La Regione scongiura l'aumento della tassa sui rifiuti
Trovato l'accordo con i gestori delle discariche. Autorizzati anche 3 nuovi impianti pubblici
giovedì 7 febbraio 2019
10.18
Sono stati accontentati i sindaci pugliesi che negli scorsi giorni avevano protestato per l'aumento delle tariffe del conferimento di rifiuti nelle discariche private che avrebbe comportato un corposo aumento della Tari per i comuni. Un argomento su cui era intervenuto anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che aveva denunciato il rischio dell'inserimento dell'ecomafia nella difficile situazione. La Regione Puglia e l'Ager, (l'agenzia regionale presieduta da Gianfranco Grandaliano) sono riusciti infatti a strappare un accordo con i gestori degli impianti privati che assicureranno il prezzo di 100 euro a tonnellata, lo stesso del 2018, almeno fino a luglio del 2020.
La notizia migliore però è un'altra. Regione e Ager infatti sono al lavoro per completare l'iter autorizzativo per l'ammodernamento dei vecchi impianti e la creazione di tre nuovi impianti, che permetteranno una sensibile riduzione dei costi di smaltimento, visto che saranno pubblici sia nella proprietà che nella gestione. Un piano di spesa di 120 milioni di euro che riguarderà ben 21 strutture sul territorio pugliese equamente distribuite.
Non saranno aggiunti altri inceneritori a quelli già realizzati a Manfredonia e Massafra, tranne quello di Modugno, per il quale, invece, la partita è ancora tutta aperta. In programma anche la realizzazione di altri sette impianti di compostaggio a Cavallino (40mila tonnellate all'anno), Andria (67mila), Cerignola (20mila), Pulsano, Foggia, Brindisi e Bari (40.000 tonnellate), che si aggiungeranno ai 7 già operativi, uno dei quali proprio a Modugno.
La notizia migliore però è un'altra. Regione e Ager infatti sono al lavoro per completare l'iter autorizzativo per l'ammodernamento dei vecchi impianti e la creazione di tre nuovi impianti, che permetteranno una sensibile riduzione dei costi di smaltimento, visto che saranno pubblici sia nella proprietà che nella gestione. Un piano di spesa di 120 milioni di euro che riguarderà ben 21 strutture sul territorio pugliese equamente distribuite.
Non saranno aggiunti altri inceneritori a quelli già realizzati a Manfredonia e Massafra, tranne quello di Modugno, per il quale, invece, la partita è ancora tutta aperta. In programma anche la realizzazione di altri sette impianti di compostaggio a Cavallino (40mila tonnellate all'anno), Andria (67mila), Cerignola (20mila), Pulsano, Foggia, Brindisi e Bari (40.000 tonnellate), che si aggiungeranno ai 7 già operativi, uno dei quali proprio a Modugno.