«L’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Bitonto chiude definitivamente»
La denuncia dell’ex assessore Antuofermo: «Calpestati ancora una volta»
martedì 22 maggio 2018
7.09
«L'Ufficio distaccato di Bitonto dell'Agenzia delle Entrate, in questi giorni, ha chiuso definitivamente i battenti».
Con queste parole l'ex assessore alle Finanze della giunta Valla, Nicola Antuofermo, ha voluto denunciare un nuovo taglio ai servizi essenziali a disposizione dei cittadini, in un percorso di continua "spoliazione" che inesorabilmente vede spostarsi verso il capoluogo i centri nevralgici della gestione della cosa pubblica.
«I cittadini presentatisi nei locali di Via Dossetti – racconta Antuofermo - hanno avuto l'amara sorpresa di trovare un comunicato che avvertiva la cessazione della erogazione del servizio. Così come si sono sviluppate le cose, ho sempre temuto che, prima o dopo, in mancanza di un continuo ed efficace controllo da parte dell'Amministrazione Comunale, l'utile collaborazione tra contribuente e fisco, sarebbe cessata».
Il ricordo dell'ex assessore parte da quando il servizio fu attivato, nell'aprile del 2004. «La bella notizia della entrata in vigore della Convenzione tra il Comune di Bitonto e l'Agenzia delle Entrate di Bari – spiega Antuofermo in una nota stampa - presagiva un percorso diverso e cioè, successivamente, l'implementazione delle operazioni che il contribuente poteva svolgere senza essere costretto a trasferirsi a Bari e ad imbattersi in interminabili code agli sportelli».
«I contribuenti di Bitonto e i semplici cittadini – si legge ancora nel comunicato - per anni hanno utilizzato l'Ufficio predetto assegnandogli un bollino blu sia per la competenza degli operatori che per il disbrigo delle pratiche in tempo reale. Cosa che risultava una eccezione per la Pubblica Amministrazione. Di tanto era prova il numeroso afflusso dei richiedenti prestazioni o chiarimenti. Cosa che sin dalle prime ore dall'apertura, esauriva il numero di prenotazione. Motivo per cui tutti i garanti dei diritti dei cittadini si dovevano fare promotori di richiesta all'Agenzia delle Entrate di più giorni di apertura».
«Nel frattempo però qualcosa andava cambiando – lamenta Antuofermo - tanto da far presagire quello che poi è avvenuto. Tali dubbi sulla questione mi costrinsero a fare due appelli a chi di dovere: il primo il 2 ottobre 2015 e il secondo in data 9 maggio 2017, entrambi pubblicati e commentati sulla stampa locale. Ufficialmente, però, non mi risulta che la questione sia stata affrontata seriamente né dall'Amministrazione comunale e né dalle Associazioni di categoria. Non vorrei pensare a male. Ma forse a qualcuno poteva dare fastidio che i cittadini, utilizzando gli sportelli distaccati a Bitonto, erano in grado di risolvere le loro pratiche gratuitamente e senza essere costretti a ricorrere, a pagamento, ad altri soggetti».
Indipendentemente da quale sia il meccanismo che ha portato alla chiusura, resta che «ora ci troviamo di fronte alla perdita di un ulteriore servizio per i cittadini di Bitonto. Depredati di tutto e rassegnati. Ci resta solo il Comune a Bitonto. Ci toglieranno anche quello? Certamente no perché quello è il luogo del potere e della burocrazia. Ma in questo caso è debole altrimenti avrebbe fatto valere a Bari le legittime esigenze dei propri cittadini e avrebbe almeno provato a difendere diritti talmente importanti tanto da essere stati consacrati in una convenzione del 2004. E, a proposito, così come previsto in tale accordo, è pervenuta al Comune di Bitonto la disdetta almeno tre mesi prima della cessazione del servizio?».
