L'opposizione stronca la nuova giunta: 'Mera gestione del potere'
Cinquestelle preoccupati: 'Perseguiti solo interessi personali'. Cauto il Pd
martedì 18 luglio 2017
13.37
L'attività amministrativa della nuova giunta, nominata dal rieletto sindaco Michele Abbaticchio da poche ore, non è ancora iniziata ma le opposizioni hanno già ben chiara la loro considerazione sulla squadra di governo che prenderà in mano la guida della città.
Per il Movimento 5 Stelle non ci sono dubbi: "Il lungo tempo che è stato necessario per nominare la giunta – ha detto il leader dei grillini bitontini, Dino Ciminiello – è la conferma che non si è cercato di individuare le professionalità migliori né le eccellenze del paese, quanto piuttosto la quadra degli equilibri politici e degli interessi personali in seno alla coalizione che ha portato alla vittoria nelle elezioni".
"Ancora una volta – ha aggiunto Ciminiello – hanno prevalso le logiche di spartizione della vecchia politica, che di certo impediranno all'amministrazione di essere produttiva e di rispondere al compito che la comunità ha chiamato a compiere. Bitonto merita di certo di più".
Sulla stessa linea anche la locale sezione di Forza Italia. "Si tratta di una giunta marmellata - spiega in una nota la sezione bitontina del partito di Berlusconi - costituita da rappresentanti di variegata estrazione politica culturale e ideologica, il cui unico collante è la mera gestione del potere".
"È mai possibile che alcuni esponenti di spicco dell'ultima tornata elettorale restino a bocca asciutta? - si domandano poi i forzisti - speriamo che le loro aspettative non siano appagate con incarichi clientelari o nuovi consigli di amministrazione pensati soltanto per sfamare gli appetiti politici a spese dei cittadini. Bocciati dagli elettori, premiati dal sindaco: la rinomina di assessori trombati derubrica il ruolo della giunta ad ufficio di collocamento: che tristezza".
Più cauta Antonella Vaccaro, giovane neoeletta consigliere comunale nelle fila del Partito Democratico, che ha rassegnato il suo "augurio a lavorare bene e alimentando costantemente un confronto costruttivo sempre. Trasparenza soprattutto. Siamo chiamati a prestare servizio alla città e informarla dei vari provvedimenti. Se questo passaggio però non è semplice è più difficile è comunicare con il cittadino".
Per il Movimento 5 Stelle non ci sono dubbi: "Il lungo tempo che è stato necessario per nominare la giunta – ha detto il leader dei grillini bitontini, Dino Ciminiello – è la conferma che non si è cercato di individuare le professionalità migliori né le eccellenze del paese, quanto piuttosto la quadra degli equilibri politici e degli interessi personali in seno alla coalizione che ha portato alla vittoria nelle elezioni".
"Ancora una volta – ha aggiunto Ciminiello – hanno prevalso le logiche di spartizione della vecchia politica, che di certo impediranno all'amministrazione di essere produttiva e di rispondere al compito che la comunità ha chiamato a compiere. Bitonto merita di certo di più".
Sulla stessa linea anche la locale sezione di Forza Italia. "Si tratta di una giunta marmellata - spiega in una nota la sezione bitontina del partito di Berlusconi - costituita da rappresentanti di variegata estrazione politica culturale e ideologica, il cui unico collante è la mera gestione del potere".
"È mai possibile che alcuni esponenti di spicco dell'ultima tornata elettorale restino a bocca asciutta? - si domandano poi i forzisti - speriamo che le loro aspettative non siano appagate con incarichi clientelari o nuovi consigli di amministrazione pensati soltanto per sfamare gli appetiti politici a spese dei cittadini. Bocciati dagli elettori, premiati dal sindaco: la rinomina di assessori trombati derubrica il ruolo della giunta ad ufficio di collocamento: che tristezza".
Più cauta Antonella Vaccaro, giovane neoeletta consigliere comunale nelle fila del Partito Democratico, che ha rassegnato il suo "augurio a lavorare bene e alimentando costantemente un confronto costruttivo sempre. Trasparenza soprattutto. Siamo chiamati a prestare servizio alla città e informarla dei vari provvedimenti. Se questo passaggio però non è semplice è più difficile è comunicare con il cittadino".