"L'Italo-Senegalese arrestato vittima di uno scambio di persona"
A sostenerlo è il suo avvocato Francesco Ruggiero
venerdì 30 giugno 2017
8.30
Il 35enne originario del Senegal arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Bitonto, città nella quale risiede da anni, in seguito a un ordine di esecuzione a pene concorrenti per ricettazione, falsità in atti, false generalità e spendita di monete contraffatte, sarebbe vittima di uno scambio di persona. A sostenerlo è il suo avvocato Francesco Ruggiero, che ha inviato una nota per precisione alcune presunte inesattezze riportate dalla stampa e la posizione dell'uomo.
"In riferimento agli articoli inerenti l'arresto di un mio assistito Italo-senegalese, appare opportuno precisare come l'esecuzione dell'ordine di carcerazione non abbia nulla a che vedere con le attività di controllo sul territorio poste in essere dal locale Commissariato di P.S. e rientranti nelle attività denominate "Operazione ad Alto Impatto" (circostanza non riportata da BitontoViva, ndr).
Per scrupolo difensivo e per riabilitare l'onore del mio assistito, appare opportuno evidenziare che per il medesimo titolo esecutivo per il quale oggi il mio assistito risulta detenuto, risulta fissata per il 10 di Luglio p.v. dinanzi alla Corte di Appello di Lecce l'udienza di trattazione del giudizio di revisione per errore di persona.
A norma degli Artt. 630 e 631 C.P.P., gli elementi posti a supporto del giudizio di revisione, a pena di inammissibilità della domanda (nel qual caso non si terrebbe alcuna udienza), devono essere tali da dimostrare che il condannato dovrà essere prosciolto nelle forme dell'assoluzione.
Al fine di evitare qualsivoglia strumentalizzazione politica della vicenda, atteso qualche commento alla notizia rilasciato da qualche sezione politica locale, si ribadisce che il mio assistito, oltre ad essere ormai cittadino italiano, risulta regolarmente assunto presso un'azienda della Provincia di Bari, conducendo uno stile di vita assolutamente improntato alla legalità."
"In riferimento agli articoli inerenti l'arresto di un mio assistito Italo-senegalese, appare opportuno precisare come l'esecuzione dell'ordine di carcerazione non abbia nulla a che vedere con le attività di controllo sul territorio poste in essere dal locale Commissariato di P.S. e rientranti nelle attività denominate "Operazione ad Alto Impatto" (circostanza non riportata da BitontoViva, ndr).
Per scrupolo difensivo e per riabilitare l'onore del mio assistito, appare opportuno evidenziare che per il medesimo titolo esecutivo per il quale oggi il mio assistito risulta detenuto, risulta fissata per il 10 di Luglio p.v. dinanzi alla Corte di Appello di Lecce l'udienza di trattazione del giudizio di revisione per errore di persona.
A norma degli Artt. 630 e 631 C.P.P., gli elementi posti a supporto del giudizio di revisione, a pena di inammissibilità della domanda (nel qual caso non si terrebbe alcuna udienza), devono essere tali da dimostrare che il condannato dovrà essere prosciolto nelle forme dell'assoluzione.
Al fine di evitare qualsivoglia strumentalizzazione politica della vicenda, atteso qualche commento alla notizia rilasciato da qualche sezione politica locale, si ribadisce che il mio assistito, oltre ad essere ormai cittadino italiano, risulta regolarmente assunto presso un'azienda della Provincia di Bari, conducendo uno stile di vita assolutamente improntato alla legalità."