«A questo punto – conclude la nota - spero che l'Amministrazione Comunale si attivi, prima nel verificare quanto fatto rilevare e poi si faccia valere di più su cose che danneggiano l'intera comunità e anche quella dei Comuni limitrofi».
Con queste parole l'ex assessore alle Finanze della giunta Valla, Nicola Antuofermo, ha voluto denunciare un nuovo taglio ai servizi essenziali a disposizione dei cittadini, in un percorso di continua "spoliazione" che inesorabilmente vede spostarsi verso il capoluogo i centri nevralgici della gestione della cosa pubblica.
«I cittadini presentatisi nei locali di Via Dossetti – racconta Antuofermo - hanno avuto l'amara sorpresa di trovare un comunicato che avvertiva la cessazione della erogazione del servizio. Così come si sono sviluppate le cose, ho sempre temuto che, prima o dopo, in mancanza di un continuo ed efficace controllo da parte dell'Amministrazione Comunale, l'utile collaborazione tra contribuente e fisco, sarebbe cessata».
Il ricordo dell'ex assessore parte da quando il servizio fu attivato, nell'aprile del 2004. «La bella notizia della entrata in vigore della Convenzione tra il Comune di Bitonto e l'Agenzia delle Entrate di Bari – spiega Antuofermo in una nota stampa - presagiva un percorso diverso e cioè, successivamente, l'implementazione delle operazioni che il contribuente poteva svolgere senza essere costretto a trasferirsi a Bari e ad imbattersi in interminabili code agli sportelli».
«I contribuenti di Bitonto e i semplici cittadini – si legge ancora nel comunicato - per anni hanno utilizzato l'Ufficio predetto assegnandogli un bollino blu sia per la competenza degli operatori che per il disbrigo delle pratiche in tempo reale. Cosa che risultava una eccezione per la Pubblica Amministrazione. Di tanto era prova il numeroso afflusso dei richiedenti prestazioni o chiarimenti. Cosa che sin dalle prime ore dall'apertura, esauriva il numero di prenotazione. Motivo per cui tutti i garanti dei diritti dei cittadini si dovevano fare promotori di richiesta all'Agenzia delle Entrate di più giorni di apertura».
«Nel frattempo però qualcosa andava cambiando – lamenta Antuofermo - tanto da far presagire quello che poi è avvenuto. Tali dubbi sulla questione mi costrinsero a fare due appelli a chi di dovere: il primo il 2 ottobre 2015 e il secondo in data 9 maggio 2017, entrambi pubblicati e commentati sulla stampa locale. Ufficialmente, però, non mi risulta che la questione sia stata affrontata seriamente né dall'Amministrazione comunale e né dalle Associazioni di categoria. Non vorrei pensare a male. Ma forse a qualcuno poteva dare fastidio che i cittadini, utilizzando gli sportelli distaccati a Bitonto, erano in grado di risolvere le loro pratiche gratuitamente e senza essere costretti a ricorrere, a pagamento, ad altri soggetti».
Indipendentemente da quale sia il meccanismo che ha portato alla chiusura, resta che «ora ci troviamo di fronte alla perdita di un ulteriore servizio per i cittadini di Bitonto. Depredati di tutto e rassegnati. Ci resta solo il Comune a Bitonto. Ci toglieranno anche quello? Certamente no perché quello è il luogo del potere e della burocrazia. Ma in questo caso è debole altrimenti avrebbe fatto valere a Bari le legittime esigenze dei propri cittadini e avrebbe almeno provato a difendere diritti talmente importanti tanto da essere stati consacrati in una convenzione del 2004. E, a proposito, così come previsto in tale accordo, è pervenuta al Comune di Bitonto la disdetta almeno tre mesi prima della cessazione del servizio?».
«A questo punto – conclude la nota - spero che l'Amministrazione Comunale si attivi, prima nel verificare quanto fatto rilevare e poi si faccia valere di più su cose che danneggiano l'intera comunità e anche quella dei Comuni limitrofi».