La mensola di Fabi: libri, recensioni e consigli per la lettura

Fabiola Barile inaugura il suo blog per gli ‘appassionati d’inchiostro’

giovedì 18 febbraio 2021 8.38
A cura di Federica Monte
Gli appassionati di lettura conoscono l'importanza di una mensola sulla quale riporre i propri bestseller, i libri che stanno a cuore, quelli sottolineati, bistrattati, che si torna sempre a sfogliare.
I lettori appassionati hanno sempre il libro preferito nel quale naufragare. Da questa immagine, da questa esigenza, è nato il nuovo blog della giornalista Fabiola Barile, La mensola di Fabi.
Laureata in Scienze dello Spettacolo all'Università di Bari e divoratrice seriale di libri, Fabiola ha deciso di aprire anche una pagina Instagram, creando un luogo virtuale di condivisione e di scambio per tutti gli appassionati.

Citazioni, aforismi, sondaggi, consigli. Come nasce l'idea del blog?

«È un'idea che avevo nascosto in un cassetto da tantissimo tempo. Più che nascosto, l'avevo letteralmente sepolta in quel cassetto e mai tirata fuori, più che per una mancanza di voglia per mancanza di tempo. Dopo la laurea specialistica ho passato 4 anni splendidi scrivendo per la tv. Splendidi sì, ma con dei ritmi assurdi. Adesso mi occupo di libri, sono assistente a produzioni editoriali di carattere scientifico e in questo periodo di mezza libertà mi sono ritagliata un momento post lavoro e tassello dopo tassello ho costruito tutto, fatto ordine su quella mensola ed eccomi qui. Un ruolo fondamentale, devo riconoscerlo, lo hanno avuto i miei amici che hanno sempre visto quanta passione ci mettevo nel raccontare loro di quello che leggevo e che provavo anche a condividere sul mio profilo Instagram personale. Ho notato che la cosa aveva creato un certo interesse nella mia piccola cerchia: qualcuno mi chiedeva dei consigli, qualcun altro aveva acquistato il libro che avevo suggerito nelle "storie" e così mi son fatta coraggio e ho tirato fuori dal cassetto quell'idea che ha portato al blog e alla pagina Instagram (@lamensoladifabi)».

Quando hai letto il tuo primo libro? Qual era?

«Ho espressamente chiesto il mio primo libro ai miei genitori a 7 anni, più o meno, fatta esclusione delle storie della buona notte e lo ricordo ancora: era un libro sull'antico Egitto ne ero ossessionata. Era di quelli grandi, con la copertina rigida, pieno di figure, ed ero super felice perché lo consideravo "un libro per grandi". L'ossessione per l'antico Egitto è rimasta e il libro anche, dovrebbe essere in una delle librerie di casa».

Avere tra le mani un nuovo libro che sensazioni scatena dentro di te?

«Avere un nuovo libro tra le mani è sempre una nuova scoperta ma soprattutto è la promessa di un nuovo viaggio, più che mai in questo momento in cui siamo costretti nei nostri confini regionali e viaggiare mi manca tantissimo. Ho anche dei riti quando prendo un nuovo libro: dal più ovvio, quello di sentire l'odore delle pagine a quello di scrivere sulla prima pagina la data d'acquisto e una frase oppure segno qualcosa che mi è accaduto quel giorno. Spesso, quando li vado a sfogliare o in alcuni casi a rileggere ci trovo scritte cose di cui magari non ho più memoria ed è il motivo per il quale non presto mai i miei libri, piuttosto ne regalo una copia nuova! Anzi, adoro regalare libri».

Quale genere di libri consiglierai nel tuo blog?

«Nel mio blog consiglierò i libri che mi danno emozione, da quelli degli scrittori e delle case editrici minori a quelli più famosi. Non seguirò mai l'ultima moda, l'ultima uscita, l'emozione deve essere al primo posto. In più, un po' per deformazione professionale, vorrei raccontare storie. Storie di autori e soprattutto vorrei dar voce alle piccole librerie indipendenti che hanno delle grandi storie da raccontare. Ho una visione troppo romantica dei libri e delle librerie stesse, forse anche perché uno dei miei migliori appuntamenti della vita si è svolto proprio in una libreria. Era una di quelle grandi e commerciali ma il "Cercami tra i libri" di lui è stato impagabile. Ma questa è un'altra storia! Comunque decisamente sì: l'emozione è fondamentale».

Michela Murgia attraverso le sue recensioni dirette e sarcastiche ha avuto molto successo. Potrebbe essere un personaggio ispiratore per te?
«È impossibile non amare Michela Murgia lei ha davvero tutto: è una scrittrice meravigliosa se cominci a leggerla senti di tanto in tanto la necessità di immergerti nelle sue atmosfere. Poi è una giornalista giusta, sarcastica e tagliente. Sicuramente un modello a cui ispirarsi».

Nella nostra società, sempre più liquida – per dirla alla Bauman – perché è così fondamentale leggere?

«Faccio "mia" una citazione di Woody Allen che compare sulla prima pagina del blog: "Leggo per legittima difesa", nulla di più vero. La lettura è un'arma contro le menti chiuse, il bombardamento mediatico, la solitudine, le cattive abitudini. Senza mettere in secondo piano che non c'è metodo migliore per ampliare il vocabolario, migliorare la scrittura, è un ottimo strumento per ridurre lo stress e potremmo continuare all'infinito nell'elencare l'importanza delle pagine macchiate d'inchiostro. E poi mai, come in quest'ultimo anno, la lettura è stata fondamentale. Fondamentale perché ci ha condotto fuori dalle quattro mura di casa, ci ha fatto viaggiare con la mente, ci ha dato rifugio in altri mondi, in altre storie, in altre epoche ed il libro è stato riconosciuto come bene di prima necessità. Il DPCM di novembre ha infatti permesso alle librerie di tenere aperte le serrande anche in zona rossa alla stregua delle farmacie. Segnale più forte non potevamo averlo».