L'incendio all'ex Palasport di Bitonto. Ricci: «È un colpo al cuore»
Il sindaco ha chiesto un incontro in Regione «per mettere in sicurezza lo stabile in attesa di una progettualità futura»
venerdì 26 agosto 2022
4.49
«È un colpo al cuore vedere com'è ridotto quel Palasport. Per fortuna l'incendio non ha provocato grossi danni, oltre quelli che ovviamente già sono presenti. Una soluzione, però, per quanto riguarda la custodia di quell'immobile, va necessariamente trovata».
Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, reagisce davanti alla devastazione - già la seconda in due anni - che nel tardo pomeriggio di mercoledì ha colpito l'ex Palazzetto dello Sport che sorge alle spalle dell'istituto Maria Cristina di Savoia. Una banda di vandali - alcuni minorenni del luogo - si sarebbero introdotti nella struttura poco dopo le ore 19.00, ora in cui una colonna di fumo nero e acre si è levata in cielo ed è scattato l'allarme. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
A domare il rogo ci hanno pensato i Vigili del Fuoco giunti dal vicino Distaccamento di Molfetta, intervenuti sul posto insieme alla Polizia di Stato e alla Polizia Locale. Limitati i danni: le fiamme, probabilmente appiccate usando dei cartoni e del liquido infiammabile, hanno colpito internamente, nei pressi di una rampa di scale, una parte della struttura sportiva, ormai in completo stato di abbandono, degrado e preda, in un'altra area della stessa pineta, di alcuni abusivi che l'hanno eletta a proprio domicilio.
«Quell'immobile - ci ha tenuto a chiarire il sindaco Ricci - non è di competenza comunale», ma è ostaggio della noncuranza della Regione Puglia, proprietaria di quei suoli. Le indagini, intanto, condotte dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di via Traetta, passeranno al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per tentare di individuare i responsabili, molto probabilmente gli stessi - già identificati dai poliziotti - che spesso si ritrovano lì per divertirsi. Non è la prima volta, d'altra parte, che l'ex Palasport, già preda di furti, vandalismi, danneggiamenti e ingressi non autorizzati nella struttura, viene preso di mira.
Un episodio molto simile risale al 16 aprile 2020: l'incendio, in quel caso, provocò danni strutturali nella zona d'ingresso. «Questa mattina (ieri, nda) - ha detto ancora Ricci - ho chiamato il commissario regionale Marco Preverin e il gabinetto del presidente Michele Emiliano nella speranza di poter organizzare, a stretto giro, un incontro proprio per tentare di mettere in sicurezza quello stabile in attesa di una progettualità futura. È un colpo al cuore vedere l'ex Palazzetto dello Sport e l'istituto Maria Cristina di Savoia in quello stato di abbandono», non più luogo di esibizione del meglio di Bitonto, ma un palcoscenico a disposizione del peggio.
«Ora siamo veramente arrivati ad un punto di non ritorno. In qualità di sindaco ho il dovere - ha continuato Ricci - di porre le nostre attenzioni ad un bene che, anche se non è nostro, appartiene veramente a tutta la comunità. Lì, in quel Palasport, è stata anche raccontata la storia della nostra città e non può rimanere così. Non sono problematiche semplici e non voglio addossare alcuna responsabilità, però il Comune farà la sua parte. Questo è certo».
Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, reagisce davanti alla devastazione - già la seconda in due anni - che nel tardo pomeriggio di mercoledì ha colpito l'ex Palazzetto dello Sport che sorge alle spalle dell'istituto Maria Cristina di Savoia. Una banda di vandali - alcuni minorenni del luogo - si sarebbero introdotti nella struttura poco dopo le ore 19.00, ora in cui una colonna di fumo nero e acre si è levata in cielo ed è scattato l'allarme. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
A domare il rogo ci hanno pensato i Vigili del Fuoco giunti dal vicino Distaccamento di Molfetta, intervenuti sul posto insieme alla Polizia di Stato e alla Polizia Locale. Limitati i danni: le fiamme, probabilmente appiccate usando dei cartoni e del liquido infiammabile, hanno colpito internamente, nei pressi di una rampa di scale, una parte della struttura sportiva, ormai in completo stato di abbandono, degrado e preda, in un'altra area della stessa pineta, di alcuni abusivi che l'hanno eletta a proprio domicilio.
«Quell'immobile - ci ha tenuto a chiarire il sindaco Ricci - non è di competenza comunale», ma è ostaggio della noncuranza della Regione Puglia, proprietaria di quei suoli. Le indagini, intanto, condotte dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di via Traetta, passeranno al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per tentare di individuare i responsabili, molto probabilmente gli stessi - già identificati dai poliziotti - che spesso si ritrovano lì per divertirsi. Non è la prima volta, d'altra parte, che l'ex Palasport, già preda di furti, vandalismi, danneggiamenti e ingressi non autorizzati nella struttura, viene preso di mira.
Un episodio molto simile risale al 16 aprile 2020: l'incendio, in quel caso, provocò danni strutturali nella zona d'ingresso. «Questa mattina (ieri, nda) - ha detto ancora Ricci - ho chiamato il commissario regionale Marco Preverin e il gabinetto del presidente Michele Emiliano nella speranza di poter organizzare, a stretto giro, un incontro proprio per tentare di mettere in sicurezza quello stabile in attesa di una progettualità futura. È un colpo al cuore vedere l'ex Palazzetto dello Sport e l'istituto Maria Cristina di Savoia in quello stato di abbandono», non più luogo di esibizione del meglio di Bitonto, ma un palcoscenico a disposizione del peggio.
«Ora siamo veramente arrivati ad un punto di non ritorno. In qualità di sindaco ho il dovere - ha continuato Ricci - di porre le nostre attenzioni ad un bene che, anche se non è nostro, appartiene veramente a tutta la comunità. Lì, in quel Palasport, è stata anche raccontata la storia della nostra città e non può rimanere così. Non sono problematiche semplici e non voglio addossare alcuna responsabilità, però il Comune farà la sua parte. Questo è certo».