La monaca medievale Chiara da Montefalco in un libro di Marino Pagano
Il direttore della rivista “Studi Bitontini” racconta il profilo mistico della Santa venerata in Umbria e Centro Italia
lunedì 6 aprile 2020
12.06
Un lavoro sospeso tra lo studio agiografico e l'analisi storica per restituire la figura di un personaggio che ha influenzato gli ambienti teologici e culturali non solo del suo tempo, ma anche quelli di molte generazioni a venire. Si chiama "Chiara da Montefalco. Una monaca medievale con il cuore aperto al mondo" il libro scritto da Marino Pagano, direttore responsabile della rivista Studi Bitontini che è espressione cartacea del Centro Ricerche Storia ed Arte di Bitonto, ed esperto e studioso di storia e cultura.
Il volume, edito da "Fede e Cultura" con la prefazione di Monsignor Nicola Bux, ripercorre l'importanza e l'attualità della mistica Chiara da Montefalco, monaca vissuta a cavallo dei secoli XIII e XIV tra Spoleto e Perugia.
«Marino non scrive una vera biografia – dice dell'opera Liliana Tangorra, organizzatrice teatrale e impegnata nel campo della cultura - piuttosto un agile e snello profilo dalla mistica montefalchese. Uno stile assolutamente accorto e senza fronzoli domina nelle pagine del volume, come del resto nello stile di Pagano anche come cronista di cultura oppure come narratore e viaggiatore tra i borghi del nostro Mezzogiorno. La capacità di offrire un dato preciso, sconosciuto ai più, con poi la spiegazione di quel particolare. L'illustrazione, si potrebbe dire. Ed in effetti non molto nota la santa, forse, eccezion fatta per esperti e studiosi specialistici oppure per i fedeli umbri o di spiritualità agostiniana. Ecco il merito allora del nostro giornalista studioso di storia, ossia quello di consegnarci il valore di una figura che resta pur sempre letta nel suo stretto ambito storiografico e non certo nel mero senso teologico-agiografico».
Per la Tangorra si tratta di una «ricerca, ben fatta, dal forte piglio divulgativo ma consapevole degli studi profondi effettuati dall'autore in anni ed anni di studio, da appassionato della materia relativa alla storia della chiesa medievale e della mistica dell'epoca, soprattutto femminile. Pagine agili per una lettura altrettanto agile e persino rilassante, che apre squarci di conoscenza nuova per chi, magari, è a digiuno di certi specifici passaggi di una storia che non fu solo cristiana o monastica ma interessò anche gli aspetti più laici, sociali e culturali di un'epoca».
Il volume, edito da "Fede e Cultura" con la prefazione di Monsignor Nicola Bux, ripercorre l'importanza e l'attualità della mistica Chiara da Montefalco, monaca vissuta a cavallo dei secoli XIII e XIV tra Spoleto e Perugia.
«Marino non scrive una vera biografia – dice dell'opera Liliana Tangorra, organizzatrice teatrale e impegnata nel campo della cultura - piuttosto un agile e snello profilo dalla mistica montefalchese. Uno stile assolutamente accorto e senza fronzoli domina nelle pagine del volume, come del resto nello stile di Pagano anche come cronista di cultura oppure come narratore e viaggiatore tra i borghi del nostro Mezzogiorno. La capacità di offrire un dato preciso, sconosciuto ai più, con poi la spiegazione di quel particolare. L'illustrazione, si potrebbe dire. Ed in effetti non molto nota la santa, forse, eccezion fatta per esperti e studiosi specialistici oppure per i fedeli umbri o di spiritualità agostiniana. Ecco il merito allora del nostro giornalista studioso di storia, ossia quello di consegnarci il valore di una figura che resta pur sempre letta nel suo stretto ambito storiografico e non certo nel mero senso teologico-agiografico».
Per la Tangorra si tratta di una «ricerca, ben fatta, dal forte piglio divulgativo ma consapevole degli studi profondi effettuati dall'autore in anni ed anni di studio, da appassionato della materia relativa alla storia della chiesa medievale e della mistica dell'epoca, soprattutto femminile. Pagine agili per una lettura altrettanto agile e persino rilassante, che apre squarci di conoscenza nuova per chi, magari, è a digiuno di certi specifici passaggi di una storia che non fu solo cristiana o monastica ma interessò anche gli aspetti più laici, sociali e culturali di un'epoca».