell'iniziativa con tv e radio statali cinesi che hanno sposato la causa e seguito tutte le iniziative delle unioni italiane.
A suggellare la bontà della strategia messa in campo da CNO, UNAPOL E UNASCO, la presenza dell'Ambasciatore Italiano in Cina, Ettore Sequi, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto di promozione triennale.
"L'olio extravergine d'oliva italiano è sinonimo di qualità e sicurezza per i consumatori di tutto il mondo - ha sottolineato l'Ambasciatore Sequi -. Arriva sul mercato cinese nel momento e nel modo giusto: i cittadini di questo grande Paese, infatti, prestano sempre maggiore attenzione a ciò che consumano e sono molto sensibili ai prodotti genuini che fanno bene all'organismo".
Garantendo il massimo sostegno dell'ambasciata alle iniziative che saranno programmate nei prossimi anni, l'Ambasciatore Sequi ha rimarcato come "l'olio extravergine d'oliva può diventare un grande ponte tra Italia e Cina, in un periodo in cui i rapporti tra i due paesi sono eccellenti".
"Qualità, salute e sicurezza sono i tre fattori distintivi del nostro olio extra vergine d'oliva ma anche tre elementi su cui maggiormente converge oggi l'attenzione del consumatore cinese: la garanzia di un prodotto di qualità, tracciato e sicuro, frutto di una tradizione produttiva millenaria e soprattutto, con proprietà nutraceutiche tali da renderlo un vero e proprio elisir di lunga vita", ha sottolineato Gennaro Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori capofila del progetto Taichi.
"Il mondo produttivo olivicolo italiano è pronto a rispondere alle sfide del futuro. I mercati asiatici, infatti, rappresentano una straordinaria opportunità per lo sviluppo economico del nostro settore", ha sottolineato il Presidente di Unasco, Gino Canino.
Sulla stessa linea anche il presidente di Unapol, Tommaso Loiodice: "Guardiamo con grande attenzione al mercato asiatico e come produttori di uno degli alimenti più rappresentativi del made in Italy ci sentiamo ambasciatori dell'Italian style. In ogni goccia del nostro olio c'è tradizione, accuratezza, salute, gusto. Insomma, tutto ciò che i consumatori cinesi possono aspettarsi da un prodotto di eccellenza".
Nei prossimi mesi, infine, la promozione dell'olio extravergine d'oliva, attraverso le attività previste dal progetto Taichi, continuerà con la partecipazione a numerosi eventi in giro per la Cina e a Taiwan e con la degustazione nei migliori ristoranti e ipermercati.
Le tre unioni italiane di produttori olivicoli, CNO, UNAPOL e UNASCO, che insieme rappresentano oltre 300mila produttori e il 60% della produzione nazionale, unite e compatte, attraverso il progetto TAICHI, hanno presentato al mercato cinese l'eccellenza simbolo della dieta mediterranea.
Opinion leader, giornalisti, buyer e cittadini hanno potuto testare l'olio extravergine d'oliva, quello autentico, in diverse pietanze locali e internazionali e hanno potuto partecipare a corsi di degustazione organizzati per l'occasione.
Finora l'attività di promozione e sviluppo commerciale era stata sempre esclusiva dei grandi gruppi industriali che si erano mossi autonomamente su questi promettenti mercati.
Сon il Progetto "TAICHI", uno dei più importanti programmi di promozione finanziati dall'Unione Europea, i tre consorzi hanno finalmente la possibilità di far sentire la voce dei produttori e diffondere la cultura dell'olio extra vergine d'oliva in Paesi dove il consumo è ancora ridotto, ma può crescere significativamente se accompagnato da una efficace comunicazione in grado di trasmettere i valori e le valenze di cui questo eccezionale alimento è portatore.
Ottima, inoltre, la ricaduta mediatica dell'iniziativa con tv e radio statali cinesi che hanno sposato la causa e seguito tutte le iniziative delle unioni italiane.
A suggellare la bontà della strategia messa in campo da CNO, UNAPOL E UNASCO, la presenza dell'Ambasciatore Italiano in Cina, Ettore Sequi, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto di promozione triennale.
"L'olio extravergine d'oliva italiano è sinonimo di qualità e sicurezza per i consumatori di tutto il mondo - ha sottolineato l'Ambasciatore Sequi -. Arriva sul mercato cinese nel momento e nel modo giusto: i cittadini di questo grande Paese, infatti, prestano sempre maggiore attenzione a ciò che consumano e sono molto sensibili ai prodotti genuini che fanno bene all'organismo".
Garantendo il massimo sostegno dell'ambasciata alle iniziative che saranno programmate nei prossimi anni, l'Ambasciatore Sequi ha rimarcato come "l'olio extravergine d'oliva può diventare un grande ponte tra Italia e Cina, in un periodo in cui i rapporti tra i due paesi sono eccellenti".
"Qualità, salute e sicurezza sono i tre fattori distintivi del nostro olio extra vergine d'oliva ma anche tre elementi su cui maggiormente converge oggi l'attenzione del consumatore cinese: la garanzia di un prodotto di qualità, tracciato e sicuro, frutto di una tradizione produttiva millenaria e soprattutto, con proprietà nutraceutiche tali da renderlo un vero e proprio elisir di lunga vita", ha sottolineato Gennaro Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori capofila del progetto Taichi.
"Il mondo produttivo olivicolo italiano è pronto a rispondere alle sfide del futuro. I mercati asiatici, infatti, rappresentano una straordinaria opportunità per lo sviluppo economico del nostro settore", ha sottolineato il Presidente di Unasco, Gino Canino.
Sulla stessa linea anche il presidente di Unapol, Tommaso Loiodice: "Guardiamo con grande attenzione al mercato asiatico e come produttori di uno degli alimenti più rappresentativi del made in Italy ci sentiamo ambasciatori dell'Italian style. In ogni goccia del nostro olio c'è tradizione, accuratezza, salute, gusto. Insomma, tutto ciò che i consumatori cinesi possono aspettarsi da un prodotto di eccellenza".
Nei prossimi mesi, infine, la promozione dell'olio extravergine d'oliva, attraverso le attività previste dal progetto Taichi, continuerà con la partecipazione a numerosi eventi in giro per la Cina e a Taiwan e con la degustazione nei migliori ristoranti e ipermercati.